You searched for acufeni - Materdomini https://www.materdomini.it/ Fri, 05 Aug 2022 10:37:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.materdomini.it/wp-content/uploads/2018/01/favicon11.png You searched for acufeni - Materdomini https://www.materdomini.it/ 32 32 Otosclerosi https://www.materdomini.it/malattie/otosclerosi/ Mon, 10 Dec 2012 16:29:47 +0000 https://www.materdomini.it/malattie/otosclerosi/ Che cos’è l’otosclerosi? L’otosclerosi è una malattia distrofica, ereditaria, che colpisce la capsula ossea che riveste l’orecchio interno. È la più comune causa di ipoacusia acquisita (0,5-1,2% della popolazione della razza bianca) e nel 70-80% dei casi è bilaterale Interessa più frequentemente il sesso femminile con un apporto fra Maschi/Femmine di 1:2 L’età di maggiore […]

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Che cos’è l’otosclerosi?

L’otosclerosi è una malattia distrofica, ereditaria, che colpisce la capsula ossea che riveste l’orecchio interno.

  • È la più comune causa di ipoacusia acquisita (0,5-1,2% della popolazione della razza bianca) e nel 70-80% dei casi è bilaterale
  • Interessa più frequentemente il sesso femminile con un apporto fra Maschi/Femmine di 1:2
  • L’età di maggiore incidenza è compresa tra i 20 e i 40 anni

L’otosclerosi è caratterizzata da:

  • ipoacusia trasmissiva, dovuta, nella maggior parte dei casi, al progressivo blocco dell’articolazione stapedo-ovalare (fig. 2-3). L’ipoacusia progredisce gradualmente nel tempo anche se in modo non lineare, potendo subire brusche accelerazioni in particolari momenti della vita come in gravidanza e durante l’allattamento; se i focolai di otosclerosi interessano la coclea l’ipoacusia è neurosensoriale.
  • acufeni presenti nell’80% dei paziente affetti da malattia;
  • vertigine meno frequenti rispetto a ipoacusia ed acufeni e più tipiche delle fasi avanzate di malattia.

Perché compare l’otosclerosi?

Nonostante le numerosi ipotesi eziopatogenetiche proposte (genetiche, embriologiche, biochimiche, ormonali), la causa dell’otoscelrosi è a tutt’oggi sconosciuta.

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Agopuntura https://www.materdomini.it/unita-operative/agopuntura/ Fri, 29 Mar 2013 00:00:00 +0000 https://www.materdomini.it/unita-operative/agopuntura/ L’agopuntura è un antichissimo metodo di cura cinese caratterizzato dall’infissione di sottilissimi aghi di materiale metallico, sterili e monouso, a livello dello strato superficiale cutaneo. Quali sono le malattie trattate dall’Agopuntura? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’agopuntura trova indicazioni in diverse affezioni: Terapia del dolore: periartriti, artrite reumatoide, dolori post-operatori, osteoartrosi, lombosciatalgie, ecc. Disturbi neurologici: […]

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L’agopuntura è un antichissimo metodo di cura cinese caratterizzato dall’infissione di sottilissimi aghi di materiale metallico, sterili e monouso, a livello dello strato superficiale cutaneo.

Quali sono le malattie trattate dall’Agopuntura?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’agopuntura trova indicazioni in diverse affezioni:

  • Terapia del dolore: periartriti, artrite reumatoide, dolori post-operatori, osteoartrosi, lombosciatalgie, ecc.
  • Disturbi neurologici: cefalee, emicranie, nevralgie, vertigini, paresi, emiplegie da ictus cerebrale, ecc.
  • Disturbi di pertinenza otorinolaringoiatrica: otiti, sinusiti, acufeni, riniti, ecc.
  • Disturbi dermatologici: herpes, congiuntiviti, dermatiti, ecc.
  • Disturbi polmonari: asma bronchiale
  • Disturbi digestivi: disfagie, colite spastica, diarrea, disfunzioni intestinali, nausea e vomito anche post-chemioterapico
  • Disordini ematologici: leucopenia post-chemioterapia
  • Disturbi dell’apparato urogenitale: ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, impotenza, sterilità, ecc.
  • Disturbi cardiovascolari: cardiopalmo, ipertensione arteriosa, aritmie
  • Disturbi ginecologici: dismenorrea, dolori mestruali, sindrome premestruale, vampate di calore da post-menopausa o da trattamenti endocrini nelle neoplasie mammarie, induzione di gravidanza, nausea e vomito gravidico

Informazioni utili

In Humanitas Mater Domini è possibile eseguire una visita per agopuntura.

 

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Vertigine https://www.materdomini.it/malattie/vertigine/ Thu, 09 Oct 2014 12:42:14 +0000 https://www.materdomini.it/malattie/vertigine/ La vertigine è una sensazione di disorientamento nello spazio o una percezione di instabilità. Non è una malattia, ma il sintomo di una patologia che coinvolge il sistema di controllo dell’equilibrio. Quali sono le cause della vertigine? L’equilibrio è la risultante dell’interazione di più sistemi: orecchio, occhio, muscoli del collo e cervello. Un disturbo di […]

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La vertigine è una sensazione di disorientamento nello spazio o una percezione di instabilità. Non è una malattia, ma il sintomo di una patologia che coinvolge il sistema di controllo dell’equilibrio.

Quali sono le cause della vertigine?

L’equilibrio è la risultante dell’interazione di più sistemi: orecchio, occhio, muscoli del collo e cervello.
Un disturbo di uno o più di questi sistemi, può creare problematiche che si traducono in un deficit del controllo dell’equilibrio e, conseguentemente, nella comparsa delle vertigini.
La vertigine che deriva da una patologia dell’orecchio dovuta ad un problema vascolare del microcircolo, da un’alterazione dei liquidi endolabirintici o da patologia del nervo acustico, può provocare un fenomeno acuto o cronico, accompagnato in alcuni casi da sordità e acufeni.

Quali sono i sintomi della vertigine?

La vertigine si presenta come una sensazione di instabilità o di rotazione oggettiva. I movimenti del capo o del corpo accentuano le vertigini passando da una forma in cui la sensazione si presenta saltuariamente, con piccoli periodi di benessere, ad una sensazione continua. La vertigine può essere accompagnata da fenomeni vagali, quali nausea e vomito, ma mai da lipotimie transitorie (sensazione improvvisa di debolezza) nè perdita di coscienza.

La vertigine centrale deriva dall’incapacità del cervello di coordinare gli input dell’equilbrio che arrivano dalla periferia. La sensazione di instabilità si presenta spesso associata a insufficienza circolatoria, fenomeni metabolici, traumi, stress emotivi e tossicosi alcoolica (da farmaci o droghe).

La vertigine legata alla muscolatura del collo deriva, invece, da spasmi muscolari che creano scariche nervose anomale, causando instabilità o vertigine. Lo spasmo deriva da trauma, artrosi o compressione dei nervi del tratto cervicale.
I disturbi della visione da difetti della muscolatura oculare o di perdita visiva, possono causare instabilità.

La Diagnosi

Occorre innanzitutto ricordare che la vertigine è un sintomo, non una malattia. Per ottenere una valutazione chiara ed esaustiva, si deve intraprendere un percorso diagnostico articolato in due fasi:

Prima Fase per individuare la Vertigine

Seconda Fase

I Trattamenti

La cura delle vertigini può avvenire con:

  • terapia medica per ridurre la sintomatologia;
  • terapia medica per le patologie correlate;
  • riabilitazione vestibolare;
  • terapia chirurgica – si tratta sempre di casi particolari, quali la presenza di neoformazioni del nervo vestibolare, fenomeni espansivi intracranici, ecc.

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Vertigine? Sensazione da capogiro! https://www.materdomini.it/news/vertigine-sensazione-da-capogiro/ Thu, 18 May 2017 09:05:13 +0000 http://materdomini.local/news/vertigine-sensazione-da-capogiro/ Ci si alza dal letto ed all’improvviso tutta la stanza sembra girare vorticosamente. Si lavora tranquillamente al PC, un collega chiama, ci si alza di scatto e la vista si offusca: la percezione del mondo circostante diventa all’improvviso instabile e si avverte il classico “giramento di testa”: questo è sintomo più frequente delle vertigini. La […]

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Ci si alza dal letto ed all’improvviso tutta la stanza sembra girare vorticosamente.
Si lavora tranquillamente al PC, un collega chiama, ci si alza di scatto e la vista si offusca: la percezione del mondo circostante diventa all’improvviso instabile e si avverte il classico “giramento di testa”: questo è sintomo più frequente delle vertigini.

