{"id":3117,"date":"2015-03-20T09:59:40","date_gmt":"2015-03-20T09:59:40","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/allergia\/"},"modified":"2021-04-26T12:46:48","modified_gmt":"2021-04-26T12:46:48","slug":"allergia","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/allergia\/","title":{"rendered":"Allergia"},"content":{"rendered":"

L\u2019allergia<\/strong> \u00e8 una reazione del sistema immunitario<\/strong> verso sostanze innocue, come ad esempio i pollini.Le sostanze che possono causare un\u2019allergia sono chiamate allergeni. Gli allergici producono un tipo di anticorpi, le immunoglobuline E (IgE), che interagiscono in modo specifico con l\u2019allergene. L\u2019interazione tra le IgE e gli allergeni innesca la reazione allergica, con liberazione di mediatori, in primis l\u2019istamina, responsabili dell\u2019insorgenza dei sintomi. L\u2019allergia \u00e8 specifica verso un determinato allergene. Un soggetto allergico pu\u00f2 essere allergico a uno o pi\u00f9 allergeni.<\/p>\n

Quali sono le cause dell\u2019allergia?<\/h2>\n

Fattori di rischio per sviluppare un\u2019allergia sono la predisposizione familiare<\/strong> e l\u2019esposizione<\/strong> nel corso della vita a sostanze allergizzant<\/strong>i. I figli di genitori allergici hanno una maggiore probabilit\u00e0 di sviluppare un\u2019allergia e la probabilit\u00e0 aumenta se lo sono entrambi i genitori. Anche l\u2019esposizione a sostanze irritanti quali il fumo di sigaretta e gli agenti inquinanti possono favorire la sensibilizzazione allergica.<\/p>\n

L\u2019esposizione all\u2019allergene pu\u00f2 avvenire per via inalatoria<\/strong> (come ad esempio nel caso dell\u2019allergia ai pollini), per ingestione<\/strong> (alimenti), per via iniettiva<\/strong> o per contatto<\/strong> con la cute o con le mucose.<\/p>\n

Quali sono i sintomi dell\u2019allergia?<\/h2>\n

I sintom<\/strong>i tipici dell\u2019allergia sono: rinite<\/strong> (prurito, ostruzione nasale, starnuti, rinorrea), asma<\/strong> (tosse, difficolt\u00e0 respiratoria), congiuntivite<\/strong> (prurito e lacrimazione), sintomi a carico della cute<\/strong> (prurito, eritema, orticaria, angioedema ed eczema), sintomi gastrointestinali<\/strong> (prurito al cavo orale, vomito, diarrea, dolori addominali), edema della glottide<\/strong> e shock anafilattico<\/strong> (ipotensione, malessere, perdita di conoscenza).<\/p>\n

I sintomi delle reazioni allergiche IgE mediate sono tipicamente immediati; di solito iniziano da pochi minuti a 1-2 ore dopo il contatto con l\u2019allergene. La dermatite allergica da contatto \u00e8 invece una reazione allergica ritardata, che ha una patogenesi diversa dalle reazioni allergiche IgE mediate.<\/p>\n

La classificazione delle allergie<\/h2>\n

Allergia respiratoria
\n<\/strong><\/h3>\n

L\u2019allergia respiratoria \u00e8 causata da allergeni inalanti<\/strong>: diversi tipi di polline, epiteli di animali, acari della polvere di casa, micofiti e si manifesta con congiuntivite, rinite, tosse, asma bronchiale<\/a>.<\/p>\n

Allergia alimentare
\n<\/strong><\/h3>\n

Il sintomo iniziale di un\u2019allergia alimentare \u00e8 spesso il prurito immediato alle labbra e al cavo orale, che a volte pu\u00f2 essere seguito da sintomi gastrointestinali, respiratori e cutanei e, nei casi pi\u00f9 gravi, da edema della glottide e shock anafilattico. L\u2019allergia alimentare nel lattante e nel bambino<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 spesso causata dalle proteine del latte vaccino<\/strong>, mentre nell\u2019adulto<\/strong>, in particolare negli allergici ai pollini, \u00e8 pi\u00f9 comune l\u2019allergia ad alcuni frutti e verdure<\/strong> per cross-reazione tra allergeni presenti in alcuni pollini e in alcuni alimenti di origine vegetale.<\/p>\n

Allergia a farmaci
\n<\/strong><\/h3>\n

I farmaci che pi\u00f9 spesso causano reazioni avverse di tipo allergico sono gli antibiotici<\/strong> e gli antiinfiammatori<\/strong>. I sintomi pi\u00f9 frequenti sono a carico della cute, in particolare orticaria e angioedema, ma le reazioni possono interessare anche altri organi e apparati, talora con particolare gravit\u00e0. I test diagnostici sono disponibili solo per pochi farmaci, per cui \u00e8 indispensabile un\u2019anamnesi accurata per identificare i farmaci che hanno causato la reazione e impostare quindi una strategia di prevenzione.<\/p>\n

