{"id":3067,"date":"2013-04-13T18:04:33","date_gmt":"2013-04-13T18:04:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/retinopatia-diabetica\/"},"modified":"2022-12-16T15:35:57","modified_gmt":"2022-12-16T15:35:57","slug":"retinopatia-diabetica","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/retinopatia-diabetica\/","title":{"rendered":"Retinopatia diabetica"},"content":{"rendered":"
A livello oculare, la retinopatia diabetica \u00e9 la complicanzadel diabete mellito.<\/p>\n
E’ una patologia molto grave, oltre che diffusa: costituisce la prima causa di cecit\u00e0 nel mondo cosiddetto industrializzato nella fascia di et\u00e0 compresa fra i 20 e i 64 anni.<\/p>\n
Nelle fasi iniziali le pareti delle arterie retiniche perdono la loro normale permeabilit\u00e0 e ne conseguono anomalie microvascolari intraretiniche, di solito del tutto asintomatiche.<\/p>\n
Con il progredire della malattia dai vasi alterati fuoriesce del liquido, che va ad occupare lo spazio fra le cellule della retina (edema retinico); solo se un edema di entit\u00e0 significativa interessa la porzione pi\u00f9 centrale e nobile della retina (macula), il paziente pu\u00f2 andare incontro ad un calo visivo, in molti casi difficile comunque da percepire per l\u2019insorgenza molto lenta, senza brusche variazioni visive in breve tempo.<\/p>\n
Negli stadi pi\u00f9 evoluti i piccoli vasi della retina si occludono, causando grave deficit di ossigenazione retinica (ischemia), alla quale segue la proliferazione di neovasi. Se l\u2019ischemia interessa la retina periferica, risparmiando la regione maculare, cosa che si verifica nella grande maggioranza dei casi, ancora una volta il paziente non avverte nessun disturbo visivo.<\/p>\n
I neovasi sono formati da capillari con parete molto fragile, che pu\u00f2 facilmente rompersi causando emorragie all\u2019interno dell\u2019occhio (emovitreo). In caso di emovitreo massivo il paziente bruscamente perde la vista nell\u2019occhio interessato, mentre nelle forme parziali avverte comunque un importante, improvviso offuscamento visivo.<\/p>\n
Il mancato riassorbimento o il recidivare di queste emorragi,e pu\u00f2 portare ad una reazione fibrovascolare con formazione di membrane che sono in grado di trazionare il tessuto retinico provocandone il distacco (distacco di retina trazionale).<\/p>\n
Altra complicanza grave e temibile \u00e9 il glaucoma neovascolare, quando la neovascolarizzazione coinvolge le strutture anteriori dell\u2019occhio con aumento della pressione endobulbare difficile da controllare con le comuni terapie antiglaucomato<\/span>se.<\/span><\/p>\n Nella maggior parte dei casi, la retinopatia diabetica decorre senza causare evidente calo visivo fino agli stadi pi\u00f9 avanzati della malattia.<\/p>\n Il rischio di cecit\u00e0 \u00e9 direttamente proporzionale al grado di evoluzione della retinopatia.<\/p>\n Per ridurre il rischio di cecit\u00e0, \u00e9 essenziale che le persone affette da diabete non attendano l\u2019insorgenza di sintomi soggettivi evidenti (es. il calo visivo) per rivolgersi al medico oculista, ma programmino controlli oculistici mirati almeno una volta all\u2019anno.<\/p>\n Solo in questo modo \u00e9 infatti possibile una diagnosi precoce della retinopatia, migliore presupposto per un pi\u00f9 efficace trattamento, con minori rischi.<\/p>\n Le metodiche diagnostiche utili ad individuare le alterazioni correlate alla retinopatia diabetica sono:<\/p>\n La prevenzione primaria<\/strong> della retinopatia diabetica si basa fondamentalmente sul controllo glicometabolico<\/strong>. In tutti i tipi di diabete mellito, mantenere costantemente la glicemia entro valori accettabili \u00e9 importante per prevenire o ritardare l\u2019insorgenza delle complicanze a livello retinico.<\/p>\n Fondamentali in questo senso sono l\u2019adesione alla terapia farmacologica e dietetica indicate dal diabetologo, un\u2019adeguata attivit\u00e0 fisica e il trattamento delle eventuali concomitanti ipertensione arteriosa, iperlipidemia e insufficienza renale.<\/p>\n La retinopatia diabetica pu\u00f2 insorgere in ogni momento della malattia. Tuttavia, uno dei fattori di rischio pi\u00f9 importanti (accanto all\u2019ipergliemia) \u00e9 la durata della malattia.<\/p>\n E\u2019 inoltre dimostrato che l\u2019efficacia della terapia delle complicanze oculari, \u00e9 strettamente correlata alla precocit\u00e0 della diagnosi.<\/p>\n Il cardine della prevenzione secondaria della retinopatia diabetica \u00e9 pertanto lo screening oculare regolare<\/strong> e costante del paziente diabetico<\/strong>, a partire dal momento della diagnosi e anche in assenza di sintomi oculari.<\/p>\n E\u2019 raccomandabile una visita oculistica, con particolare riguardo all\u2019esame del fondo oculare, al momento della diagnosi di diabete mellito e, in seguito, una volta all\u2019anno in assenza di segni di retinopatia diabetica.<\/p>\n In caso di insorgenza dei primi segni di interessamento retinico l\u2019oculista potr\u00e0 consigliare controlli clinici pi\u00f9 frequenti o prescrivere esami pi\u00f9 specifici quali la fluorangiografia retinica o l\u2019OCT.<\/p>\n La gravidanza pu\u00f2 accelerare la progressione della retinopatia diabetica e richiede quindi un attento monitoraggio.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":28299,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3067","disease","type-disease","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\nI Sintomi<\/h2>\n
Quali sono i sintomi della Retinopatia diabetica?<\/h3>\n
La Diagnosi<\/h2>\n
\n
La Prevenzione<\/h2>\n