La vertigine: impariamo a conoscerla

La vertigine è un sintomo legato alla sensazione di instabilità. Un disturbo che molto spesso potrebbe apparire relativamente banale. Per molte persone, soprattutto per chi non ne ha mai sofferto, si tratta di una brutta sorpresa.

Generalmente si distinguono due tipi di vertigine: quella “soggettiva” ossia caratterizzata dalla sensazione che sia il nostro corpo a muoversi, a girare, sbandare, oscillare, ecc. oppure quella “oggettiva” quando ci si riferisce alla sensazione che il movimento riguardi l’ambiente (una persona vede girare attorno a sé gli oggetti.

Tutta questione di equilibrio!

«L’equilibrio è il risultato di una coordinazione nel cervello di impulsi nervosi che provengono dall’orecchio, dagli occhi e dal cervelletto. Un disturbo in una qualunque di queste parti provoca nel cervello uno stato di disequilibrio che lo stesso tenta di riequilibrare con comandi “anomali”, che possono dare origine ad una sensazione soggettiva di vertigine o di instabilità. A questa sensazione possono anche associarsi disturbi visivi (annebbiamento della vista, puntini bianchi negli occhi), vegetativi (nausea, vomito, tremore), abbassamento dell’udito, sensazione di rumore nell’orecchio (acufeni, ossia ronzio, suono, fischio). La somma di più sintomi, da origine alle vertigini (sindrome vertiginosa).

Cosa fare quando si soffre di vertigini?

«E’ molto importante inquadrare il disturbo: da quando e come si è manifestato, la frequenza con il quale si avverte, se si associa nausea e vomito, disturbi alla vista, per poi eseguire una serie di specifiche indagini, quali l’esame otovestibolare o le prove vestibolari. Per un corretto trattamento, infatti, lo specialista deve capire se il paziente è affetto da una vertigine “vestibolare vera” (la più diffusa) che è di competenza dell’otorino, oppure se si tratta di una vertigine “centrale” di pertinenza neurologica».”, spiega il dottor Tiziano Zurlo, specialista in Otorinolaringoiatria di Humanitas Mater Domini.

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Avanafil https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/avanafil/ Thu, 25 May 2017 15:08:38 +0000 http://materdomini.local/enciclopedia-medica/avanafil/ S’impiega allo scopo di indurre e mantenere l’erezione in caso di disfunzione erettile. Che cos’è l’Avanafil? Agisce promuovendo l’aumento del flusso del sangue al pene in seguito a stimolazione sessuale. Come si assume l’Avanafil? Si somministra sotto forma di compresse. Effetti collaterali dell’Avanafil In rari casi può causare una neuropatia ottica ischemica anteriore. Tra i […]

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S’impiega allo scopo di indurre e mantenere l’erezione in caso di disfunzione erettile.

Che cos’è l’Avanafil?

Agisce promuovendo l’aumento del flusso del sangue al pene in seguito a stimolazione sessuale.

Come si assume l’Avanafil?

Si somministra sotto forma di compresse.

Effetti collaterali dell’Avanafil

In rari casi può causare una neuropatia ottica ischemica anteriore. Tra i suoi effetti indesiderati più comuni sono invece inclusi:

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

  • rash cutaneo;
  • orticaria;
  • prurito;
  • difficoltà a respirare;
  • sensazione di oppressione o dolore al petto;
  • gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua;
  • svenimenti;
  • battito accelerato o irregolare;
  • erezione prolungata o dolorosa;
  • acufeni;
  • capogiri forti o persistenti;
  • problemi visivi gravi o persistenti;
  • improvvisa riduzione o perdita dell’udito;
  • improvvisa riduzione o perdita della vista da uno o entrambi gli occhi.

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo dell’Avanafil

Può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi, soprattutto se assunto insieme ad alcolici o ad altri medicinali. Può altresì provocare pericolosi capogiri e svenimenti quando ci si alza da posizione seduta o sdraiata, soprattutto al mattino, se si ha la febbre, quando fa caldo, se si bevono alcolici o durante l’attività fisica.

É controindicato in presenza di alcune patologie ai reni, al fegato o al cuore e se si assumono altri farmaci per la disfunzione erettile, nitrati, Mifepristone, Nefazodone, Nelfinavir, Ritonavir, Saquinavir, Telaprevir, Telitromicina, Nitroprussiato, Atanazavir, Boceprevir, Claritromicina, Indinavir, Itraconazolo, Ketoconazolo o Voriconazolo.

Prima di assumerlo è inoltre importante far sapere al medico:

  • circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, alimenti o qualsiasi altra sostanza;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare alfa-bloccanti, antifungini azolici, Nefazodone, inibitori della proteasi, farmaci per la pressione alta, nitrati, Nitroprussiato, Carbamazepina, Idantonine, Fenobarbital, Aprepitant e Fosaprepitant, Diltiazem, antibiotici macrolidi, Mifepristone, Primidone, Rifamicine e Iperico;
  • se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi renali o epatici, battiti cardiaci irregolari, deformazioni del pene, malattie ematiche, priapismo, ulcere, emorragie, disturbi agli occhi o all’udito, malattie cardiovascolari, pressione bassa, ipertensione incontrollata;
  • in caso di disidratazione o ipovolemia;
  • se si ha avuto un ictus o un infarto;
  • in caso di intervento chirurgico al cuore nei 6 mesi precedenti;
  • se si è in dialisi e se si fa uso di droghe (in particolare popper);
  • se si bevono sostanze alcoliche;
  • in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno.

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Aceclofenac https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/aceclofenac/ Fri, 26 May 2017 17:15:55 +0000 http://materdomini.local/enciclopedia-medica/aceclofenac/ L’Aceclofenac è consigliato per il trattamento del dolore e dell’infiammazione collegati all’artrosi, all‘artrite reumatoide e alla spondilite anchilosante. Che cos’è l’Aceclofenac? Si tratta di un medicinale antinfiammatorio non steroideo (Fans). Agisce bloccando gli enzimi cicloossigenasi, impedendo così la formazione di molecole (le prostaglandine) incluse nella generazione della sensazione di dolore, del gonfiore e dell’infiammazione. Come […]

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L’Aceclofenac è consigliato per il trattamento del dolore e dell’infiammazione collegati all’artrosi, all‘artrite reumatoide e alla spondilite anchilosante.

Che cos’è l’Aceclofenac?

Si tratta di un medicinale antinfiammatorio non steroideo (Fans). Agisce bloccando gli enzimi cicloossigenasi, impedendo così la formazione di molecole (le prostaglandine) incluse nella generazione della sensazione di dolore, del gonfiore e dell’infiammazione.

Come si assume l’Aceclofenac?

Somministrato per via orale, sotto forma di compresse, due volte al giorno.

Effetti collaterali dell’Aceclofenac

L’assunzione di Aceclofenac può essere associata a un aumento del rischio di trombosi, inibire l’aggregazione delle piastrine e provocare reazioni cutanee. Inoltre, può influenzare la fertilità femminile.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

  • anemia, anemia emolitica
  • depressione del sistema immunitario
  • granulocitopenia
  • neutropenia
  • iperpotassiemia
  • depressione
  • sogni strani
  • insonnia
  • disturbi alla vista
  • parestesie
  • tremori
  • sonnolenza
  • dolore alla testa
  • cambiamenti del gusto
  • scompenso cardiaco
  • palpitazioni
  • vertigini
  • acufeni
  • ipertensione
  • arrossamenti o vampate
  • vasculite
  • dispnea
  • dispepsia
  • dolori addominali
  • nausea
  • diarrea
  • flatulenza
  • gastrite
  • costipazione
  • vomito
  • ulcere orali
  • melena
  • emorragie e ulcere gastrointestinali
  • stomatite
  • incremento dei sintomi della malattia di Crohn e della colite ulcerosa
  • ematemesi
  • pancreatite
  • dermatite o dermatite bollosa
  • angioedema
  • porpora
  • crampi alle gambe
  • incremento dell’urea o della creatinina nel sangue
  • insufficienza renale
  • sindrome nefrosica
  • scompenso renale
  • incremento degli enzimi epatici
  • edema
  • affaticamento
  • incremento di peso

È fondamentale avvertire immediatamente il medico in presenza di:

Controindicazioni e avvertenze

L’Aceclofenac non è indicato durante la gravidanza, nello specifico nel terzo trimestre.

