{"id":3125,"date":"2014-10-21T09:22:53","date_gmt":"2014-10-21T09:22:53","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/mal-di-testa-cefalea\/"},"modified":"2022-04-29T07:31:26","modified_gmt":"2022-04-29T07:31:26","slug":"mal-di-testa-cefalea","status":"publish","type":"disease","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/malattie\/mal-di-testa-cefalea\/","title":{"rendered":"Mal di testa o cefalea"},"content":{"rendered":"
Il mal di testa<\/strong> o cefalea<\/strong>, \u00e8 un sintomo molto frequente e spesso invalidante, non permettendo di svolgere le normali attivit\u00e0 lavorative. Ne soffrono circa 10 milioni di italiani.<\/p>\n \u00c8 possibile suddividere il mal di testa in: cefalee primarie<\/strong> e secondarie<\/strong>.<\/p>\n Le cause della cefalea primaria non sono sempre specifiche ed identificabili nell’immediato. Nella maggior parte dei casi, sono legate a fattori ambientali,<\/strong> a scorrette abitudini di vita<\/strong> o a reazioni ormonali<\/strong>.<\/p>\n Le pi\u00f9 frequenti sono:<\/p>\n La cefalea secondaria \u00e8 un sintomo di altre malattie dell\u2019encefalo<\/strong> (infiammazioni, infezioni, malformazioni vascolari, tumori) e della colonna cervicale.<\/p>\n La diagnosi del mal di testa viene formulata in primo luogo attraverso un\u2019accurata raccolta di dati clinici e un esame neurologico<\/strong>.La TAC encefalo<\/a> \u00e8 di prassi. Mentre la RM encefalo<\/a> e l\u2019Angio RM encefalo<\/a>, sono utili per escludere forme di cefalee secondarie.<\/p>\n L\u2019emicrania si manifesta nel 10-15% della popolazione ed interessa frequentemente il sesso femminile<\/strong> (70%). L\u2019et\u00e0 di esordio \u00e8 pi\u00f9 spesso nella pubert\u00e0.<\/p>\n Si presenta con un dolore<\/strong> prevalentemente pulsante<\/strong> che interessa pi\u00f9 spesso una met\u00e0 del cranio, un dolore di grado medio o grave, che compare solitamente in modo acuto senza prodromi (emicrania senza aura). A volte \u00e8 preceduta da sintomi quali disturbi visivi<\/strong> o del campo visivo (comparsa di immagini scintillanti, amputazioni del campo visivo) oppure parestesie (formicolio all\u2019emivolto o a mano o pi\u00f9 arti a volte con disturbi di forza transitori).<\/p>\n In questo caso si definisce emicrania con aura.Il dolore si accompagna a fotofobia, fonofobia, nausea e, a volte, vomito. \u00c8 intensificato dall\u2019attivit\u00e0 fisica.La durata pu\u00f2 essere di alcune ore fino a due o tre giorni.<\/p>\n Le cause dell’emicrania sono sconosciute. Sicuramente \u00e8 presente una predisposizione genetica<\/strong> (molto frequenti le forme familiari), mentre un ruolo importante sembra essere svolto dall\u2019attivit\u00e0 ormonale<\/strong>, anche con insorgenza in et\u00e0 puberale. Un netto aggravamento \u00e8 dovuto all’uso di farmaci estroprogestinici (anticoncezionali) o durante le mestruazioni.<\/p>\n Altri fattori che possono aggravare l\u2019emicrania sono lo stress<\/strong>, l\u2019uso di alcuni farmaci vasodilatatori<\/strong>, l’abuso di caffeine<\/strong> (piccole dosi migliorano invece l\u2019attacco emicranico) e alcuni cibi<\/strong> (formaggi fermentati, cioccolato, noci o alcolici, in particolare vino rosso).In gravidanza e in menopausa, avviene un netto miglioramento o addirittura la scomparsa dell’emicrania.<\/p>\n La cefalea tensiva rappresenta la forma<\/strong> pi\u00f9 comune e relativamente meno dolorosa di cefalea primaria<\/strong>. Pu\u00f2 presentarsi in qualsiasi momento della vita ed \u00e8 quasi sempre associata a periodi di intenso stress.