{"id":3059,"date":"2013-04-13T18:08:18","date_gmt":"2013-04-13T18:08:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/degenerazione-maculare-senile-dms\/"},"modified":"2018-03-05T17:07:54","modified_gmt":"2018-03-05T17:07:54","slug":"degenerazione-maculare-senile-dms","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/degenerazione-maculare-senile-dms\/","title":{"rendered":"Degenerazione maculare senile"},"content":{"rendered":"
La degenerazione maculare senile<\/strong> \u00e8 una patologia degenerativa che colpisce la porzione centrale della retina, detta macula, in persone di et\u00e0 di 55 anni o pi\u00f9.<\/p>\n La degenerazione maculare<\/strong> correlata all\u2019et\u00e0 costituisce nel mondo industrializzato la pi\u00f9 importante causa di grave danno visivo nella popolazione adulta, responsabile di circa due terzi delle invalidit\u00e0 visive. L\u2019evoluzione delle terapie negli ultimi dieci anni sta modificando il quadro favorevolmente e si calcola che in circa il 50% dei casi sia oggi possibile prevenire l\u2019evoluzione in invalidit\u00e0 visiva.<\/p>\n Come in tutte le patologie degenerative, anche per la\u00a0degenerazione maculare senile<\/strong>\u00a0non \u00e8 possibile identificare una vera e propria causa, mentre si riconoscono alcuni\u00a0fattori di rischio<\/strong>, ossia caratteristiche fisiche, oculari e sistemiche o comportamentali, che aumentano le probabilit\u00e0 di andare incontro alla malattia.<\/p>\n Fra i fattori di rischio maggiori:<\/p>\n La\u00a0degenerazione maculare senile<\/strong>\u00a0esordisce con un\u00a0calo visivo, comune \u00e8 la\u00a0difficolt\u00e0 alla lettura. Questo pu\u00f2 essere lentamente progressivo, soprattutto nella forma atrofica, rapidamente progressivo o addirittura improvviso, soprattutto nella forma neovascolare.<\/p>\n La\u00a0visione distorta\u00a0(le linee diritte diventano storte) pu\u00f2 essere un segno importante.<\/p>\n Nelle forme avanzate la visione centrale \u00e8 gravemente compromessa e si ha la\u00a0sensazione di una macchia fissa al centro della visione,\u00a0mentre rimane possibile vedere gli oggetti ai margini della macchia centrale.Talvolta non si avverte nessun sintomo, perch\u00e9 un solo occhio \u00e8 affetto e l\u2019altro compensa il difetto visivo.<\/p>\n Si possono distinguere tre forme principali di\u00a0degenerazione maculare<\/strong>:<\/p>\n Nella forma iniziale della degenerazione maculare, del materiale lipidico si deposita negli strati profondi della retina formando dei depositi giallastri (drusen), associati a delle irregolarit\u00e0 dell\u2019epitelio pigmentato retinico. In questa fase in genere non si avverte alcun disturbo visivo.<\/p>\n Nel 10-20% dei casi la forma iniziale evolve in una forma avanzata, che si associa a danno visivo.<\/p>\n \u00c8\u00a0caratterizzata da una lesione della retina centrale, detta atrofia geografica: si tratta di un\u2019area a margini netti di atrofia della retina, attraverso la quale traspaiono i sottostanti vasi della coroide.<\/p>\n La lesione caratteristica \u00e8 la presenza di neovasi che, a differenza dei normali vasi retinici, permettono la fuoriuscita di liquido (sangue e siero) che si accumula nella retina e sotto la retina. La retina si inspessisce per la presenza di liquido, i fotorecettori e le altre cellule retiniche essenziali per la visione prima si disallineano, poi si danneggiano e degenerano. La malattia evolve in una cicatrice fibrosa che occupa il centro della retina (degenerazione maculare disciforme).<\/p>\n Alcuni importanti fattori di rischio della degenerazione maculare<\/strong>\u00a0non sono modificabili: predisposizione genetica, familiarit\u00e0 per la malattia ed et\u00e0.