Prima di somministrarlo è fondamentale avvertire il medico:

  • di possibili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad ogni altro medicinale (nello specifico ad altri Fans), a cibi o ad altre farmaci;
  • se si sta assumendo fitoterapici e alcuni integratori, nello specifico altri Fans o analgesici, diuretici, antipertensivi, glicosidi cardiaci, litio, digossina, metotressato, mifepristone, corticosteroidi, anticoagulanti, antibiotici (in particolare chinoloni), anti-piastrinici, SSRI, ciclosporina, tacrolimus, zidovudina e antidiabetici;
  • se vi è storia personale di ulcere peptiche o emorragiche, emorragie, diatesi emorragica, disturbi emorragici o ematologici, scompenso cardiaco congestizio, patologie ischemiche, patologie cerebrovascolari, arteriopatie periferiche, scompenso epatico o renale, emorragie o perforazioni gastrointestinali collegate all’assunzione di Fans, asma bronchiale, ipertensione, colite ulcerosa, malattia di Crohn e lupus eritematoso sistemico;
  • nell’eventualità di gravidanza o allattamento.

Nell’eventualità di un’assunzione a lungo termine, è meglio controllare regolarmente la funzionalità renale, quella epatica e i livelli dei diversi elementi del sangue.
L’Aceclofenac può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi.

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Artemisinina https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/artemisinina/ Fri, 26 May 2017 17:20:11 +0000 http://materdomini.local/enciclopedia-medica/artemisinina/ L’Artemisinina è utilizzata nella cura della malaria. È efficiente contro tutte le specie di plasmodio, però risulta specialmente utile in presenza di infezioni da parassiti resistenti alla clorochina o multiresistenti ai farmaci. La medicina è anche efficace nella terapia della toxoplasmosi, della leishmaniosi e di infezioni da certe specie di Babesia. Pare anche che abbia […]

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L’Artemisinina è utilizzata nella cura della malaria. È efficiente contro tutte le specie di plasmodio, però risulta specialmente utile in presenza di infezioni da parassiti resistenti alla clorochina o multiresistenti ai farmaci. La medicina è anche efficace nella terapia della toxoplasmosi, della leishmaniosi e di infezioni da certe specie di Babesia. Pare anche che abbia delle potenzialità come agente antitumorale.

Che cos’è l’Artemisina?

Si tratta di un medicinale antimalarico. Opera eliminando il plasmodio allo stadio di schizonte, quello che proviene dalla forma del parassita trasmessa dalla zanzara anofele all’uomo e che si nutre dell’emoglobina presente nei globuli rossi.

Come si prende l’Artemisina?

L’Artemisinina può essere somministrata per via orale, per via rettale o mediante iniezioni intramuscolari. Solitamente si usa in combinazione con altri farmaci antimalarici contraddistinti da una maggiore azione a lungo termine.

Effetti collaterali dell’Artemisina

La terapia con Artemisinina ha pochi effetti collaterali riconosciuti. Tra i più tipici troviamo anche:

  • nausea;
  • vomito;
  • dolori addominali;
  • diarrea;
  • sudorazione;
  • pizzicore;
  • acufeni.

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo dell’Artemisinina

Prima di prendere Artemisinina è fondamentale avvertire il dottore:

  • di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi;
  • dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi;
  • delle patologie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto);
  • in presenza di gravidanza o allattamento.

È meglio avvertire dottori, chirurghi e dentisti della terapia con Artemisinina.

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Carboplatino https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/carboplatino/ Fri, 26 May 2017 19:42:37 +0000 http://materdomini.local/enciclopedia-medica/carboplatino/ Il carboplatino è un farmaco chemioterapico utilizzato principalmente nella terapia dei tumori all’ovaio. Che cos’è il carboplatino? Il carboplatino disturba lo sviluppo delle cellule tumorali danneggiando il loro DNA. Come si assume il carboplatino? Il carboplatino viene assunto tramite infusioni in vena. Effetti collaterali del carboplatino Il carboplatino può provocare gravi reazioni allergiche, soppressioni del […]

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Il carboplatino è un farmaco chemioterapico utilizzato principalmente nella terapia dei tumori all’ovaio.

Che cos’è il carboplatino?

Il carboplatino disturba lo sviluppo delle cellule tumorali danneggiando il loro DNA.

Come si assume il carboplatino?

Il carboplatino viene assunto tramite infusioni in vena.

Effetti collaterali del carboplatino

Il carboplatino può provocare gravi reazioni allergiche, soppressioni del midollo osseo e anemia. Inoltre, può far diminuire la quantità delle piastrine e la capacità dell’organismo di ostacolare le infezioni.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

  • costipazione
  • diarrea
  • caduta dei capelli
  • perdita dell’appetito
  • nausea
  • male o disturbi allo stomaco
  • vomito
  • debolezza

È fondamentale avvertire immediatamente un medico in presenza di:

  • rash cutaneo
  • orticaria
  • prurito
  • problemi respiratori
  • sensazione di oppressione al petto
  • gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua
  • alterazioni nella quantità di urina prodotta
  • tosse
  • urina scura
  • diminuzione dell’udito (o perdita)
  • febbre, brividi o mal di gola
  • arrossamento, gonfiore o dolore sulla zona di iniezione
  • intorpidimenti, pizzicori o male a livello di mani o piedi
  • dolore, irritazione o piaghe in bocca
  • acufeni
  • stanchezza o debolezza forti o continui
  • lividi o emorragie
  • ittero

Controindicazioni e avvertenze

Il carboplatino è controindicato in presenza di disturbi al midollo osseo o problemi emorragici. Prima della sua somministrazione è fondamentale avvertire il medico:

  • di possibili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a ogni altro medicinale, a cibi o ad altre sostanze, nello specifico al mannitolo e a composti che contengono platico (per esempio il cisplatino);
  • dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico antibiotici, anticoagulanti, idantoine e qualunque medicinale che può danneggiare i reni;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici o renali o bassi livelli di elettroliti nel sangue;
  • in presenza di gravidanza o allattamento.

Durante la terapia non bisogna sottoporsi alla somministrazione di vaccini vivi. Inoltre, le donne in età fertile devono usare efficaci metodi anticoncezionali.

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Clomipramina https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/clomipramina/ Mon, 29 Oct 2018 09:52:32 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10006 La clomipramina è utilizzata nel trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo. Come funziona la Clomipramina? E’ un antidepressivo triciclico che agisce aumentando l’attività cerebrale di molecole che aiutano a combattere i comportamenti ossessivo-compulsivi. Come si assume la Clomipramina? Si somministra per via orale, in genere sotto forma di capsule. E’ consigliabile assumerla  a stomaco pieno al fine […]

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La clomipramina è utilizzata nel trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo.

Come funziona la Clomipramina?

E’ un antidepressivo triciclico che agisce aumentando l’attività cerebrale di molecole che aiutano a combattere i comportamenti ossessivo-compulsivi.

Come si assume la Clomipramina?

Si somministra per via orale, in genere sotto forma di capsule. E’ consigliabile assumerla  a stomaco pieno al fine di evitare problemi gastrici.

Effetti collaterali della Clomipramina.

Fra i suoi possibili effetti indesiderati  si possono includere:

  • perdita o calo dell’appetito
  • senso di nausea
  • incubi
  • sudorazioni
  • senso di stanchezza
  • fastidi allo stomaco
  • conati di vomito
  • debolezza generica
  • variazioni di peso corporeo
  • costipazione
  • scariche di diarrea
  • capogiri
  • sonnolenza
  • fauci secche
  • cefalea
  • irritabilità

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

  • rash, orticaria o prurito
  • difficoltà a respirare
  • problemi alla sfera sessuale
  • dolori al petto
  • stato di confusione
  • svenimenti
  • battito accelerato, rallentato o irregolare
  • stato febbrile
  • arrossamenti
  • senso di pesantezza o oppressione al petto
  • gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua
  • minzione frequente o difficoltosa
  • cambiamenti comportamentali
  • sbalzi d’umore
  • intorpidimenti o pizzicori
  • attacchi di panico
  • acufeni
  • sintomi convulsivi
  • forti capogiri
  • forte sonnolenza
  • mal alla gola
  • male allo stomaco
  • istinti suicidi
  • testicoli gonfi
  • tremori
  • insonnie
  • difficoltà nel camminare o nel mantenere l’equilibrio
  • tic (al volto o della lingua)
  • rigidità o movimenti incontrollati a livello articolare
  • lividi o emorragie
  • peggioramento della sindrome depressiva
  • ittero

Avvertenze

Il farmaco non deve essere assunto se nei 14 giorni precedenti siano stati assunti linezolid o MAO inibitori o se si sia reduci da un infarto.