Allergia al veleno di imenotteri
\n<\/strong><\/h3>\n

La puntura di ape, vespa e calabrone nei soggetti allergici pu\u00f2 causare sintomi locali, anche estesi, nella sede della puntura, ma in alcun i casi si possono avere sintomi generali come lo shock anafilattico, pericoloso per la vita.<\/p>\n

Dermatite atopica<\/a><\/h3>\n

Detta anche eczema costituzionale, pu\u00f2 insorgere fin dai primi mesi di vita in alcune zone cutanee tipiche (in sede periorale, periorbitaria, ai gomiti e alle ginocchia). Nel bambino pu\u00f2 essere associata a un\u2019allergia alimentare.<\/p>\n

Dermatite allergica da contatto<\/a>
\n<\/a><\/strong><\/h3>\n

\u00c8 una dermatite eczematosa (eritema, vescicole e desquamazione) che si manifesta diverse ore dopo il contatto con alcune sostanze chimiche<\/strong>, come ad esempio il nichel solfato. Le sostanze che possono causare una dermatite allergica da contatto si chiamano apteni anzich\u00e9 allergeni.<\/p>\n

Intolleranze alimentari
\n<\/strong><\/h3>\n

L\u2019intolleranza alimentare pi\u00f9 comune<\/strong> \u00e8 l\u2019intolleranza al lattosio<\/strong> che \u00e8 frequente nella popolazione adulta. \u00c8 causata dalla carenza di un enzima, la lattasi, necessario per l\u2019assorbimento del lattosio, uno zucchero contenuto nel latte. L\u2019intolleranza al lattosio si manifesta con sintomi intestinali (meteorismo, dolori addominali, diarrea) che insorgono dopo l\u2019ingestione di latte o latticini.<\/p>\n

Celiachia
\n<\/strong><\/h3>\n

La celiachia \u00e8 una reazione immunologica<\/strong>, non di tipo IgE, verso la gliadina<\/strong>, proteina del glutine presente in grano, orzo, avena e segale. I soggetti affetti da celiachia hanno una predisposizione genetica alla malattia. L\u2019ingestione di glutine nei celiaci provoca alterazioni infiammatorie della mucosa intestinale con conseguenti sintomi intestinali e da malassorbimento; i sintomi a volte sono cos\u00ec lievi che la malattia viene diagnosticata solo in et\u00e0 adulta. La diagnosi di celiachia si basa sulla presenza nel sangue di anticorpi di classe A (IgA) diretti verso antigeni caratteristici della malattia.<\/p>\n

La diagnosi<\/h2>\n

La diagnosi<\/strong> di intolleranza al lattosio viene fatta mediante il Breath test<\/a>.<\/strong> L\u2019esame consiste nella misurazione, con un apposito strumento, della concentrazione di idrogeno nell\u2019aria che viene espirata dopo aver bevuto una dose standard di lattosio. Ad oggi non sono disponibili altri test validati per diagnosticare eventuali altre forme di intolleranza ad alimenti o ad additivi alimentari. Tuttavia per la diagnosi<\/strong> di certezza occorre sottoporsi a una esofagogastroduodenoscopia con biopsia<\/strong>, per confermare la presenza di alterazioni della mucosa intestinale tipiche della celiachia.<\/p>\n

Un\u2019accurata anamnesi, effettuata durante una visita allergologica, permette all\u2019allergologo di orientarsi sulle possibili cause e di individuare le prove allergiche indicate per accertare la diagnosi. Il sospetto diagnostico di un\u2019allergia pu\u00f2 essere quindi confermato dai test cutanei<\/strong> (Prick Test)<\/a>. Il prick test<\/a> consente di testare in un\u2019unica seduta i principali allergeni ed essendo un test in vivo, riproduce l\u2019effettiva reattivit\u00e0 del paziente all\u2019allergene<\/strong>. Per questi motivi \u00e8 il test di prima scelta per la diagnosi di allergia a inalanti (ad esempio, pollini, peli d\u2019animale, acari della polvere di casa) e alimenti.<\/p>\n

Un altro esame per la diagnosi di allergie IgE mediate \u00e8 il dosaggio delle IgE<\/strong> specifiche verso singoli allergeni o verso singole molecole allergeniche. L\u2019esame si esegue su un campione di sangue venoso prelevato al paziente e pu\u00f2 essere eseguito anche in corso di terapia con antistaminici<\/strong>, in quanto l\u2019esito del test non \u00e8 influenzato dai farmaci. Il dosaggio delle IgE specifiche \u00e8 indicato in presenza di alterazioni della cute che non consentono di eseguire i Prick Test <\/a>e in certi casi pu\u00f2 essere utile a completamento del procedimento diagnostico. Per la diagnosi di dermatite allergica<\/a> <\/strong>da contatto si utilizzano i Patch Test<\/a><\/strong>.<\/p>\n

In questo caso i singoli apteni vengono applicati sulla cute del dorso e mantenuti in sede con cerotti fino alla lettura, che avviene dopo 48-96 ore in quanto la dermatite allergica da contatto \u00e8 una reazione allergica ritardata e non immediata. Il test \u00e8 positivo se, nella sede di applicazione dell\u2019aptene, compaiono eritema ed edema pruriginosi con formazione di vescicole.<\/p>\n

