{"id":12146,"date":"2019-03-24T07:39:12","date_gmt":"2019-03-24T07:39:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=enciclopedia&p=12146"},"modified":"2019-03-24T08:41:49","modified_gmt":"2019-03-24T08:41:49","slug":"articolazioni","status":"publish","type":"enciclopedia","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/enciclopedia\/anatomia\/articolazioni\/","title":{"rendered":"Articolazioni"},"content":{"rendered":"
In anatomia, con il termine \u201carticolazione\u201d<\/strong> si fa riferimento ad un complesso di strutture<\/strong> che mantiene in contiguit\u00e0 due o pi\u00f9 superfici ossee<\/strong>. L’articolazione \u00e8 dunque un insieme di elementi (tessuto fibroso e\/o cartilagineo, legamenti, capsule, membrane) che regolano la connessione tra due segmenti scheletrici<\/strong>.<\/p>\n I capi ossei che vanno a costituire le articolazioni possono essere, tra di loro:<\/p>\n Ci\u00f2 a seconda che servano ad originare dei movimenti pi\u00f9 o meno ampi o a meccanismi di ancoraggio stabile<\/strong>: impiegando la terminologia scientifica si parla – rispettivamente – di diartrosi, anfiartrosi e sinartrosi<\/strong>.<\/p>\n Definite anche “sinartrosi”<\/strong>, sono quelle che conferiscono stabilit\u00e0<\/strong>: sono tali, ad esempio, le articolazioni delle ossa del cranio<\/strong> e del bacino<\/strong>. Si caratterizzano per la continuit\u00e0 dei segmenti ossei che le compongono, tra i quali si interpongono porzioni di tessuto fibroso, osseo o cartilagineo; non permettono l’esecuzione di movimenti.<\/p>\n Chiamate anche “diartrosi”<\/strong>, sono quelle deputate al movimento. Sono costituite da un complesso meccanismo che ne permette, appunto, la mobilit\u00e0<\/strong>: sono considerate tali, ad esempio, quelle del ginocchio<\/strong> e del gomito<\/strong>.<\/p>\n Definite anche “anfiartrosi”<\/strong>, sono caratterizzate da limitati movimenti: \u00e8 considerata semimobile, ad esempio, l’articolazione della colonna vertebrale<\/strong>.<\/p>\n La loro funzione precipua \u00e8 quella di conferire stabilit\u00e0 ad alcune parti del corpo<\/strong> (come accade, ad esempio, nel caso del cranio e del bacino).<\/p>\n Quelle semimobili, oltre a consentire la realizzazione di determinati movimenti, fungono altres\u00ec da strutture di sostegno<\/strong>.<\/p>\n La principale funzione di quelle mobili \u00e8 quella di permettere l’esecuzione di ampi movimenti<\/strong>, come nel caso dell’articolazione del ginocchio o del gomito: le superfici articolari che le formano possono avere varie forme – piatte, sferiche, ellissoidali<\/strong> – e sono solitamente “concordanti”<\/strong>, ovvero una abbraccia l’altra, proprio per consentire un’ampia gamma di movimenti.<\/p>\nChe cosa sono le articolazioni?<\/h2>\n
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Quali sono le articolazioni fisse?<\/h2>\n
Quali sono le articolazioni mobili?<\/h2>\n
Quali sono le articolazioni semimobili?<\/h2>\n
A cosa servono le articolazioni?<\/h2>\n
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