{"id":3035,"date":"2013-04-13T17:58:54","date_gmt":"2013-04-13T17:58:54","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/glaucoma\/"},"modified":"2022-07-05T14:31:32","modified_gmt":"2022-07-05T14:31:32","slug":"glaucoma","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/glaucoma\/","title":{"rendered":"Glaucoma"},"content":{"rendered":"
Il glaucoma \u00e9 una malattia del nervo ottico nella quale si verifica una perdita caratteristica delle fibre, con incremento dell\u2019escavazione della papilla ottica e riduzione del campo visivo.<\/p>\n
Il nervo ottico collega l\u2019occhio al cervello permettendo all\u2019immagine di essere percepita. La papilla ottica, visibile all\u2019esame del fondo dell\u2019occhio, \u00e9 la porzione intraoculare del nervo ottico. Il campo visivo \u00e8 l\u2019insieme dello spazio percepito intorno all\u2019occhio.<\/p>\n
L\u2019evoluzione naturale della malattia, non trattata, \u00e9 progressiva: il campo visivo si danneggia inizialmente nelle sue parti pi\u00f9 periferiche, poi anche nella parte centrale, fino all\u2019esito finale, la completa cecit\u00e0.<\/p>\n
E\u2019 fra le prime cause di cecit\u00e0 nel mondo, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo: si calcola che nel mondo dai 4,5 ai 9 milioni di persone siano cieche per glaucoma.<\/p>\n
In tutti i glaucomi, escluso il glaucoma acuto, la malattia insorge e progredisce a lungo senza che la persona noti alcun disturbo: \u00e9 per questo che il glaucoma viene definito come \u201csilenzioso ladro della vista\u201d<\/strong>. Nel momento in cui ci si rende conto di avere difficolt\u00e0 a vedere di lato, o in basso o in alto (difetti del campo visivo) il danno al nervo ottico \u00e9 gi\u00e0 molto avanzato.<\/p>\n La visione centrale viene in genere colpita per ultima ed \u00e8 per questo che una persona affetta da glaucoma, pur avendo degli importanti limiti nello svolgere le abituali attivit\u00e0 (non vedere gradini se \u00e8 persa la porzione inferiore del campo visivo, urtare contro pareti o spigoli, avere difficolt\u00e0 alla guida, notare parole mancanti durante la lettura), pu\u00f2 mantenere una acuit\u00e0 visiva alta, anche i famosi \u201cdieci decimi\u201d.<\/p>\n \u00c9 necessario sottolineare che avere un\u2019ottima acuit\u00e0 visiva (\u201cdieci decimi\u201d) non \u00e8 garanzia di un apparato visivo sano. Un semplice \u201cesame della vista\u201d non \u00e9 sufficiente ad escludere la presenza del glaucoma.<\/p>\n Nel glaucoma acuto invece i sintomi sono generalmente evidenti: grave dolore oculare e arrossamento, visione ridotta, aloni colorati, cefalea, nausea e vomito. La sintomatologia \u00e8 cos\u00ec eclatante che pazienti che giungono al pronto soccorso con un attacco di glaucoma acuto possono correre il rischio di diagnosi errata di disturbi neurologici o problemi gastrointestinali.<\/p>\n Un importante fattore di rischio \u00e9 l\u2019incremento della pressione intraoculare<\/strong> (la pressione dei liquidi che riempiono l\u2019occhio), presente nell\u201980% dei casi. Nel restante 20% dei casi la malattia decorre in assenza di ipertensione endobulbare e viene definito glaucoma a pressione normale.<\/p>\n Un altro importante fattore di rischio \u00e9 l\u2019et\u00e0<\/strong>: la probabilit\u00e0 di glaucoma \u00e8 0.5% a 45 anni, 1% a 60 anni, 2% a 80 anni.<\/p>\n Altri fattori di rischio sono la familiarit\u00e0<\/strong>, la miopia<\/strong>, il diabete<\/strong>, il ridotto spessore corneale centrale<\/strong>, i traumi<\/strong> e gli interventi chirurgici<\/strong>, le malattie oculari<\/strong>, la ridotta perfusione del nervo ottico<\/strong>.