{"id":3092,"date":"2015-04-29T10:09:22","date_gmt":"2015-04-29T10:09:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/alluce-rigido\/"},"modified":"2020-10-29T11:15:38","modified_gmt":"2020-10-29T11:15:38","slug":"alluce-rigido","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/alluce-rigido\/","title":{"rendered":"Alluce rigido"},"content":{"rendered":"
L\u2019alluce rigido<\/strong> \u00e8 un alluce che perde la sua normale mobilit\u00e0 articolare<\/strong>, dapprima come difesa dal dolore, successivamente per vera e propria limitazione meccanica, dovuta alla degenerazione artrosica dell\u2019articolazione metatarso-falangea.<\/p>\n Talvolta pu\u00f2 essere associato anche a valgismo dell\u2019alluce (deviazione laterale del dito), ma non per questo confuso con tale patologia.L\u2019alluce rigido colpisce<\/strong> circa il 2% della popolazione<\/strong> con una netta prevalenza degli uomini sulle donne, tra i 30 e i 60 anni di et\u00e0.<\/p>\n Le cause<\/strong> dell\u2019alluce rigido possono essere molteplici: da alcune malattie sistemiche metaboliche<\/strong> (gotta), infiammatorie e autoimmuninatarie<\/strong> (artrite reumatoide <\/a><\/strong>e similari), a quelle post-traumatiche<\/strong> con lesioni articolari e micro traumatiche in caso di attivit\u00e0 particolari svolte dal paziente (es. attivit\u00e0 sportive come il calcio, danza classica, arrampicata, ecc.).<\/p>\n Tuttavia, per quanto concerne queste ultime, \u00e8 presente una conformazione anatomica del piede che predispone a questa patologia. Si tratta di un piede in cui la lunghezza dei metatarsi interni (primo, secondo, terzo) \u00e8 eccessiva rispetto ai metatarsi laterali e quindi \u00e8 su questi che viene a gravare maggiormente il peso del corpo. Non tutti gli sportivi sono, infatti, soggetti a questa patologia.<\/p>\n I sintomi si concretizzano in un dolore alla deambulazione<\/strong> dovuto alla ridotta mobilit\u00e0 dell\u2019alluce in estensione, come avviene nella fase di \u201cstacco\u201d del cammino. Nelle donne vi \u00e8 impossibilit\u00e0 a portare una calzatura con tacco<\/strong>, anche di ridotte dimensioni e la tendenza \u00e8 quella a spostare il peso del corpo sul margine esterno del piede con frequente comparsa di tendinite dei peronei o borsite e arrossamento del quinto metatarso.<\/p>\n L\u2019articolazione metatarso-falangea subisce una degenerazione cartilaginea che pu\u00f2 ulteriormente aggravarsi (ingravescente) con progressivo e parallelo ingrossamento globale dell\u2019articolazione stessa, dovuto alla formazione di sporgenze ossee su tutta la rima articolare (osteofiti).<\/p>\n Tale evenienza si manifesta con la sporgenza sottocutanea dell\u2019osso neoformato<\/strong>, che determina conflitto e sfregamento all\u2019interno della calzatura, arrossamento doloroso, talvolta similare alla pi\u00f9 nota borsite da alluce valgo<\/a><\/strong>. Gli osteofiti, inoltre, con il passare del tempo determinano una vera e propria limitazione meccanica dell\u2019estensione dell\u2019alluce sul metatarso che viene ad aggravare la limitazione del dolore (antalgica).<\/p>\n La diagnosi<\/strong> di alluce rigido \u00e8 essenzialmente clinica<\/strong> (visita specialistica). Si basa sull\u2019osservazione della deformit\u00e0 articolare, la borsite, la costatazione del dolore al movimento dell\u2019alluce. Sar\u00e0 necessario distinguere questa patologia da un alluce semplicemente valgo, con conservazione invece delle superfici articolari poich\u00e9 il trattamento sar\u00e0 differente. A supporto della diagnosi, sar\u00e0 comunque necessario eseguire una radiografia del piede<\/strong><\/a>.<\/p>\n Il trattamento dell\u2019alluce rigido sar\u00e0 riservato ai casi (la maggioranza) in cui tale patologia \u00e8 accompagnata da dolore (esistono infatti paziente in cui la gravit\u00e0 dell\u2019artrosi non \u00e8 correlata da un altrettanto grave sintomatologia dolorosa).<\/p>\n Inizialmente, il trattamento deve essere mirato alla riduzione del dolore<\/strong> con<\/strong> l\u2019utilizzo di opportuni mezzi ortesici<\/strong>: suolette, plantari, calzature idonee, ecc.<\/p>\n Quando questi accorgimenti non sono pi\u00f9 sufficienti, \u00e8 necessario il trattamento chirurgico<\/strong>. L\u2019intervento consiste nella ricostruzione articolare completa della metatarso-falangea, mediante una vera e propria sostituzione cartilaginea (artroplastica)<\/strong>.<\/p>\n Questa pu\u00f2 essere realizzata con o senza impianto di materiale protesico e dispositivi similari utilizzati come distanziatori. Pi\u00f9 facilmente e maggiormente fisiologica, \u00e8 la tecnica di ricostruzione mediante interposizione articolare di tessuto autologo<\/strong> (proprio), al fine di creare, in sostituzione della cartilagine ulcerata un \u201ccuscinetto\u201d di scivolamento indolore dell\u2019alluce sul suo metatarso. Si tratta di procedere alla completa asportazione della cartilagine degenerata e alla successiva copertura dell\u2019osso cos\u00ec messo a nudo, con materiale capsulo-sinoviale in eccesso.<\/p>\n A seguire, la ricostruzione dei legamenti e il riposizionamento in asse dell\u2019alluce sul metatarso con secondaria correzione dell\u2019eventuale concomitante valgismo. Nei primi 20 giorni dopo l\u2019intervento, sar\u00e0 necessario il mantenimento fuori carico dell\u2019avampiede e andatura con appoggio, quindi, limitato al tallone.<\/p>\n Questo testo \u00e8 stato redatto dagli specialisti di Humanitas Mater Domini. <\/em>Nessuna parte di esso pu\u00f2 essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata. <\/em>Autore: Myriam Cecchi,<\/a> \u00e9quipe del Centro di Chirurgia del Piede <\/a><\/em>Data di pubblicazione: 29\/04\/2015<\/em><\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3092","disease","type-disease","status-publish","hentry"],"yoast_head":"\nQuali sono le cause dell\u2019alluce rigido?<\/h2>\n
Quali sono i sintomi dell’alluce rigido?<\/h2>\n
La diagnosi<\/h2>\n
Il trattamento per la cura dell’alluce rigido<\/h2>\n