Inoltre prima di iniziare la cura è importante rendere edotto il medico:

  • circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco o alimento
  • degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti o che si stanno assumendo (in particolare busipirone, carbamazepina, digossina, simpatomimetici, clonidina, guanetidina, guanfacina, cimetidina, fentanile, flecainide, aloperidolo, litio, metilfenidato, fenotiazine, propafenone, chinidina, SSRI, SNRI, erba di San Giovanni, tramadolo, triptani, triptofano, linezolid, MAO inibitori, barbiturici, anticolinergici, anticoagulanti, farmaci per la tiroide e medicinali contenenti blu di metilene)
  • in caso di pregresso infarto
  • in caso di problemi di abuso di alcol
  • nel caso in cui si soffra (o si sia sofferto in passato) di ipertiroidismo, problemi al surrene, pensieri suicidi, disturbo bipolare o altre malattie psichiatriche, glaucoma, aumento della pressione intraoculare, malattie cardiache, renali o epatiche, diabete, convulsioni, difficoltà di minzione, porfiria o altre malattie del sangue
  • in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

È altresì opportuno informare sempre medici, chirurghi e dentisti di un trattamento con clomipramina in corso.

Il farmaco può richiedere qualche settimana prima di manifestare la sua efficacia ma il trattamento non deve mai essere sospeso senza previo consulto medico. Può inoltre interferire con le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; la sonnolenza associata al suo utilizzo può essere aggravata dall’assunzione di alcol o da altri farmaci.

La clomipramina può generare capogiri pericolosi; per tale motivo, durante il trattamento, è importante fare attenzione quando ci si erge da posizione sdraiata o seduta, in particolar modo al mattino. Inoltre s  raccomanda di non surriscaldarsi:  aumenta il rischio di gravi eventi cardiaci.

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Ketoprofene https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/ketoprofene/ Tue, 04 Dec 2018 13:58:13 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10262 Il Ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (apparitene alla categoria dei Fans: farmaci contro le infiammazioni, ma non cortisonici). Agisce bloccando la produzione delle molecole responsabili di dolore, febbre e infiammazione. A cosa serve il Ketoprofene? Il Ketoprofene può essere prescritto dal medico per ridurre dolori, gonfiori e rigidità causati da artrosi (usura delle […]

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Il Ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (apparitene alla categoria dei Fans: farmaci contro le infiammazioni, ma non cortisonici). Agisce bloccando la produzione delle molecole responsabili di dolore, febbre e infiammazione.

A cosa serve il Ketoprofene?

Il Ketoprofene può essere prescritto dal medico per ridurre dolori, gonfiori e rigidità causati da artrosi (usura delle articolazioni, tipica dell’età avanzata), artrite reumatoide (caratteristica di mani, polsi e piedi) o altri disturbi associati a dolore, ad esempio la forma di artrite spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, borsite, tendinite, gotta.

Inoltre, può essere assunto senza prescrizione medica nel caso di dolori meno seri, come mal di testa, dolori mestruali, raffreddore, dolori muscolari, mal di schiena e per abbassare la febbre.

Come si assume il Ketoprofene?

Il Ketoprofene può essere assunto via orale sotto forma di capsule, capsule a rilascio prolungato, compresse, granulato da sciogliere in acqua, sulla lingua o sotto alla lingua. Può essere assunto solo in caso di necessità o regolarmente, seguendo la prescrizione del medico, in genere a stomaco pieno.

Effetti collaterali del Ketoprofene

Fra i possibili effetti collaterali del Ketoprofene sono inclusi:

È importante rivolgersi subito a un medico se, dopo aver assunto il farmaco, compaiono:

  • difficoltà a respirare o difficoltà a deglutire
  • difficoltà o dolore nella minzione
  • dolore nella parte alta destra dell’addome
  • febbre
  • gonfiore di occhi, volto, labbra, lingua, gola, braccia, mani, piedi, caviglie o polpacci
  • colorazione giallastra della pelle
  • lividi o emorragie ingiustificati
  • mal di schiena
  • mancanza di energie
  • nausea
  • orticaria
  • pallore
  • perdita di appetito
  • perdita di peso ingiustificata
  • problemi alla vista
  • prurito
  • eruzione cutanea
  • raucedine
  • sintomi simil-influenzali
  • stanchezza eccessiva
  • urine opache, incolori o contenenti sangue
  • vesciche

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Ketoprofene

L’assunzione di Fans aumenta il rischio di infarto e ictus.

Prima di assumere Ketoprofene è importante informare il medico:

  • di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri Fans o a qualunque altro farmaco;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordando di citare ACE- inibitori, diuretici, Litio, antidiabetici, Metotressato, Fenitoina, Probenecid e antibiotici sulfamidici;
  • nel caso in cui si soffra o si abbia sofferto di asma (soprattutto se associata a frequenti episodi di naso che cola o polipi nasali), gonfiori di mani, braccia, piedi, caviglie o polpacci,
  • malattie epatiche o renali;
  • in caso di gravidanza o allattamento.

È necessario informare chirurghi e dentisti di essere in terapia con il Ketoprofene.

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Ketorolac https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/ketorolac/ Tue, 04 Dec 2018 13:58:19 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10263 Il Ketorolac si usa per la cura a breve termine (al massimo 5 giorni) del dolore di entità grave-moderata. È ad esempio consigliato dopo interventi chirurgici. Che cos’è il Ketorolac? Si tratta di un medicinale antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il suo preciso meccanismo di funzionamento non è conosciuto, però si ritiene che fermi l’azione di […]

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Il Ketorolac si usa per la cura a breve termine (al massimo 5 giorni) del dolore di entità grave-moderata. È ad esempio consigliato dopo interventi chirurgici.

Che cos’è il Ketorolac?

Si tratta di un medicinale antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il suo preciso meccanismo di funzionamento non è conosciuto, però si ritiene che fermi l’azione di sostanze collegate all’infiammazione. In ogni caso non opera sulle ragioni di quest’ultima: favorisce semplicemente la riduzione dei sintomi, nello specifico il dolore.

Come si prende il Ketorolac?

Il Ketorolac si può somministrare per via orale, tramite iniezioni intramuscolari o infusioni direttamente in vena o in forma di spray nasale.

Può venire consigliato da solo o insieme ad altri medicinali.

Effetti collaterali del Ketorolac

Il Ketorolac può incrementare il pericolo di seri disturbi cardiaci o ai vasi sanguigni.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

  • costipazione
  • diarrea
  • capogiri
  • sonnolenza
  • gas
  • dolore alla testa
  • indigestione
  • leggeri disturbi allo stomaco
  • nausea
  • male sulla zona di iniezione
  • sensazione di avere lo stomaco pieno
  • sudorazione
  • vomito

È fondamentale avvertire immediatamente il medico in presenza di:

  • rash
  • orticaria
  • problemi respiratori
  • sensazione di oppressione o male al petto
  • gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua
  • raucedine inusuale
  • feci scure o sangue nelle feci
  • sangue nelle urine o urina torbida o scura
  • problemi di minzione o cambiamenti della quantità di urina prodotta
  • confusione
  • depressione
  • svenimenti
  • battito cardiaco accelerato o irregolare
  • febbre, brividi o dolore alla gola continuo
  • allucinazioni
  • mutamenti d’umore o del comportamento
  • piaghe in bocca
  • intorpidimento di un braccio o di una gamba
  • debolezza di una sola parte del corpo
  • sintomi simil influenzali continui
  • cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama
  • acufeni
  • convulsioni
  • dolore alla testa o capogiri severi
  • dolore allo stomaco o nausea forti o continui
  • diarrea o vomito forti
  • fiato corto
  • incremento di peso improvviso o inspiegabile
  • gonfiore di braccia, mani, gambe o piedi
  • emorragie o lividi
  • dolori muscolari o articolari inusuali
  • debolezza o stanchezza inusuali
  • disturbi alla vista o al linguaggio
  • vomito che assomiglia al caffè
  • ittero

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Ketorolac

Il Ketorolac può non essere indicato in presenza di assunzione di pentossifillina, probenecid, aspirina o altri Fans. Non dovrebbe venire preso durante gli ultimi tre mesi della gravidanza, né durante l’allattamento, in presenza di disturbi renali o se si è in pericolo di scompenso renale, in caso di emorragie cerebrali o se si è a rischio emorragie, prima di interventi chirurgici, in caso di una storia di ulcere o di seri disturbi gastrointestinali e in presenza di bypass coronarico.

