{"id":3068,"date":"2014-07-17T08:44:56","date_gmt":"2014-07-17T08:44:56","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/lesione-e-rottura-della-cuffia-dei-rotatori\/"},"modified":"2024-01-29T10:36:52","modified_gmt":"2024-01-29T10:36:52","slug":"lesione-e-rottura-della-cuffia-dei-rotatori","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/lesione-e-rottura-della-cuffia-dei-rotatori\/","title":{"rendered":"Lesione e rottura della cuffia dei rotatori"},"content":{"rendered":"\n
La cuffia dei rotatori<\/strong> \u00e8 un complesso tendineo che avvolge (a manicotto) la testa dell\u2019omero e la salda alla scapola. Tale struttura permette i movimenti coordinati della spalla, ma soprattutto rende un\u2019articolazione instabile come quella della spalla, salda e funzionale.<\/p>\n\n\n\n I tendini<\/strong> che compongono la cuffia dei rotatori sono quattro (sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo) e sono sottoposti ad usura frequente.<\/p>\n\n\n\n La degenerazione tendinea di tali strutture non rientra nella normalit\u00e0, ma allo stesso tempo non rappresenta una malattia; si tratta, dunque, di un quadro parafisiologico che in casi specifici determina una vera rottura, provocando dolore alla spalla<\/strong> e limitatezza di movimento, fino alla pseudoparalisi.<\/p>\n\n\n\n Nella maggioranza dei casi, una rottura tendinea \u00e8 preceduta da periartrite alla spalla<\/strong><\/a> (malattie infiammatorie con dolore e limitazione nell\u2019utilizzo della spalla).<\/p>\n\n\n\n La lesione tendinea<\/strong> pu\u00f2:<\/p>\n\n\n\n Il tendine pi\u00f9 colpito \u00e8 quello che si oppone alla risalita della testa dell\u2019omero, il sovraspinato<\/span>.<\/p>\n\n\n\n Una lesione del tendine<\/strong> sovraspinato, che in genere inizia come parziale, porta ad un coinvolgimento progressivo di tutta l\u2019inserzione della cuffia superiore e, con il passare del tempo e con traumi banali, ad un coinvolgimento anche della cuffia postero-superiore. Una lesione importante della cuffia porta ad una risalita e destabilizzazione della testa dell\u2019omero, con una graduale perdita funzionale e limitazione della spalla.<\/p>\n\n\n\n La diagnosi di lesione e rottura della cuffia<\/strong> viene eseguita in primis mediante una visita ortopedica<\/em>, in cui verranno programmati eventuali esami strumentali, quali:<\/p>\n\n\n\n Lesione della cuffia dei rotatori<\/strong> non equivale sempre a intervento chirurgico.<\/p>\n\n\n\n Infatti, in pazienti non pi\u00f9 particolarmente attivi, lesioni di piccole dimensioni possono ben rispondere a terapie di supporto sintomatiche e riabilitative. In questi casi, il dolore pu\u00f2 essere presente nelle prime fasi della lesione, mentre in una fase meno infiammatoria, con una lesione stabilizzata, pu\u00f2 risultare ben tollerato e non invalidante.<\/p>\n\n\n\n In pazienti attivi, invece, il trattamento privilegiato \u00e8 quello chirurgico<\/strong>, che consiste nella riparazione della lesione. In pazienti non anziani il dolore in genere persiste, dovuto al maggior uso legato alle attivit\u00e0 giornaliere e per la vitalit\u00e0 del tendine, che in genere \u00e8 associata ad una maggior innervazione.<\/p>\n\n\n\n L’intervento chirurgico ha lo scopo di eliminare il dolore e di ridare un corretto equilibrio interno del \u201ccomplesso\u201d della cuffia dei rotatori.<\/p>\n\n\n\n La riparazione delle rotture dei tendini della cuffia dei rotatori<\/strong> avviene mediante l\u2019uso dell\u2019artroscopia<\/strong>: una metodica mininvasiva che, attraverso mini-incisioni e una telecamera a fibre ottiche, permette di risparmiare strutture muscolari importanti e di valutare lesioni organiche articolari associate. Mediante l\u2019uso di particolari ancorette e metodiche standardizzate di sutura si esegue, poi, la riparazione del tendine all\u2019osso omerale.<\/p>\n\n\n\n Dopo la valutazione ortopedica e la necessit\u00e0 di eseguire la riparazione chirurgica, si eseguono esami di laboratorio e una consulenza pre-intervento con un anestesista (anestesiologica)<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Nel caso di non controindicazioni si procede al ricovero, che consta nell’intervento chirurgico, eseguito con anestesie plessiche<\/strong>, con una durata media di circa 50 minuti e in una notte di degenza.<\/p>\n\n\n\n Il paziente viene dimesso consigliando l\u2019uso di un tutore specifico.<\/p>\n\n\n\n La velocit\u00e0 di recupero<\/strong>, il programma riabilitativo, la ripresa di una attivit\u00e0 giornaliera, sono specifici caso per caso; generalmente, sono possibili attivit\u00e0 non traumatiche dopo 45 giorni e una guarigione della sutura dopo 4\/6 mesi.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3068","disease","type-disease","status-publish","hentry"],"yoast_head":"\n\n
La Diagnosi<\/h2>\n\n\n\n
\n
Il Trattamento per la lesione e rottura della cuffia dei rotatori<\/h2>\n\n\n\n
Il Ricovero<\/h2>\n\n\n\n