Il trattamento<\/h2>\n

Quando non \u00e8 possibile evitare il contatto con l\u2019allergene, si pu\u00f2 ricorrere a una terapia sintomatica con farmaci antiallergici, generalmente ben tollerati e in grado di alleviare i sintomi.<\/p>\n

Gli antistaminici<\/strong> sono indicati nell\u2019oculorinite allergica e nell\u2019orticaria. Gli antistaminici pi\u00f9 recenti sono ben tollerati e nella maggior parte dei pazienti non provocano sonnolenza.<\/p>\n

I cortisonici<\/strong> sono utilizzati per via inalatoria per la terapia dell\u2019asma bronchiale e per spray nasale per la rinite. I cortisonici utilizzati per tali formulazioni hanno un\u2019azione solo locale, senza effetti collaterali sistemici e possono quindi essere considerati sicuri.<\/p>\n

Per la terapia della dermatite atopica e della dermatite allergica da contatto si possono applicare sulla cute preparati a base di cortisone, che vanno utilizzati per periodi molto brevi, al fine di limitarne gli effetti collaterali.<\/p>\n

Nei casi che non rispondono alla terapia locale, il cortisone pu\u00f2 essere somministrato per via orale o per via iniettiva, sotto stretto controllo medico, data la possibilit\u00e0 di importanti effetti collaterali sistemici.Il farmaco di scelta per la terapia dello shock anafilattico \u00e8 l\u2019adrenalina<\/strong>, che \u00e8 disponibile in farmacia anche in siringhe predosate per l\u2019autosomministrazione. L\u2019adrenalina autoiniettabile viene prescritta dal medico in caso di precedenti gravi reazioni allergiche, come pu\u00f2 succedere in alcuni casi di allergia ad alimenti e soprattutto al veleno di imenotteri.<\/p>\n

La prevenzione<\/h2>\n

La celiachia \u00e8 una reazione immunologica<\/strong>, non di tipo IgE, verso la gliadina<\/strong>, proteina del glutine presente in grano, orzo, avena e segale. I soggetti affetti da celiachia hanno una predisposizione genetica alla malattia. L\u2019ingestione di glutine nei celiaci provoca alterazioni infiammatorie della mucosa intestinale con conseguenti sintomi intestinali e da malassorbimento; i sintomi a volte sono cos\u00ec lievi che la malattia viene diagnosticata solo in et\u00e0 adulta. La diagnosi di celiachia si basa sulla presenza nel sangue di anticorpi di classe A (IgA) diretti verso antigeni caratteristici della malattia.<\/p>\n

La prevenzione dell\u2019allergia consiste nell\u2019evitare il contatto con l\u2019allergene<\/strong>. Non sempre ci\u00f2 \u00e8 possibile, come nel caso dell\u2019allergia ai pollini, agli acari domestici o al veleno di imenotteri.<\/p>\n

La prevenzione \u00e8 il trattamento di scelta in caso di allergia ad alimenti, a farmaci, a epiteli e forfora di animali e, nel caso della dermatite allergica da contatto a sostanze chimiche. Per l\u2019allergia a inalanti (pollini, acari domestici) \u00e8 possibile effettuare una terapia preventiva<\/strong> con un vaccino<\/strong> che contiene l\u2019allergene responsabile dei sintomi respiratori e che ha un effetto specifico per l\u2019allergene somministrato.<\/p>\n

I vaccini sono l\u2019unico trattamento in grado di ridurre la reattivit\u00e0 del soggetto allergico verso l\u2019allergene, diversamente dai farmaci sintomatici che si limitano ad alleviare i sintomi. Il vaccino \u00e8 disponibile per via orale e viene assunto dal paziente a casa, secondo la posologia consigliata.<\/p>\n

Nel caso di allergia a pollini, il vaccino viene iniziato un paio di mesi prima dell\u2019inizio del periodo di pollinazione e proseguito durante il periodo di pollinazione, con somministrazioni quotidiane. Il ciclo viene ripetuto per 3 anni con un beneficio sui sintomi che perdura nel tempo anche dopo la sospensione.<\/p>\n

Nel caso di allergia al veleno di imenotteri, il vaccino \u00e8 considerato un salvavita. In questo caso la somministrazione \u00e8 per via iniettiva e viene praticata in centri ospedalieri dedicati.<\/p>\n

Questo testo \u00e8 stato redatto dagli specialisti di Humanitas Mater Domini. <\/em>Nessuna parte di esso pu\u00f2 essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata. <\/em>Data di pubblicazione: 20\/03\/2015<\/em><\/span><\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3117","disease","type-disease","status-publish","hentry"],"yoast_head":"\nAllergia: Quali sono le cause, i sintomi e le cure<\/title>\n<meta name=\"description\" content=\"Cos'\u00e8 l'Allergia? Ci sono diverse tipologie, come quella alimentare o ai pollini? Quali sono le terapie per l'Allergia? 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