{"id":10004,"date":"2018-10-29T09:41:57","date_gmt":"2018-10-29T09:41:57","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=enciclopedia&p=10004"},"modified":"2018-10-29T09:41:57","modified_gmt":"2018-10-29T09:41:57","slug":"claritromicina","status":"publish","type":"enciclopedia","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/enciclopedia\/principi-attivi\/claritromicina\/","title":{"rendered":"Claritromicina"},"content":{"rendered":"
La claritromicina<\/strong> \u00e8 un antibiotico<\/strong> appartenente alla categoria dei macrolidi; quest\u2019ultimi costituiscono una grande famiglia di prodotti naturali<\/strong>, molti dei quali manifestano attivit\u00e0 antibiotica.<\/p>\n I macrolidi<\/strong> sono \u00a0molecole che agiscono interferendo con la sintesi proteica del microrganismo patogeno (esercitata tramite il legame alla subunit\u00e0 ribosomiale 50S, che impedisce all’enzima peptidiltransferasi di determinare l’allungamento della catena polipeptidica nascente) e comportando, conseguentemente, il blocco della crescita \u00a0– e della moltiplicazione \u00a0– del microbo.\u00a0 Gli antibiotici macrolidi hanno di solito un\u2019azione batteriostatica, ma – se somministrati ad alto dosaggio – divengono anche battericidi.<\/p>\n Si utilizza per fronteggiare diversi tipi di infezioni:<\/p>\n Viene somministrata per via orale (sotto forma di compresse, capsule o sospensione orale) oppure per via parenterale (polvere e solvente per iniezioni endovenose o intramuscolari). La durata della cura varia a seconda del tipo di infezione\u00a0 e pu\u00f2 oscillare da pochi giorni a due settimane.<\/p>\n Tra gli effetti indesiderati<\/strong>, gi\u00e0 riconosciuti a livello scientifico, vanno evidenziati:<\/p>\n Ne \u00e8 sconsigliata<\/strong> la somministrazione nei confronti di pazienti con nota ipersensibilit\u00e0 alla Claritromicina, ad altri antibiotici macrolidi o ad altri componenti ed eccipienti.<\/p>\n Non deve inoltre essere impiegata nei soggetti che soffrono di ipokaliemia<\/strong> (rischio di prolungamento dell’intervallo QT) o di grave insufficienza epatica in associazione con insufficienza renale e nei confronti di pazienti gi\u00e0 sofferenti di prolungamento dell’intervallo QT, o tachicardia ventricolare. Particolare cautela deve essere posta nel prescrivere il farmaco a soggetti che soffrono di disfunzioni al fegato o ai reni.<\/p>\n Poich\u00e9 la sicurezza del suo uso in gravidanza non \u00e8 stata ancora stabilita, l’impiego del farmaco in tale fase non \u00e8 raccomandato a meno che i benefici non siano superiori ai rischi. Atteso che la Claritromicina \u00e8 stata riscontrata nel latte umano, \u00e8 opportuno non assumerla durante l’allattamento o quanto meno sospendere quest’ultimo nel caso in cui si renda assolutamente indispensabile per la madre una terapia a base di Claritromicina.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"parent":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"Example":[15],"class_list":["post-10004","enciclopedia","type-enciclopedia","status-publish","hentry","enciclopedia_category-principi-attivi"],"yoast_head":"\nA cosa serve la Claritromicina?<\/h2>\n
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Come si assume la Claritromicina?<\/h2>\n
Effetti collaterali della Claritromicina<\/h2>\n
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Controindicazioni e avvertenze associati all’uso della Claritromicina<\/h2>\n