{"id":12176,"date":"2019-03-31T09:35:27","date_gmt":"2019-03-31T09:35:27","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=enciclopedia&p=12176"},"modified":"2019-03-31T09:35:27","modified_gmt":"2019-03-31T09:35:27","slug":"fegato","status":"publish","type":"enciclopedia","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/enciclopedia\/anatomia\/fegato\/","title":{"rendered":"Fegato"},"content":{"rendered":"
\u00c8 una ghiandola<\/strong> – la pi\u00f9 grande del corpo umano<\/strong> – fondamentale per il metabolismo<\/strong>. \u00c8 collegata all’apparato digerente<\/strong> e svolge molteplici funzioni non solo utili alla digestione, ma anche alla difesa dell’organismo<\/strong> e all’eliminazione delle sostanze tossiche<\/strong>. Un buono stato di salute del fegato \u00e8 pertanto indispensabile al mantenimento di buone condizioni<\/strong> dell\u2019intero l’organismo.<\/p>\n Si tratta di una ghiandola di grandi dimensioni, connessa all’apparato digerente e costituita da quattro lobi<\/strong>. Si trova a destra, nella parte pi\u00f9 alta della cavit\u00e0 addominale ed \u00e8 posizionato sotto il diaframma<\/strong> e vicino al colon trasverso e allo stomaco<\/a><\/strong>. Ha una forma ovoidale, un peso di circa 1-1,5 Kg. e una lunghezza di 24-28 cm. circa che ne fanno la ghiandola pi\u00f9 grande del corpo umano. \u00c8 irrorato dal sangue che viene trasportato dall’arteria epatica<\/strong>, il principale vaso arterioso del fegato. Si sviluppa nella fase embrionale a partire dall’intestino medio e nel feto – nei primissimi mesi – \u00e8 il principale produttore di globuli rossi.<\/p>\n Gli epatociti sono delle cellule epatiche<\/strong> che svolgono quasi tutte le funzioni dell’organo legate alla sua attivit\u00e0 metabolica. Rappresentano le principali strutture del fegato \u2013 sia per funzione che per numero – raggiungendo l’80% del suo volume complessivo. Vi sono poi le cellule stellate o di Ito<\/strong>, che svolgono una speciale funzione: supportano la sua straordinaria capacit\u00e0 di rigenerarsi, ad esempio dopo lesioni o interventi chirurgici, producendo grazie alla vitamina A<\/a>, reticolina e collagene,<\/strong> \u201cmattoni\u201d che consentono di ricostituire le aree del tessuto danneggiate.<\/p>\n \u00c8 una ghiandola e fa quindi parte del sistema endocrino<\/strong>, quello cio\u00e8 che sovrintende alla produzione degli ormoni, sostanze essenziali a molteplici funzioni. Nello specifico, il fegato produce la bile<\/strong>, che \u00e8 essenziale alla digestione dei grassi. Nell’organo c’\u00e8 anche il pi\u00f9 importante deposito di glicogeno<\/strong>, che rappresenta il 6-7% circa del peso totale del fegato.<\/p>\n \u00c8 un organo molto vulnerabile<\/strong>: abuso di alcol, fumo, farmaci, infezioni virali, eccesso di grassi nell’alimentazione possono provocare danni e disfunzioni. La cirrosi epatica<\/strong> \u00e8 l’effetto di un’infiammazione cronica che distrugge gli epatociti e causa cicatrici che riducono \u2013 in modo anche irreversibile – la funzionalit\u00e0 dell’organo. L’accumulo di trigliceridi porta alla steatosi epatica<\/strong>, definita anche fegato grasso<\/strong>. L’epatite<\/strong> \u00e8, invece, l’infiammazione acuta o cronica causata da numerosi virus (HCV, HDV, HEV, HAV, HBV, HGV) tra i quali i tipi di epatite B<\/strong> e di epatite C<\/strong> sono i pi\u00f9 frequenti e si trasmettono a mezzo del sangue e del siero (trasfusioni, uso di siringhe infette) e di rapporti sessuali non protetti. Altre minacce dirette per tale organo sono il cancro e le malattie autoimmuni.<\/p>\n Molte terapie antivirali<\/strong> stanno dimostrando la loro efficacia nel trattare le infezioni, ma sfortunatamente non esiste attualmente nessun rimedio medico quando il fegato sia danneggiato gravemente; perci\u00f2 uno stile di vita equilibrato – che comprenda al suo interno una dieta povera di grassi<\/strong> e ricca di frutta e verdura, movimento e l’eliminazione sia di alcol che fumo<\/strong> – rappresenta la migliore prevenzione contro le malattie del fegato.<\/p>\n Svolge fondamentali funzioni metaboliche<\/strong>: produce la bile e supporta la trasformazione degli alimenti assorbiti, in particolare tramite l’emulsione dei grassi e la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi<\/strong>. L’organo ha anche un rilevante ruolo nella gestione e nell’immagazzinamento degli zuccheri nonch\u00e9 nel metabolismo delle proteine e nella riduzione dei loro scarti tossici.<\/p>\n Le sue cellule, chiamate cellule epatiche (o epatociti)<\/strong>, sono una vera e propri \u201ccentrale chimica\u201d<\/strong> per lo smaltimento di trigliceridi, grassi e colesterolo<\/strong>, a cui provvede una specifica struttura cellulare, il reticolo endoplasmatico liscio, sviluppato in particolar modo proprio negli epatociti.<\/p>\n Il fegato produce la bile, un liquido vischioso di colore giallo scuro<\/strong>, prevalentemente costituito da acqua e acidi biliari che consente la digestione dei grassi e delle vitamine A, D, E, K<\/strong> che si sciolgono nei grassi (vitamine liposolubili). La bile prodotta dal fegato transita in parte direttamente nel duodeno<\/strong> ed in parte nella cistifellea<\/strong>, che la conserva immagazzinata sino al momento in cui i grassi arrivano dallo stomaco all’intestino. A quel punto viene riversata all\u2019interno del duodeno al fine di provvedere alla sintesi dei grassi. L’ittero<\/strong><\/a> \u00e8 la condizione in cui – per l’eventuale presenza di calcoli – i sali biliari permangono nel fegato. Il sintomo pi\u00f9 evidente \u00e8 l’innaturale colorazione giallastra dell\u2019epidermide.<\/p>\nChe cos’\u00e8 il fegato?<\/h2>\n
A cosa serve il fegato?<\/h2>\n