Prima di prenderlo è fondamentale avvertire il dottore:

  • di possibili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a ogni altro medicinale (nello specifico all’aspirina o ad altri Fans), a cibi o ad altre sostanze;
  • dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico anticoagulanti, Paracetamolo, Aspirina, Clopidogrel, Corticosteroidi, Eparina, Pentossifillina, SSRI, Probenecid, Ciclosporina, Litio, Metformina, Metotressato, Fans per via orale, Chinoloni, ACE inibitori e diuretici;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi renali o epatici, diabete, problemi gastrointestinali, gonfiori o ritenzione idrica, polipi nasali, infiammazioni della bocca, pressione elevata, patologie del sangue, emorragie, problemi della coagulazione, patologie cardiovascolari, ipovolemia e bassi livelli ematici di sodio;
  • nell’eventualità di cattivo stato di salute;
  • nell’eventualità di disidratazione;
  • se si consumano alcolici;
  • se si ha una storia di abuso di alcolici;
  • nell’eventualità di gravidanza o allattamento.

L’assunzione di Ketorolac può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi. Questo effetto collaterale può peggiorare con il consumo di alcolici e di certi farmaci.

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Litio https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/litio/ Mon, 10 Dec 2018 15:49:19 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10299 Il Litio opera riducendo un’attività cerebrale anomala. A cosa serve il Litio? Il Litio si usa per curare e prevenire episodi maniacali nei Pazienti affetti da sindrome bipolare. Può inoltre essere utilizzato per depressione, schizofrenia, problemi compulsivi e certe patologie psichiatriche che interessano i bambini. Come si prende il Litio? Il Litio è somministrato per […]

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Il Litio opera riducendo un’attività cerebrale anomala.

A cosa serve il Litio?

Il Litio si usa per curare e prevenire episodi maniacali nei Pazienti affetti da sindrome bipolare.

Può inoltre essere utilizzato per depressione, schizofrenia, problemi compulsivi e certe patologie psichiatriche che interessano i bambini.

Come si prende il Litio?

Il Litio è somministrato per via orale, di solito in forma di pastiglie, capsule, pastiglie a rilascio prolungato o soluzioni. La posologia cambia tra 2 e 4 dosi al dì in base della formulazione presa.

Il medico potrebbe consigliare una dose iniziale per poi incrementarla o diminuirla durante la terapia.

Effetti collaterali del Litio

Tra gli eventuali effetti collaterali del Litio troviamo anche:

  • irrequietezza
  • piccoli movimenti delle mani complicati da controllare
  • poca sete
  • calo dell’appetito
  • dolore allo stomaco
  • gas
  • indigestione
  • incremento o calo di peso
  • secchezza della bocca
  • salivazione eccessiva
  • alterazioni nel gusto
  • labbra gonfie
  • acne
  • caduta dei capelli
  • freddo
  • costipazione
  • depressione
  • dolori muscolari e articolari
  • capelli e unghie fragili
  • prurito
  • rash

È meglio avvertire immediatamente il medico in presenza di:

  • stanchezza o debolezza
  • intensa sete
  • minzione frequente
  • problemi di movimento
  • blackout
  • convulsioni
  • svenimenti, capogiri o sensazione di avere la testa leggera
  • anomalie del battito cardiaco
  • fiato corto
  • sensazione di oppressione al petto
  • confusione
  • allucinazioni visive o sonore
  • occhi che si incrociano
  • dita che fanno male, fredde o pallide
  • dolore alla testa
  • rumori fastidiosi nella testa
  • gonfiore di piedi, caviglie o polpacci

È invece meglio sospendere immediatamente la somministrazione di Litio avvertendo prima il medico in caso si presentasse:

  • sonnolenza
  • tremori incontrollabili
  • debolezza o rigidità muscolare o tic
  • perdita della coordinazione
  • diarrea
  • vomito
  • parlata confusa
  • vertigini
  • acufeni
  • vista appannata

Avvertenze sull’utilizzo del Litio

Prima di avere benefici dall’assunzione di Litio possono servire da una a tre settimane, però l’assunzione non deve mai essere sospesa senza prima consigliarsi con il medico.

Il lito può compromettere le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi.

Prima di prendere il Litio è fondamentale avvertire il dottore:

  • di allergie al principio attivo o ad altri medicinali;
  • dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico diuretici, Acetazolamide, Aminofillina, ACE inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, antiacidi, caffeina, calcio antagonisti, psicofarmaci, Metildopa, Metronidazolo, Fans, Ioduro di potassio, SSRI e Teofillina;
  • se si soffre (o si è sofferto) di patologie cardiache, renali, al cervello, alla tiroide, di sindrome di Brugada, se si è mai svenuti senza ragione o se in famiglia si hanno casi di decessi improvvisi senza spiegazione;
  • nell’eventualità di gravidanza o allattamento.

È anche meglio avvertire chirurghi e dentisti di terapie con Litio in corso.

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Naprossene https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/naprossene/ Tue, 29 Jan 2019 13:32:39 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10776 Che cos’è il Naprossene? Si tratta di un antinfiammatorio non steroideo (Fans) e può essere consigliato per alleviare il dolore, la sensibilità al tatto, il gonfiore e la rigidità collegate all’artrosi, all’artrite reumatoide, all’artrite giovanile e alla spondilite anchilosante. Il Naprossene, come tutti i Fans, agisce bloccando la produzione delle Prostaglandine, molecole incluse nei processi […]

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Che cos’è il Naprossene?

Si tratta di un antinfiammatorio non steroideo (Fans) e può essere consigliato per alleviare il dolore, la sensibilità al tatto, il gonfiore e la rigidità collegate all’artrosi, all’artrite reumatoide, all’artrite giovanile e alla spondilite anchilosante. Il Naprossene, come tutti i Fans, agisce bloccando la produzione delle Prostaglandine, molecole incluse nei processi infiammatori.

A cosa serve il Naprossene?

Il Naprossene è utilizzato nella terapia del dolore collegato alla borsite, alla tendinite, all’artrite provocata dalla gotta e ad altre tipologie di sindromi dolorose, compresi i dolori mestruali.

I medicinali da banco a base di Naprossene possono invece essere presi per ostacolare dolore alla testa, dolori muscolari, dolori atritici, dolori mestruali, mal di denti, mal di schiena e per abbassare la febbre o ostacolare i sintomi del raffreddore.

Come si prende il Naprossene?

Il Naprossene può essere assunto per via orale in forma di pastiglie, compresse a rilascio ritardato, pastiglie a rilascio prolungato e sospensione per uso orale. La posologia delle compresse a rilascio è di solito di una dose al dì, però può aumentare a due dosi al giorno in presenza di artrite e a tre dosi in presenza di gotta.

Quando utilizzato per curare sindromi dolorose acute si può somministrare al bisogno ogni 6-8 ore.

I farmaci da banco a base di Naprossene dovrebbero essere somministrato dopo aver mangiato in maniera da evitare che provochino nausea.

Effetti collaterali del Naprossene

L’assunzione di Fans fa crescere il pericolo di eventi cardiovascolari, ulcere ed emorragie gastrointestinali.

Tra gli eventuali effetti collaterali del Naprossene troviamo anche:

  • costipazione
  • diarrea
  • gas nello stomaco
  • sete eccessiva
  • dolore alla testa
  • capogiri
  • sensazione di testa leggera
  • sonnolenza
  • insonnia
  • bruciore o pizzicore a braccia o gambe
  • sintomi del raffreddore
  • acufeni
  • problemi di udito

È fondamentale avvertire immediatamente il medico nell’eventualità in cui l’assunzione del medicinale provochi:

  • disturbi alla vista
  • sensazione di avere la pastiglia incastrata in gola
  • incremento di peso
  • dolore alla gola, febbre, brividi e altri sintomi di infezione
  • vesciche
  • rash cutanei
  • arrossamenti cutanei
  • prurito
  • orticaria
  • gonfiore di occhi, viso, labbra, lingua, gola, braccia, mani, piedi, caviglie o polpacci
  • problemi a respirare
  • problemi a deglutire
  • secchezza della bocca
  • stanchezza eccessiva
  • male alla parte alta destra dell’addome
  • nausea
  • ittero
  • sintomi simil-influenzali
  • lividi o macchie violacee sotto la cute
  • tachicardia
  • urina torbida
  • urina incolore
  • sangue nelle urine
  • dolore alla schiena
  • minzione difficoltosa o dolorosa
  • perdita dell’appetito
  • confusione

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Naprossene

Il Naprossene non deve essere somministrato immediatamente prima o immediatamente dopo un intervento di bypass coronarico.

Non deve inoltre essere preso in combinazione con altri antidolorifici.

Il Naprossene può ostacolare la capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi. La sonnolenza provocata dal medicinale può venire accentuata dagli alcolici.