<\/p>\n La forma di glaucoma pi\u00f9 comune \u00e9 il glaucoma primario cronico ad angolo aperto<\/strong>: la pressione intraoculare si alza a causa della diminuita capacit\u00e0 di deflusso del sistema di scarico dell\u2019occhio. Il liquido interno all\u2019occhio si scarica attraverso l\u2019angolo irido-corneale, una struttura situata nella camera anteriore dell’occhio, al cui interno si trova il trabecolato, deputato al deflusso dell’umor acqueo verso i vasi sanguigni sclerali.<\/p>\n Nel glaucoma primario ad angolo chiuso<\/strong>, che costituisce meno del 20% dei glaucomi, la pressione intraoculare raggiunge rapidamente livelli molto elevati a causa dell\u2019impossibilit\u00e0 del liquido intraoculare di raggiungere le vie di deflusso, per l\u2019esclusione o chiusura dell’angolo irido-corneale. Ridotte dimensioni del bulbo oculare, ipermetropia, incremento di spessore del cristallino o dell\u2019iride, anomalie dei rapporti fra le strutture oculari sono importanti fattori di rischio di questo tipo di glaucoma. L\u2019insorgenza del glaucoma ad angolo chiuso \u00e8 spesso improvvisa (glaucoma acuto).<\/p>\n Il glaucoma a pressione intraoculare normale<\/strong> \u00e8 una neuropatia ottica del tutto simile al glaucoma primario ad angolo aperto, nel quale, presumibilmente a causa della ridotta perfusione della testa del nervo ottico, questo degenera anche in assenza di incremento della pressione endobulbare.<\/p>\n Il glaucoma congenito<\/strong>, presente alla nascita, \u00e9 una forma rara ma particolarmente grave e resistente alle terapie; riconosce una eziologia malformativa dell\u2019angolo irido-corneale.<\/p>\n Meno raro \u00e9 il glaucoma giovanile<\/strong>, anch\u2019esso di origine malformativa, causato da una malformazione meno grave rispetto a quella della forma congenita. Spesso grave e particolarmente insidioso per l\u2019elevato rischio di omissione o grave ritardo di diagnosi.<\/p>\n Nel glaucoma secondario <\/strong>\u00e8 riconoscibile una causa ben precisa dell\u2019incremento di pressione oculare, quali ad esempio un trauma, una prolungata terapia con farmaci cortisonici, un intervento chirurgico oculare.<\/p>\n Se la causa del glaucoma \u00e8 un\u2019altra patologia oculare, quale ad esempio un\u2019uveite, si parla di glaucoma complicato<\/strong>.<\/p>\n Un glaucoma particolarmente aggressivo e di difficile gestione \u00e8 il glaucoma neovascolare<\/strong>, complicato per lo pi\u00f9 ad una patologia oculare ischemica cronica come l\u2019occlusione venosa retinica o la retinopatia diabetica.<\/p>\n Il sospetto diagnostico viene posto durante una visita medica specialistica oculistica completa<\/strong>, comprensiva di esame del segmento anteriore dell\u2019occhio, esame del fundus oculi per la valutazione della testa del nervo ottico, e tonometria (la misurazione della pressione intraoculare).<\/p>\n Essendo nella maggior parte dei casi il glaucoma asintomatico, \u00e9 assolutamente raccomandabile per la prevenzione del glaucoma che tutte le persone di 40 anni o pi\u00f9 si sottopongano ad una visita oculistica periodica, con una frequenza differente in relazione all\u2019et\u00e0 ed ai fattori di rischio.<\/p>\n La diagnosi viene posta a seguito di esami di approfondimento quali: campo visivo<\/strong>, gonioscopia<\/strong> (la valutazione dell\u2019angolo irido-corneale), curva tonometrica diurna<\/strong>, pachimetria corneale<\/strong>, tomografia ottica a luce coerente (OCT)<\/strong><\/a> o altri esami per lo studio della morfometria papillare<\/strong> e dello strato delle fibre nervose peripapillari<\/strong> (RNFL). Il principale fattore di rischio di cecit\u00e0 da glaucoma \u00e9 un difetto avanzato del campo visivo al momento della diagnos<\/strong>i. Il trattamento del glaucoma consente in molti casi di arrestare, o almeno di rallentare, la progressione della malattia, ma non di recuperare la funzione persa: il danno glaucomatoso, una volta instaurato, \u00e9 irreversibile.