{"id":3058,"date":"2013-04-01T00:07:17","date_gmt":"2013-04-01T00:07:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/tumore-tiroide\/"},"modified":"2018-03-13T10:38:13","modified_gmt":"2018-03-13T10:38:13","slug":"tumore-tiroide","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/tumore-tiroide\/","title":{"rendered":"Tumore tiroide"},"content":{"rendered":"

Che cos’\u00e8 la tiroide?<\/h2>\n

La tiroide<\/strong> \u00e8 una piccola ghiandola<\/strong> a forma di farfalla posta immediatamente sotto il pomo di Adamo.<\/p>\n

La tiroide \u00e8 fondamentale per molte funzioni dell’organismo, tra le altre gioca un ruolo chiave nel controllo del metabolismo<\/strong>, nell’utilizzo delle risorse energetiche<\/strong>, nella regolazione della temperatura corporea<\/strong>. La ghiandola svolge la sua funzione attraverso la produzione di due ormoni (T3 e T4)<\/strong>, sostanze che, tramite il sangue, raggiungono ogni distretto del nostro organismo.<\/p>\n

L’attivit\u00e0 della tiroide \u00e8 regolata da un’altra ghiandola, l’ipofisi, posta alla base del cranio. L’ipofisi produce l’ormone TSH (thyroid – stimulating hormone) che controlla la produzione dei due ormoni tiroidei (fT3 e fT4). Per svolgere la sua funzione la tiroide ha bisogno di un adeguato apporto di iodio, alla base della sintesi degli ormoni. Quando lo iodio \u00e8 assente dalla dieta o carente, la tiroide soffre e si ingrossa oppure diventa sede di uno o pi\u00f9 noduli: tale condizione si definisce gozzo<\/a>.<\/p>\n

Cos’\u00e8 il tumore alla tiroide?<\/h2>\n

Il tumore alla tiroide<\/strong> viene considerata una neoplasia rara in quanto costituisce il 2% di tutti i tumori.<\/p>\n

Esistono diverse forme di neoplasia, alcune delle quali con alta sopravvivenza: nel caso delle forme differenziate supera il 90% dei casi a 5 anni dalla diagnosi, segnalandosi, quindi, come uno dei tumori con la prognosi pi\u00f9 favorevole grazie alla diagnosi precoce e all’efficacia delle terapie disponibili.
\nIl\u00a0tumore alla tiroide<\/strong> \u00e8 raro nei bambini, ma pu\u00f2 manifestarsi a qualsiasi et\u00e0 e con maggiore frequenza tra i 25 e i 60 anni, in prevalenza nel sesso femminile.<\/p>\n

La forma pi\u00f9 frequente<\/strong> \u00e8 il carcinoma papillare<\/strong>, che rappresenta il 75% dei casi di neoplasia tiroidea. Come la maggior parte di questi tumori ha la sua origine nelle cellule follicolari, le cellule che compongono la complessa architettura del tessuto tiroideo. Il carcinoma papillare ha una crescita lenta e pu\u00f2 interessare entrambi i lobi che compongono la tiroide con lesioni anche in pi\u00f9 punti (multifocale). In questa tipologia di tumore, le metastasi (cellule tumorali che si allontanano dalla sede di origine) generalmente non si spingono oltre i linfonodi del collo.<\/p>\n

La seconda forma per numero di casi \u00e8 il carcinoma follicolare<\/strong> che rappresenta il 15% del totale dei casi e che presenta maggior tendenza alla diffusione di metastasi a distanza. La massima incidenza \u00e8 dopo i 50 anni.<\/p>\n

Il carcinoma midollare<\/strong> interessa altri due tipi di cellule che compongono il tessuto tiroideo: le cellule parafollicolari o cellule C. Si tratta di un tipo di tumore con una forte componente ereditaria e familiare, come la sindrome neoplastica multipla tipo 2 (MEN2), facilmente inquadrabile con test genetici. Altra spia diagnostica \u00e8 rappresenta dalla calcitonina, ormone i cui livelli segnalano anomalie del tessuto tiroideo.<\/p>\n

Infine il carcinoma anaplastico<\/strong> rappresenta il tumore della tiroide pi\u00f9 raro, con meno dell’1% dei casi, ma anche il pi\u00f9 aggressivo, come metastasi precoci e a distanza.<\/p>\n

Quali sono i fattori di rischio per il tumore alla tiroide?<\/h2>\n

L’esposizione a fonti radioattive<\/strong> \u00e8 uno dei fattori di rischio<\/strong> accertato per il carcinoma differenziato della tiroide. Il tumore, infatti, si presenta con pi\u00f9 frequenza in soggetti che sono stati sottoposti a sedute radioterapiche al collo o che sono stati esposti alle radiazioni seguite al disastro nucleare di Chernobyl.<\/p>\n

La Diagnosi<\/h2>\n

Il sintomo pi\u00f9 comune del tumore alla tiroide<\/strong> \u00e8 il riscontro alla palpazione o all\u2019osservazione di un nodulo tiroideo<\/a>. Solo il 3-5% di tutti i noduli tiroidei sono forme tumorali maligne.<\/p>\n

Per accertare la natura del nodulo, l’endocrinologo procede ad effettuare altri esami diagnostici:<\/p>\n