<\/p>\n \u00c8\u00a0importante invece prestare attenzione ad altri fattori di rischio di maculopatia avanzata, che sono invece modificabili.<\/p>\n Costituisce il principale fattore comportamentale di rischio, moltiplicando fino a tre volte il rischio di degenerazione maculare.\u00a0\u00c8 quindi assolutamente consigliabile smettere di fumare.<\/p>\n Il consumo moderato di alcoolici a moderata gradazione (birra, vino) non costituisce fattore di rischio, mentre l\u2019abuso deve essere evitato.<\/p>\n Lo studio clinico controllato AREDS ha dimostrato che, l\u2019implementazione dietetica con elevate dosi di antiossidanti (vitamina C, beta-carotene, vitamina E, zinco, rame), pu\u00f2 ridurre il rischio di insorgenza di maculopatia avanzata nel secondo occhio in persone che ne siano gi\u00e0 affette in un occhio. Lo stesso studio, ed il suo proseguimento, non hanno dimostrato l\u2019efficacia nella prevenzione dell\u2019insorgenza delle forme iniziali di maculopatia.<\/p>\n Si pu\u00f2 tranquillamente suggerire una dieta ricca di vegetali verdi e di frutta fresca, potenzialmente in grado di incrementare il pigmento maculare senza effetti collaterali.<\/p>\n Una regolare assunzione nella dieta di acidi grassi polinsaturi, come gli omega-3, presenti nell\u2019olio di pesce, potrebbe svolgere un ruolo protettivo.<\/p>\n Un\u2019elevata massa corporea \u00e8 sospetta di comportare un rischio aggiuntivo di degenerazione maculare. Il controllo del peso, come quello della pressione arteriosa e delle patologie cardiovascolari, appare raccomandabile.<\/p>\n Si consiglia l’uso di occhiali da sole che possono proteggere fino al 100% dai raggi ultravioletti.<\/p>\n Corrisponde alla diagnosi precoce che permette di ottenere i migliori risultati funzionali grazie al trattamento tempestivo delle forme essudative.<\/p>\n In presenza del minimo dubbio della presenza di segni soggettivi della maculopatia, rivolgersi al medico oculista.<\/p>\n Per diagnosticare la degenerazione maculare<\/strong>\u00a0viene eseguita una visita oculistica completa, una valutazione del segmento anteriore, un esame del fundus oculi in midriasi (dilatazione della pupilla).<\/p>\n La dilatazione della pupilla far\u00e0 vedere male per qualche ora ed \u00e8 consigliabile essere accompagnati.<\/p>\n Alla fine della visita, l\u2019oculista prescriver\u00e0 degli esami. In particolare:<\/p>\n Nonostante i numerosi studi in corso, a tutt\u2019oggi non esiste una terapia efficace n\u00e9 per la maculopatia iniziale<\/strong>, n\u00e9 per la maculopatia avanzata atrofica<\/strong>.<\/p>\n La maculopatia essudativa<\/strong>, responsabile se non trattata della maggior parte dei gravi danni visivi, viene invece oggi trattata con successo mediante farmaci anti-VEGF, in grado di bloccare uno dei pi\u00f9 importanti fattori dell\u2019insorgenza e del mantenimento della malattia.<\/p>\n La terapia viene somministrata mediante iniezioni intraoculari, che devono essere ripetute secondo protocolli di riferimento, adattati al singolo caso.<\/p>\n Oggi la terapia laser e la terapia fotodinamica sono state a tutti gli effetti relegate al ruolo di terapie da combinare con gli anti-VEGF (in casi particolari).<\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3059","disease","type-disease","status-publish","hentry"],"yoast_head":"\nQuali sono le cause della degenerazione maculare senile?<\/h2>\n
\n
Quali sono i sintomi della degenerazione maculare senile?<\/h2>\n
La Classificazione<\/h2>\n
1. Maculopatia iniziale<\/h3>\n
2. Maculopatia atrofica (o secca)<\/h3>\n
3. Maculopatia essudativa (umida o neovascolare)<\/h3>\n
La Prevenzione<\/h2>\n
Fumo di tabacco<\/h3>\n
Alcool<\/h3>\n
Dieta<\/h3>\n
Obesit\u00e0<\/h3>\n
Esposizione alla luce solare<\/h3>\n
Prevenzione secondaria<\/h3>\n
La Diagnosi<\/h2>\n
\n
I Trattamenti<\/h2>\n