<\/strong><\/p>\n La cefalea tensiva si manifesta con dolore diffuso<\/strong>, pi\u00f9 spesso costrittivo o urente (sensazione dolorosa di bruciore). Non si associa a fotofobia (eccessiva sensibilit\u00e0 alla luce), non si accompagna a nausea o vomito. Il dolore \u00e8 aggravato da situazioni stressanti o dal rumore e l’intensit\u00e0 \u00e8 lieve o media.La durata pu\u00f2 essere anche di pi\u00f9 giorni.<\/p>\n La cefalea a grappolo compare soprattutto nell\u2019et\u00e0 adulta, interessa soprattutto il sesso maschile<\/strong> ed \u00e8 caratterizzata da crisi frequenti<\/strong> che possono ripetersi per mesi, per poi lasciare un periodo di benessere pi\u00f9 o meno lungo (grappoli o clusters).<\/p>\n Il dolore<\/strong> \u00e8 sempre molto intenso<\/strong> (cefalea da suicidio), interessa solitamente la zona temporale ed una met\u00e0 del volto. Si accompagna a congestione della congiuntiva<\/strong> (mucosa dell’occhio) e della narice<\/strong> del lato interessato, pu\u00f2 avere carattere pulsante ma pi\u00f9 spesso trafittivo.Gli episodi possono avere una durata variabile, da 15 minuti a 3 ore.<\/p>\n La cefalea a grappolo insorge in seguito a una eccessiva vasodilatazione<\/strong>. Le cause restano per\u00f2 ancora sconosciute.Sembra che l\u2019attacco emicranico sia generato dalla stimolazione di una parte dell\u2019encefalo (ipotalamo) o da un malfunzionamento del ganglio sfenopalatino e dall\u2019uso di alcuni farmaci.<\/p>\n La maggior parte<\/strong> dei pazienti sono fumatori<\/strong>.<\/p>\n Per crisi poco frequenti<\/strong> (meno di tre\/quattro volte al mese), la terapia contro l\u2019attacco emicranico (o terapia sintomatica) \u00e8 basata sull\u2019uso di farmaci antinfiammatori<\/strong>. Attenzione all\u2019abuso di antinfiammatori che pu\u00f2 cronicizzare l\u2019emicrania.Per attacchi di media o alta gravit\u00e0<\/strong>, si ricorre a farmaci specifici<\/strong> (triptani). Questi farmaci devono essere assunti all\u2019insorgenza dell\u2019attacco.Se le crisi<\/strong> sono pi\u00f9 frequenti<\/strong>, deve essere impostata una terapia profilattica<\/strong> mediante l\u2019uso di farmaci che riducono la frequenza degli attacchi: beta-bloccanti, calcio antagonisti, antiepilettici (topiramato, acido valproico).<\/p>\n I comuni antinfiammatori non sono efficaci. Mentre sono indicati itriptani, l’inalazione di ossigeno e i derivati dell\u2019ergotamina<\/strong>.<\/p>\n La profilassi \u00e8 basata sull\u2019uso di calcio-antagonisti, carbonato di litio, antiepilettici (acido valproico o topiramato) e prednisone.Ovviamente, queste terapie devono essere utilizzate solo su prescrizione dello specialista dopo attenta valutazione, a causa della possibile insorgenza di effetti collaterali importanti.<\/p>\n \n Questo testo \u00e8 stato redatto dagli specialisti di Humanitas Mater Domini. <\/em>Nessuna parte di esso pu\u00f2 essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata. <\/em>Autore: Adelio Ziibetti,<\/a> Neurologo <\/em>Data di pubblicazione: 29\/04\/2015<\/em><\/p>\n","protected":false},"featured_media":26281,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"class_list":["post-3125","disease","type-disease","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\nClassificazione<\/h2>\n
Cefalee primarie<\/h3>\n
\n
Cefalee secondarie<\/h3>\n
La Diagnosi<\/h2>\n
Emicrania<\/h2>\n
Che cos\u2019\u00e8 l\u2019emicrania?<\/h3>\n
Quali sono le cause dell’emicrania?<\/h3>\n
Tensiva<\/h2>\n
Cos’\u00e8 la cefalea tensiva?<\/h3>\n
Quali sono i sintomi della cefalea tensiva?<\/h3>\n
A grappolo<\/h2>\n
Che cos’\u00e8 la cefalea a grappolo?<\/h3>\n
Quali sono le cause della cefalea a grappolo?<\/h3>\n
La Terapia<\/h2>\n
Terapia per l’emicrania<\/h3>\n
Terapia per la cefalea a grappolo<\/h3>\n