{"id":12179,"date":"2019-03-24T07:56:18","date_gmt":"2019-03-24T07:56:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=enciclopedia&p=12179"},"modified":"2019-03-24T07:56:18","modified_gmt":"2019-03-24T07:56:18","slug":"gomito","status":"publish","type":"enciclopedia","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/enciclopedia\/anatomia\/gomito\/","title":{"rendered":"Gomito"},"content":{"rendered":"
Si tratta di una complessa articolazione<\/strong> che \u00e8 localizzata tra la parte superiore del braccio e l’avambraccio. Consente la flessione e l’estensione<\/strong> di quest’ultimo rispetto alla parte superiore del braccio, nonch\u00e9 la rotazione sia dell’avambraccio che del polso<\/strong>.<\/p>\n \u00c8 un’articolazione costituita dalle estremit\u00e0 dell’omero<\/strong> (nella parte superiore del braccio) e di ulna e radio<\/strong> (nell’avambraccio). Nello specifico, l’estremit\u00e0 dell’omero si suddivide in due parti: la troclea<\/strong> (nella parte interna) e il capitello<\/strong> (esternamente). La prima entra in contatto con l’ulna, mentre il secondo si articola con il radio.<\/p>\n Le superfici ossee del gomito sono ricoperte da un sottile strato di cartilagine<\/strong>. L’articolazione \u00e8 anche circondata da una capsula<\/strong> con funzione, al contempo, rinforzante e lubrificante. Il liquido<\/strong> prodotto dalla membrana sinoviale della capsula va difatti a riempire gli spazi vuoti fra le ossa<\/strong> – riducendo le forze di attrito – mentre l’estesa rete di legamenti che vanno a circondare la capsula consentono al gomito di mantenere stabilit\u00e0 e di sopportare gli stress meccanici. I legamenti collaterali radiale e ulnare<\/strong> collegano e mantengono in posizione il radio e l’ulna, mentre il legamento anulare<\/strong> mantiene unite le ossa dell’avambraccio. Nel loro insieme esse consentono i movimenti, scongiurando la lussazione dell’articolazione.<\/p>\n Esso consente movimenti di flessione ed estensione dell’avambraccio<\/strong>, con un raggio di azione di circa 180\u00b0. Permette inoltre la rotazione del radio<\/strong>, che – a sua volta – rende possibili i movimenti di pronazione e supinazione di polso e mano<\/strong>. I suoi movimenti sono comunque molto limitati dall’anatomia dell’ulna e dalla compressione dei tessuti molli che vanno a circondare l’articolazione nella fase di flessione.<\/p>\n Vicino al gomito originano o si inseriscono anche molti muscoli<\/strong>. Tra questi, ne sono inclusi sei che controllano la fase di estensione della mano e delle dita; esse possono stressarsi a tal punto da scatenare l’epicondilite<\/strong><\/a> (conosciuta anche come “gomito del tennista”), un disturbo che in numerosi casi pu\u00f2 essere risolto con il riposo.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"parent":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"Example":[126],"class_list":["post-12179","enciclopedia","type-enciclopedia","status-publish","hentry","enciclopedia_category-anatomia"],"yoast_head":"\nChe cos’\u00e8 il gomito?<\/h2>\n
A cosa serve il gomito?<\/h2>\n