Prima di prendere Naprossene è fondamentale avvertire il dottore:

  • di allergie al principio attivo o ad altri Fans, a ogni medicinale antidolorifico o antipiretico o a ogni altro farmaco;
  • dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, ricordando di citare nello specifico ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, betabloccanti, diuretici, Litio, antidiabetici, Metotressato, Probenecid, SSRI, sulfamidici e Warfarin;
  • se si deve rispettare una dieta a basso contenuto di sodio;
  • se si soffre (o si è sofferto) di asma (principalmente se collegata a frequente naso chiuso o che cola o a polipi nasali), anemia o patologie renali o epatiche;
  • in presenza di gravidanza o allattamento.

È meglio avvertire chirurghi e dentisti di una cura in corso con Naprossene.

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Neomicina https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/neomicina/ Tue, 29 Jan 2019 13:32:41 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10777 La Neomicina di norma è usata per ridurre la carica di batteri presenti nell’intestino. Che cos’è la Neomicina? La Neomicina è un antibiotico che ha la funzione di provocare la morte dii batteri presenti nell’intestino, in quanto blocca la produzione delle proteine da parte loro. Come si assume la Neomicina? La Neomicina viene assunta per […]

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La Neomicina di norma è usata per ridurre la carica di batteri presenti nell’intestino.

Che cos’è la Neomicina?

La Neomicina è un antibiotico che ha la funzione di provocare la morte dii batteri presenti nell’intestino, in quanto blocca la produzione delle proteine da parte loro.

Come si assume la Neomicina?

La Neomicina viene assunta per via orale. Si raccomanda l’assunzione con abbondanti quantità d’acqua per prevenire il rischio di disidratazione.

Effetti avversi riconosciuti della Neomicina

Tra gli effetti collaterali della Neomicina vi sono le perdite permanenti dell’udito, danni ai nervi e gravi problemi renali. É possibile anche un forte effetto miorilassante, che può degenerare in paralisi e in problemi respiratori. Altri potenziali effetti avversi sono diarrea e nausea.

Il medico andrebbe subito contattato nel momento in cui l’utilizzo della Neomicina provochi:

  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • sensazione di oppressione al petto
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • sangue nelle feci
  • capogiri
  • perdita dell’udito
  • tic muscolari
  • acufeni
  • convulsioni
  • pizzicori o intorpidimenti
  • irritazioni o perdite vaginali
  • crampi o dolori addominali

Avvertenze sull’utilizzo della Neomicina

I bambini al di sotto dei sei anni di età non devono assumere la Neomicina. Bisogna informare il medico prima di iniziare ad assumere la Neomicina se:

  • si hanno allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare ad antibiotici simili, come la gentamicina) o a qualsiasi alimento;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare Fludarabina, miorilassanti, Penicilline, Digossina, Metotressato, antibiotici polipeptidici, Cefalosprine, diuretici, Metossiflurano, Nitrosurea, anticoagulanti, Succinilcolina e Vancomicina;
  • in passato si è sofferto o ancora si soffre di ostruzioni intestinali, ulcere gastrointestinali, infiammazioni intestinali, malattie gastriche, infezioni allo stomaco, diarrea o danni ai nervi;
  • si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento naturale al seno.

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Piroxcam https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/piroxcam/ Thu, 31 Jan 2019 12:23:43 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=10886 Il Piroxcam è impiegato per il trattamento dell’artrosi e dell’artrite reumatoide. Che cos’è il Piroxcam? Il Piroxcam è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Non si conosce ancora come questo farmaco esattamente funzioni, ma esso sembra agire bloccando l’azione di sostanze responsabili dell’infiammazione. Come si assume il Piroxcam? La somministrazione del Piroxcam ha luogo per […]

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Il Piroxcam è impiegato per il trattamento dell’artrosi e dell’artrite reumatoide.

Che cos’è il Piroxcam?

Il Piroxcam è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Non si conosce ancora come questo farmaco esattamente funzioni, ma esso sembra agire bloccando l’azione di sostanze responsabili dell’infiammazione.

Come si assume il Piroxcam?

La somministrazione del Piroxcam ha luogo per via orale, ad esempio sotto forma di capsule.

Effetti collaterali del Piroxcam

Il Piroxcam può ridurre il numero di piastrine, alzare la pressione e scatenare gravi reazioni cutanee o problemi al fegato. Questo farmaco può anche provocare emorragie gastriche o ulcere.

Fra gli suoi potenziali effetti collaterali si segnalano:

Il medico andrebbe contattato con la massima urgenza se l’uso del piroxcam provoca uno qualsiasi dei seguenti sintomi:

  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • febbre, brividi o mal di gola persistente
  • cambiamenti d’umore o del comportamento
  • intorpidimento di braccia o gambe
  • debolezza a un solo lato del corpo
  • acufeni
  • convulsioni
  • mal di testa o capogiri gravi o persistenti
  • mal di stomaco, nausea o vomito gravi o persistenti
  • fiato corto
  • aumento di peso improvviso o ingiustificato
  • gonfiore di mani, gambe o piedi
  • emorragie
  • problemi renali
  • difficoltà respiratorie
  • sensazione di oppressione o dolore al petto
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • confusione
  • depressione
  • svenimenti
  • battito cardiaco accelerato o irregolare
  • dolori muscolari o articolari insoliti
  • stanchezza o debolezza insolite
  • problemi alla vista o a parlare

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Piroxcam

Prima di iniziare una terapia con il Piroxcam è essenziale mettere il proprio medico a conoscenza:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare all’aspirina o ad altri Fans) o a qualsiasi alimento;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare anticoagulanti, Aspirina, Clopidogrel, Corticosteroidi, Eparina, Rivaroxaban, SSRI, Probenecid, Colestiramina, Bifosfonati, Ciclosporine, Idantoine, Litio, Metotressato, Chinoloni, Sulfonamidi, Sulfoniluree, ACE inibitori o diuretici;
  • se in passato si ha sofferto o ancora si soffre di emorragie gastrointestinali, asma, polipi nasali, infiammazioni del cavo orale, pressione alta, malattie renali o epatiche, diabete, problemi gastrointestinali, ritenzione idrica o gonfiori,disturbi del sangue, emorragie o trombi, problemi cardiovascolari, disidratazione, ipovolemia e bassi livelli di sodio nel sangue
  • in caso di problemi di fertilità o se ci sta sottoponendo ad accertamenti per problemi di fertilità;
  • se si fuma, se si beve alcol o se si ha una storia di alcolismo alle spalle;
  • in caso di bypass cardiaco recente o programmato;
  • si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento naturale al seno.

Il medico, il chirurgo e il dentista andrebbero sempre avvisati dell’assunzione di Piroxcam.

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Prometazina https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/prometazina/ Tue, 26 Feb 2019 17:20:55 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=11219 La Prometazina trova il suo più frequente impiego nel trattamento dei sintomi allergici come naso che cola, starnuti, occhi che prudono o che lacrimano, prurito, orticaria e rash cutanei pruriginosi. Essa è inoltre utilizzata per prevenire il mal d’auto, e per trattare la nausea, il vomito o il dolore pos-chirurgico. Infine, può essere utilizzata come […]

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La Prometazina trova il suo più frequente impiego nel trattamento dei sintomi allergici come naso che cola, starnuti, occhi che prudono o che lacrimano, prurito, orticaria e rash cutanei pruriginosi. Essa è inoltre utilizzata per prevenire il mal d’auto, e per trattare la nausea, il vomito o il dolore pos-chirurgico. Infine, può essere utilizzata come sedativo o per favorire il sonno.

Che cos’è la Prometezina?

La Prometazina è una Fenotiazina e agisce modificando l’effetto di alcune molecole sul cervello. Dal momento che blocca l’azione dell’istamina, questa sostanza agisce anche come antistaminico.

Come si assume la Prometezina?

La somministrazione della Prometazina varia a seconda dei casi, e può avere ruolo per via rettale, orale, o mediante iniezioni intramuscolari o direttamente in vena.

Effetti collaterali della Prometezina

Fra i potenziali effetti collaterali della prometazina si segnalano:

L’assunzione di Prometazina va immediatamente sospesa, ed un medico va contattato con urgenza in presenza di uno dei seguenti sintomi:

  • tic o movimenti incontrollabili di occhi, labbra, lingua, volto, braccia o gambe
  • forte sonnolenza, respiro debole o poco profondo
  • sensazione di svenimento
  • gravi irrigidimenti muscolari, febbre alta, sudorazione, confusione, battito, tremori
  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • sensazione di oppressione al petto
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • confusione, agitazione, allucinazioni, incubi
  • convulsioni
  • battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare
  • ittero
  • emorragie o lividi
  • improvviso malessere, febbre, brividi, mal di gola, piaghe in bocca, gengive rosse e gonfie, difficoltà di deglutizione

Controindicazioni e avvertenze della Prometazina

La Prometazina può compromettere le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi, soprattutto se assunta insieme ad alcolici o ad altri medicinali.