<\/p>\n Per questo motivo \u00e9 essenziale che la diagnosi sia precoce e che il trattamento possa iniziare prima che il danno irreversibile sia avanzato. Tutto questo allo scopo di avere le migliori possibilit\u00e0 non solo di evitare la cecit\u00e0, ma anche di garantire la conservazione della migliore funzione visiva.<\/p>\n Una volta fatta la diagnosi, il medico imposta la terapia<\/strong> e consiglia delle visite di controllo<\/strong> e degli esami di controllo<\/strong> necessari per monitorare la risposta alla terapia e la velocit\u00e0 di progressione della malattia, ed il rischio individuale di menomazione funzionale e di cecit\u00e0.<\/p>\n Essendo il glaucoma una malattia cronica il monitoraggio deve continuare per tutta la vita<\/strong>, non solo se la malattia \u00e9 curata con la terapia medica con colliri, ma anche se \u00e9 stata curata con successo con un trattamento laser o chirurgico.<\/p>\n Il campo visivo<\/a> \u00e9 l\u2019esame essenziale per il monitoraggio del glaucoma, perch\u00e9 permette di monitorare direttamente la funzione del nervo ottico; la misurazione della pressione oculare \u00e8 un altro esame molto importante perch\u00e9 permette di misurare la risposta alle terapie.<\/p>\n In relazione al rischio individuale di progressione il medico oculista suggerisce di volta in volta la scadenza del controllo successivo: abitualmente sono consigliabili da una a tre visite all\u2019anno. Per quanto riguarda la frequenza dell\u2019esame del campo visivo, secondo le Linee Guida della Societ\u00e0 Europea per il Glaucoma (EGS) sono necessari almeno due esami per identificare lo stato di partenza del campo visivo, ed altri 3 esami ogni 2 anni; per identificare la progressione del danno \u00e8 necessaria la conferma in uno o due campi visivi successivi (European Glaucoma Society, Terminologia e Linee Guida per il Glaucoma, 3\u00b0 Edizione, consultabile integralmente in lingua italiana al sito www.eugs.org<\/a>). In generale l\u2019esame deve essere ripetuto da 1 a 3 volte all\u2019anno, con frequenza maggiore in caso di maggior rischio di progressione del danno e di minore ripetibilit\u00e0 dei risultati.<\/p>\n Il glaucoma \u00e9 una malattia cronica (come l\u2019ipertensione arteriosa) e come tale non pu\u00f2 guarire definitivamente, mentre pu\u00f2 e deve assolutamente essere curato per evitare la progressione alla menomazione visiva ed alla cecit\u00e0. Diversi studi hanno dimostrato che ridurre la pressione oculare riduce significativamente il rischio di progressione del glaucoma: il glaucoma \u00e9 una malattia curabile ed il trattamento permette di evitare la progressione della malattia in pi\u00f9 della met\u00e0 dei casi, e di evitare la cecit\u00e0 bilaterale nel 90% dei casi. E\u2019 importante ricordare che il controllo ed il trattamento della malattia dovranno continuare per tutta la vita.<\/p>\n La terapia iniziale \u00e8 abitualmente medica<\/strong>: il medico specialista oculista prescrive uno o pi\u00f9 colliri che riducono la pressione intraoculare ed il paziente deve instillare una goccia di collirio nell\u2019occhio una o pi\u00f9 volte al giorno, secondo la prescrizione del medico, tutti i giorni. La regolarit\u00e0 nell\u2019assunzione della terapia \u00e9 fondamentale perch\u00e9 questa possa essere efficace.<\/p>\n Quando la terapia medica non \u00e8 sufficiente a ridurre la progressione del danno (in qualunque fase, dal glaucoma iniziale a quello avanzato), si ricorre a trattamenti laser parachirurgici e\/o all\u2019intervento chirurgico.<\/p>\n I trattamenti laser parachirurgici<\/strong> eseguiti in Humanitas Mater Dominui sono:<\/p>\n Gli interventi chirurgici<\/strong> eseguiti in Humanitas Mater Domini sono:<\/p>\n Una vera e propria prevenzione primaria, cio\u00e8 un\u2019azione sull\u2019ambiente o sul comportamento delle persone allo scopo di evitare l\u2019insorgenza della malattia, non \u00e9 facile da attuare.