{"id":3099,"date":"2012-12-10T16:39:58","date_gmt":"2012-12-10T16:39:58","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/calcolosi-urinaria\/"},"modified":"2022-05-04T14:38:22","modified_gmt":"2022-05-04T14:38:22","slug":"calcolosi-urinaria","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/calcolosi-urinaria\/","title":{"rendered":"Calcolosi urinaria"},"content":{"rendered":"
La calcolosi (o litiasi)<\/strong> urinaria<\/strong> \u00e8 una delle pi\u00f9 comuni e antiche malattie delle vie urinarie. Tale patologia \u00e8 caratterizzata dalla formazione di calcoli<\/strong> lungo il decorso delle vie urinarie che avviene per un processo chimico: una sostanza contenuta nelle urine \u00e8 pi\u00f9 concentrata del normale, pu\u00f2 precipitare e formare cristalli che, fondendosi tra loro in grande quantit\u00e0, si aggregano e realizzano appunto i calcoli, dal latino calculus (sassolino).<\/p>\n I calcoli renali<\/strong> possono essere costituiti da varie componenti chimiche, singole o in combinazione:<\/p>\n Le cause<\/strong> della formazione di calcoli<\/strong> possono essere varie: esistono difetti congeniti (ereditari, familiari) rari, cause metaboliche acquisite (iperparatiroidismo) primitive o secondarie ad altre malattie, o episodi estemporanei di alterazioni causate da abitudini di vita (alimentari, attivit\u00e0 fisica, ambientali).<\/p>\n Di fatto l\u2019eccesso alimentare con la quantit\u00e0 inutile di calorie introdotto con l\u2019alimentazione \u00e8 un fattore favorente. Le societ\u00e0 occidentali pertanto sono particolarmente a rischio.<\/p>\n La calcolosi urinaria<\/strong> \u00e8 una patologia molto diffusa nel mondo occidentale e, quindi, anche in Italia.\u00a0Si calcola che colpisca circa il 10% della popolazione maschile e il 5% della popolazione femminile. L’et\u00e0 con maggiore incidenza \u00e8 quella compresa tra i 30 e i 50 anni. Le recidive sono molto frequenti, tanto da verificarsi in una percentuale che varia, a seconda degli studi, dal 25 al 50% dei casi dopo 5 anni dal primo episodio. Viceversa molti soggetti hanno esperienza di un solo episodio nella vita. L\u2019incidenza stimata in Italia \u00e8 di circa 100.000 nuovi casi all\u2019anno.<\/p>\n Naturalmente la formazione dei calcoli renali<\/strong> non avviene sempre in tutti i soggetti, ma solo in alcune persone e in determinati momenti, per l\u2019alterazione degli equilibri nella quantit\u00e0 di sostanze eliminate attraverso il rene nelle urine. Queste alterazioni possono essere momentanee (eliminazione in particolari momenti della vita) o continue (alterazioni metaboliche). I calcoli una volta formatisi tendono ad ingrandirsi se non vengono espulsi per tempo quando sono di dimensioni congrue per passare lungo le vie urinarie (generalmente al massimo 8 mm. di diametro).<\/p>\n La metodiche per diagnosticare la calcolosi urinaria<\/strong> sono:<\/p>\n In Humanitas Mater Domini \u00e8 ben consolidata l\u2019attenzione alla calcolosi urinaria<\/strong> con l’obiettivo di diagnosticare e curare la calcolosi delle vie urinarie e prevenirne le recidive. La presenza in ospedale di competenze e tecnologie dedicate consente di scegliere di volta in volta il trattamento pi\u00f9 indicato per ogni tipologia di calcolo e paziente.<\/p>\n Sono possibili e disponibili in sede le seguenti metodiche di trattamento:<\/p>\n La litotrissia percutanea (PCNL per gli autori anglosassoni) rappresenta a tutt\u2019oggi il trattamento di prima scelta per i calcoli renali superiori a 2 cm di diametro: viene eseguita attraverso un accesso percutaneo nel fianco del diametro di circa 1 cm che consente di accedere al rene.<\/p>\n Attraverso un piccolo tubicino denominato \u201ccamicia\u201d, del diametro di circa 1 cm, che permette di mantenere una via stabile di accesso al rene durante tutto l\u2019intervento, si introduce uno strumento ottico (nefroscopio) all\u2019interno del quale viene introdotta una sonda laser o ad energia balistica ad ultrasuoni. La sonda \u00e8 in grado di frantumare il calcolo in polvere o in pezzettini che vengono poi aspirati e\/o rimossi con pinza.<\/p>\n Si tratta di un procedimento che offre il vantaggio di ottenere una completa bonifica del calcolo per lo pi\u00f9 con una singola procedura, in una percentuale di casi che si avvicina al 100%. Questo intervento si effettua in anestesia generale e prevede la degenza di circa 1-3 notti. Gli effetti collaterali, in circa il 10% dei casi, possono essere infezioni anche gravi ed il sanguinamento, che in circa il 2-4% dei casi rende necessario ricorrere ad una trasfusione di sangue.<\/p>\n La litotrissia endoscopica per via ureteroscopica (URS per gli autori anglosassoni) \u00e8 una procedura endoscopica che non implica nessuna incisione e che garantisce un successo pari quasi al 100% nel trattamento dei calcoli ureterali.<\/p>\n Viene considerata la metodica di prima scelta per tutti i calcoli ureterali di diametro superiore ad 1 cm e per quelli di dimensioni inferiori se associati a stasi urinaria e la seconda scelta per tutti i casi in cui un precedente trattamento di litotrissia extracorporea a onde d\u2019urto<\/a> abbia fallito.<\/p>\n Attraverso l\u2019uretra si introduce una sonda endoscopica denominata \u201cureterorenoscopio\u201d e si identifica lo sbocco ureterale, in cui si introduce un filo guida di sicurezza. Si risale, quindi, lungo l\u2019uretere fino al calcolo. A questo punto si utilizza il laser ad olmio per frantumarlo e i frammenti ottenuti vengono estratti con appositi \u201ccestelli\u201d. Questo intervento viene effettuato in anestesia generale e prevede una degenza, nei casi non complicati, in Day Hospital o al massimo di una notte. In circa il 70% dei casi si rende necessario il posizionamento di una endoprotesi ureterale a \u201cdoppio J\u201d o stent, per circa una settimana per consentire il deflusso di urina evitando il verificarsi di fastidiose coliche.<\/p>\n Bench\u00e9 rappresenti una procedura da usare in casi rari (calcolosi di grandi dimensioni con aspetti infiammatori conseguenti di particolare evidenza), offre una soluzione poco invasiva e alternativa alla chirurgia aperta.<\/p>\n Si esegue con 3 fori (porte) da 1 cm di diametro che permettono di introdurre strumenti atti ad incidere, asportare il calcolo e ricucire la vai escretrice senza tagliare.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":26341,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3099","disease","type-disease","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\n\n
Quali sono le cause della calcolosi urinaria?<\/h2>\n
Tutte le persone possono essere soggette alla formazione di calcoli renali?<\/h2>\n
La Diagnosi<\/h2>\n
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I Trattamenti<\/h2>\n
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La litotrissia percutanea<\/h3>\n
Litotrissia endoscopica ureteroscopica (URS)<\/h3>\n
Chirurgia laparoscopica<\/h3>\n