Il farmaco non trova alcun impiego pediatrico prima dei 2 anni di età. Prima di iniziare la somministrazione della Prometazina il proprio medico andrebbe sempre informato:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare ai solfiti e a medicinali simili alla Prometaziona, come Clorpromazina, Flufenazina, Mesoridazina, Perfenazina, Proclorperazina, Tioridazina o Trifluoperazina) o a qualsiasi alimento;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare Litio, Atropina, Benzatropina, Belladonna, Dimenidrinato, Scopolamina, Farmaci per la pressione, Anticoagulanti, Broncodilatatori, Farmaci per la vescica o per la minzione, MAO Inibitori, Farmaci contro il Parkinson o medicinali per la cura delle Ulcere Gastriche o della Sindrome Dell’intestino Irritabile;
  • se in passato si ha sofferto o ancora si soffre di asma, BPCO, apnee del sonno o altri problemi respiratori, convulsioni, depressione del sistema immunitario, glaucoma, ipertrofia prostatica o problemi di minzione, ulcere o ostruzioni gastriche, malattie cardiache o pressione alta, feocromocitoma o ipocalcemia;
  • si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento naturale al seno.

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Sildenafil https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/sildenafil/ Thu, 28 Feb 2019 14:04:18 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=11260 Il Sildenafil trova impiego durante il trattamento della disfunzione erettile e per migliorare le capacità di esercizio nei pazienti adulti affetti da ipertensione polmonare. Che cos’è il Sildenafil? Il Sildenafil agisce aumentando il flusso del sangue al pene in seguito a stimolazione sessuale, promuovendo così l’erezione. Si tratta di un inibitore dell’enzima Fosfodiesterasi, che quindi […]

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Il Sildenafil trova impiego durante il trattamento della disfunzione erettile e per migliorare le capacità di esercizio nei pazienti adulti affetti da ipertensione polmonare.

Che cos’è il Sildenafil?

Il Sildenafil agisce aumentando il flusso del sangue al pene in seguito a stimolazione sessuale, promuovendo così l’erezione. Si tratta di un inibitore dell’enzima Fosfodiesterasi, che quindi trova impiego anche nel caso di ipertensione polmonare, in quanto rilassa i vasi sanguigni a livello polmonare.

Come si assume il Sildenafil?

La somministrazione del Sildenafil ha luogo per via orale, sotto forma di compresse o di sospensione.

Effetti collaterali del Sildenafil

Il Sildenafil ha effetti collaterali che si manifestano a carico dell’apparato visivo, o auditivo. Tra i primi si segnalano improvvisi cali della vista (fino alla perdita totale), mentre tra i secondi vi sono cali o perdite improvvise dell’udito. Infarto, ictus, battito cardiaco irregolare, emorragie cerebrali o polmonari, pressione alta e morte improvvisa sono tra gli altri effetti collaterali del Sildenafil.

Fra i possibili effetti collaterali del sildenafil si segnalano:

  • mal di testa
  • bruciore allo stomaco
  • diarrea
  • difficoltà a distinguere i colori
  • sensibilità alla luce
  • vampate di calore
  • epistassi
  • insonnia
  • bruciore, intorpidimenti o pizzicore a braccia, mani, piedi o gambe
  • dolori muscolari

Un medico andrebbe contattato senza esitazione nel caso in cui l’assunzione del farmaco dia luogo a:

  • difficoltà respiratorie
  • senso di oppressione o dolore al petto
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
  • improvvisa perdita della vista, vista appannata
  • improvvisa riduzione o perdita dell’udito, acufeni
  • capogiri o sensazione di avere la testa leggera
  • svenimenti
  • rash
  • orticaria
  • prurito
  • peggioramento dell’affanno respiratorio
  • erezioni dolorose o che durano più di quattro ore
  • bruciore o prurito durante la minzione

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Sildenafil

Se di recente si sono assunti Riociguat o nitrati, o se la loro assunzione continua, l’assunzione di Sildenafil è controindicata. Inoltre, sarebbe consigliabile informarsi sui rischi che l’assunzione del pompelmo o del suo succo possono provocare durante il trattamento con sildenafil.

Prima di iniziare una terapia con sildenafil sarebbe consigliabile avvisare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare alfa- bloccanti, amlodipina, antifungini, anticoagulanti, barbiturici, beta-bloccanti, Bosentan, Cimetidina, Efavirenz, Eritromicina, inibitori della proteasi dell’HIV, Nevirapina, farmaci contro la pressione alta, anticonvulsivanti, Rifabutina, Rifampicina, Iperico e altri farmaci contro la disfunzione erettile;
  • se in passato si ha sofferto o ancora si soffre di erezioni prolungate, malattia veno-occlusiva polmonare, ulcere gastriche, malattie cardiache, epatiche o renali, disturbi emorragici, problemi di circolazione, disturbi che riguardano le cellule del sangue, condizioni che alterano la forma del pene, diabete, retinite pigmentosa o improvvisa perdita della vista (soprattutto se associata al blocco del flusso del sangue ai nervi della vista), angina durante i rapporti sessuali;
  • in caso di infarto;
  • in presenza di casi in famiglia di retinite pigmentosa o improvvisa perdita della vista (soprattutto se associata al blocco del flusso del sangue ai nervi della vista);
  • se si è fumatori;
  • se si è subita disidratazione (anche recente);
  • se vi è stato mai prescritto di ridurre l’attività sessuale (anche in passato);
  • se si è una donna affetta da ipertensione polmonare, in caso di gravidanza o allattamento.

Il proprio medico, il chirurgo o il dentista andrebbero informati dell’assunzione Sildenafil.

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Tadalafil https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/tadalafil/ Thu, 28 Feb 2019 15:03:11 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=11281 Il Tadalafil trova impiego nella cura della disfunzione erettile e dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna (ad esempio minzione difficoltosa o dolorosa). Si tratta di un farmaco impiegato anche per migliorare la capacità di esercizio dei pazienti affetti da ipertensione pomonare. Che cos’è il Tadalafil? Il Tadalafil promuove l’erezione in quanto la sua azione aumenta il […]

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Il Tadalafil trova impiego nella cura della disfunzione erettile e dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna (ad esempio minzione difficoltosa o dolorosa). Si tratta di un farmaco impiegato anche per migliorare la capacità di esercizio dei pazienti affetti da ipertensione pomonare.

Che cos’è il Tadalafil?

Il Tadalafil promuove l’erezione in quanto la sua azione aumenta il flusso del sangue al pene in seguito a stimolazione sessuale. Inoltre, favorisce anche il flusso del sangue in caso di ipertensione polmonare, in quanto rilassa i vasi sanguigni a livello polmonare. Il Tadalafil è un inibitore dell’enzima Fosfodiesterasi.

Come si assume il Tadalafil?

La somministrazione del Tadalafil ha luogo per via orale, sotto forma di compresse.

Effetti collaterali del Tadalafil

Il Tadalafil tra i suoi effetti collaterali ha gravissime riduzioni, o perdite, della vista e dell’udito.

Fra i suoi altri possibili effetti collaterali si segnalano:

Un medico andrebbe contattato al più presto in caso di:

  • rash
  • gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua, mani, braccia, piedi, caviglie o polpacci
  • improvviso calo o perdita della vista, vista appannata o difficoltà a distinguere i colori
  • improvviso calo o perdita dell’udito, acufeni
  • erezioni che durano più di quattro ore
  • orticaria
  • prurito
  • difficoltà respiratorie
  • senso di oppressione o dolore al petto
  • capogiri
  • difficoltà di deglutizione
  • pelle con vesciche o che si desquama

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Tadalafil

Prima di iniziare un trattamento con Taladafil è essenziale informare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare alfa-bloccanti, Amiodarone, antifungini, Aprepitant, Bosentan, Carbamazepina, Claritromicina, Diltiazem, Efavirenz, Eritromicina, Inibitori della Proteasi dell’HIV, Lovastatina, farmaci contro la pressione alta, Nefazodone, Nevirapina, Fenobarbital, Fenitoina, Rifabutina, Rifampicina, Sertralina, Telitromicina, Iperico, Verapamil e altri farmaci contro la disfunzione erettile o l’ipertensione polmonare;
  • in caso di assunzione recente di Riociguat o di nitrati;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di erezioni prolungate (più di 4 ore), diarrea, vomito, malattia veno-occlusiva polmonare, disturbi che influenzano la forma del pene, diabete, colesterolo alto, pressione alta o bassa, battito cardiaco irregolare, scompenso cardiaco, angina, ulcere gastriche, disturbi emorragici o problemi di circolazione, problemi alle cellule del sangue, malattie epatiche, renali o epatiche, retinite pigmentosa o improvvisa perdita della vista (soprattutto se associata al blocco del flusso del sangue ai nervi della vista), angina durante i rapporti sessuali;
  • in caso di infarto;
  • in caso di ictus;
  • nel caso in cui non si assumano abbastanza liquidi o si soffra (o si abbia sofferto) di disidratazione;
  • se si è fumatori;
  • se si bevono alcolici;
  • in presenza di casi in famiglia di retinite pigmentosa o improvvisa perdita della vista (soprattutto se associata al blocco del flusso del sangue ai nervi della vista);
  • se vi è stato mai prescritto di ridurre l’attività sessuale (anche in passato);
  • se si è una donna affetta da ipertensione polmonare, in caso di gravidanza o allattamento.