<\/p>\n Ad esempio sono stati pubblicati nel 2013 i risultati dell\u2019importante studio epidemiologico AREDS (Age Related Eye Diseases Study), lo stesso studio che ha dimostrato che alcuni integratori alimentari possono ridurre significativamente il rischio di degenerazione maculare avanzata in casi selezionati, che purtroppo hanno dimostrato che gli stessi integratori alimentari non permettono di ridurre la pressione oculare, il principale fattore di rischio del glaucoma.<\/p>\n Questi risultati non supportano l\u2019impiego sistematico di integratori alimentari da parte di persone sane allo scopo di ridurre il rischio di insorgenza del glaucoma.<\/p>\n Questo non significa che sia stata dimostrata l\u2019inutilit\u00e0 degli integratori alimentari nel glaucoma, una volta diagnosticato.<\/p>\n Esistono molti dati che dimostrano che una dieta corretta, corrette abitudini di vita quali evitare il fumo, fare regolarmente un moderato esercizio fisico, mantenere un peso corporeo controllato, sono tutti elementi protettivi rispetto alla progressione del galucoma.<\/p>\n Per prevenzione secondaria si intende individuare una malattia quando ancora non da sintomi evidenti: il paziente ne \u00e8 affetto, ma non sa di esserlo.<\/p>\n La prevenzione secondaria del glaucoma \u00e9 non solo possibile, ma assolutamente necessaria e consiste nella diagnosi precoce, essenziale per ridurre il rischio di cecit\u00e0 e di menomazione funzionale.<\/p>\n \u00c9 stato ampliamente dimostrato che il principale fattore di rischio di cecit\u00e0 nel glaucoma \u00e9 l\u2019entit\u00e0 del danno del campo visivo al momento della diagnosi: diagnosi precoce vuole dire diagnosi nel momento in cui sono presenti solamente danni iniziali del campo visivo.<\/p>\n Il problema della mancata diagnosi, soprattutto nelle malattie che non danno grossi segni di s\u00e9, quali il glaucoma, \u00e8 reale: uno studio epidemiologico realizzato in Italia sui residenti ad Egna-Neumarkt (1998) ha riscontrato che solo il 13.3% dei soggetti affetti da glaucoma o ipertensione oculare avevano gi\u00e0 avuto la diagnosi. Circa l\u201987% delle persone erano quindi ad elevato rischio di cecit\u00e0 per una malattia curabile come il glaucoma, semplicemente perch\u00e9 non era stata fatta la diagnosi.<\/p>\n E\u2019 sufficiente una visita medica oculistica, che non \u00e9 un semplice esame dell\u2019acuit\u00e0 visiva. Vedere 10\/10 significa avere un\u2019ottima acuit\u00e0 visiva, ma non garantisce assolutamente di non essere affetti da glaucoma. Fino agli stadi pre-terminali il glaucoma pu\u00f2 progredire lasciando intatta la visione centrale ed i 10\/10 di acuit\u00e0 visiva.<\/p>\n E\u2019 assolutamente raccomandabile che tutte le persone di 40 anni o pi\u00f9 si sottopongano ad una visita oculistica periodica, con una frequenza differente in relazione all\u2019et\u00e0 ed ai fattori di rischio. Ad esempio il protocollo proposto dalla Societ\u00e0 Oftalmologica Italiana per la prevenzione del glaucoma prevede una visita oculistica all\u2019et\u00e0 di 40 anni, e quindi una visita ogni 4 anni fino ai 50 anni. Dopo i 50 anni una visita oculistica ogni 2 anni. La frequenza delle visite deve essere maggiore in presenza di fattori di rischio, quali ad esempio:<\/p>\nLe Cause<\/h2>\n
La Diagnosi<\/h2>\n
\n<\/strong><\/p>\nQuando deve avvenire la diagnosi per il glaucoma?<\/h3>\n
Come si monitora l’andamento del glaucoma?<\/h3>\n
Frequenza dei controlli e dell\u2019esame del campo visivo<\/h3>\n
I Trattamenti<\/h2>\n
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La Prevenzione<\/h2>\n
Prevenzione primaria per il glaucoma<\/h3>\n
Prevenzione secondaria: diagnosi precoce, possibile e necessaria<\/h3>\n
Come fare la diagnosi precoce?<\/h3>\n
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