Il proprio medico, il chirurgo e il dentista andrebbero sempre informati dell’assunzione di Tadalafil.

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Trazodone https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/trazodone/ Thu, 21 Mar 2019 17:37:14 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=12082 Il Trazodone viene utilizzato per curare la depressione. A volte trova impiego anche nel trattamento dell’insonnia, della schizofrenia e dell’ansia. Può, inoltre, essere utilizzato per controllare movimenti anomali dopo aver assunto alcuni farmaci. Come funziona il Trazodone? Il Trazodone agisce aumentando i livelli di serotonina, sostanza chimica usata dai neuroni per comunicare tra di loro; […]

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Il Trazodone viene utilizzato per curare la depressione.

A volte trova impiego anche nel trattamento dell’insonnia, della schizofrenia e dell’ansia. Può, inoltre, essere utilizzato per controllare movimenti anomali dopo aver assunto alcuni farmaci.

Come funziona il Trazodone?

Il Trazodone agisce aumentando i livelli di serotonina, sostanza chimica usata dai neuroni per comunicare tra di loro; essa aiuta a mantenere l’equilibrio psicologico.

Come si assume il Trazodone?

Il Trazodone si somministra per via orale sotto forma di compresse da assumere con un po’ di cibo due o più volte al giorno. Tuttavia, alcune tipologie di farmaci a rilascio prolungato possono dover essere assunte solo una volta al giorno, prima di andare a dormire, a stomaco vuoto.

Il medico potrebbe prescrivere una dose iniziale bassa per poi aumentarla gradualmente in caso di necessità. Se vi sono effetti collaterali, la dose potrebbe essere ridotta.

Effetti collaterali del Trazodone

Il Trazodone può causare un aumento del tempo necessario alla contrazione ventricoli del cuore (QT lungo) o il glaucoma da chiusura d’angolo, una malattia agli occhi dovuta all’aumento della pressione oculare. Fra i suoi altri possibili effetti collaterali sono inclusi:

  • mal di testa
  • nausea
  • vomito
  • cattivo sapore in bocca
  • diarrea
  • costipazione
  • cambiamenti dell’appetito o variazioni di peso
  • debolezza o stanchezza
  • nervosismo
  • capogiri o sensazione di avere la testa leggera
  • instabilità mentre si cammina
  • problemi ci concentrazione o di memoria
  • stato confusionale
  • incubi
  • dolori muscolari
  • secchezza delle fauci
  • eruzione cutanea
  • sudorazioni
  • problemi nella sfera sessuale
  • tremori incontrollabili
  • intorpidimento, bruciore o pizzicore a braccia, gambe, mani o piedi
  • problemi di coordinazione
  • occhi stanchi, pruriginosi o arrossati
  • acufeni

È importante contattare subito il medico nel caso in cui il trattamento sia associato a:

  • dolori al petto
  • battito cardiaco accelerato, pesante o irregolare
  • coma
  • svenimenti
  • convulsioni
  • fiato corto
  • emorragie o lividi

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Trazodone

È necessario informarsi con il medico dei rischi associati all’assunzione di pompelmo o del suo succo durante il trattamento con Trazodone. Il farmaco può impiegare più di due settimane prima di risultare efficace, ma il trattamento non deve mai essere interrotto improvvisamente: si svilupperanno sintomi di astinenza.

Prima di assumere il Trazodone è inoltre è importante informare il medico:

  • di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco;
  • degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno assumendo, in particolare anticoagulanti, antidepressivi, antimicotici, Aspirina e altri Fans, farmaci contro l’HIV o l’Aids, Cimetidina, Cisapride, Claritromicina, Ciclosporina, Danazolo, Delvirdina, Dexametasone, Digossina, Diltiazem, diuretici, Disopiraminde, Dofetilide, Eritromicina, Isoniazide, farmaci contro allergie, raffreddori, tosse, ansia, pressione alta, battito cardiaco irregolare o dolore, psicofarmaci, anticonvulsivanti, Linezolid, Blu di Metilene, Metronidazolo, miorilassanti, Nefazodone, Contraccettivi orali, Procainamide, Chinidina, Rifabutina, Rifampin, Sedativi, SSRI, pillole per dormire, tranquillanti, Sotalolo, Telitromicina, Tioridaziona, Troleandomicina, Verapamil, Zarfilkulast o MAO inibitori (anche se il trattamento è stato interrotto nelle 2 settimane precedenti);
  • se si è reduci da un infarto recente;
  • se si pensa di soffrire di disidratazione;
  • nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di grave diarrea o vomito, pressione alta, anemia falciforme, mieloma multiplo, leucemia, fibrosi cavernosa, malattia di Peyronie, bassi livelli di potassio o magnesio nel sangue, aritmie, sindrome del QT lungo (riportando anche eventuali casi in famiglia) o malattie cardiache, epatiche o renali;
  • in caso di gravidanza o allattamento al seno.

È inoltre importante informare chirurghi e dentisti di trattamenti con Trazodone in corso.

Bisogna inoltre ricordare che, causando sonnolenza, il Trazodone può compromettere le capacità di guida, di manovrare macchinari pericolosi, causare capogiri e svenimenti quando ci si alza velocemente; i suoi effetti collaterali possono essere aumentati dall’alcool.

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Vancomicina https://www.materdomini.it/enciclopedia/principi-attivi/vancomicina/ Fri, 22 Mar 2019 22:19:26 +0000 https://www.materdomini.it/?post_type=enciclopedia&p=12118 La Vancomicina è usata, in associazione con un trattamento antibiotico, per infiammazioni al colon dovute ad un’infezione batterica. Come funziona la Vancomicina? La Vancomicina è un antibiotico glicopeptidico: nella sua struttura sono presenti amminoacidi e una porzione zuccherina. Assunto per via orale, uccide gli antibiotici presenti nell’intestino. Come si assume la Vancomicina? La Vancomicina viene […]

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La Vancomicina è usata, in associazione con un trattamento antibiotico, per infiammazioni al colon dovute ad un’infezione batterica.

Come funziona la Vancomicina?

La Vancomicina è un antibiotico glicopeptidico: nella sua struttura sono presenti amminoacidi e una porzione zuccherina. Assunto per via orale, uccide gli antibiotici presenti nell’intestino.

Come si assume la Vancomicina?

La Vancomicina viene somministrata per via orale sotto forma di capsule. La posologia è in genere di 3-4 capsule al giorno da assumere per 7-10 giorni consecutivi.

Effetti collaterali della Vancomicina

La Vancomicina può causare disturbi di stomaco.

È importante contattare il medico in caso di effetti collaterali più rari come:

  • mal di gola, febbre, brividi e altri sintomi di infezione
  • orticaria
  • eruzione cutanea
  • prurito
  • difficoltà a respirare
  • difficoltà a deglutire
  • arrossamenti cutanei a livello della vita
  • dolore e tensioni muscolari a livello di torace e schiena
  • emorragie o lividi ingiustificati
  • svenimenti
  • capogiri
  • vista appannata
  • acufeni

Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo della Vancomicina

Se somministrata per via orale, la Vancomicina uccide solo i batteri presenti nel tubo digerente.

Prima di assumerla è bene informare il medico:

  • di eventuali allergie alla Vancomicina o a qualunque altro farmaco;
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, menzionando in particolare Amikacina, Mafotericina B, Bacitracina, Cisplatino, Colistina, Gentamicina, Kanamicina, Polimixina B, Streptomicina e Tobramicina;
  • se si soffre (o si ha sofferto) di malattie infiammatorie intestinali, perdita dell’udito o malattie renali;
  • in caso di gravidanza e allattamento.

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