{"id":17923,"date":"2020-07-16T15:24:50","date_gmt":"2020-07-16T15:24:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=enciclopedia&p=17923"},"modified":"2020-07-16T15:24:50","modified_gmt":"2020-07-16T15:24:50","slug":"infezione-da-cibo-contaminato","status":"publish","type":"enciclopedia","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/enciclopedia\/infezioni\/infezione-da-cibo-contaminato\/","title":{"rendered":"Infezione da Cibo Contaminato"},"content":{"rendered":"
Questo tipo di infezioni si contraggono ingerendo alimenti contaminati da patogeni<\/strong>. Talvolta, inoltre, i patogeni che contaminano il cibo possono essere contratti anche senza mangiarlo. \u00c8 il caso ad esempio della salmonella<\/strong>, che pu\u00f2 contaminare le uova o – per contatto – anche utensili o altri cibi. Anche il Campylobacter<\/strong>, batterio che pu\u00f2 contaminare il pollo, pu\u00f2 diffondersi in cucina tramite l’acqua.<\/p>\n Per questo \u00e8 opportuno prestare attenzione all’igiene in cucina<\/strong>; pulendosi le mani, lavando accuratamente gli utensili e le superfici che sono state a contatto con un alimento prima di maneggiarne un altro e prestando la massima attenzione al contatto tra cibi cotti e cibi crudi.<\/p>\n Non esiste un’unica sindrome che sia associata alle infezioni da cibo contaminato. I sintomi mutano da caso a caso a seconda del batterio, del virus o del parassita che le causa.<\/p>\n Un batterio o le tossine da esso prodotte possono, ad esempio, provocare sintomi gastrointestinali<\/strong>. Sono proprio questi i campanelli d’allarme pi\u00f9 spesso associati alle infezioni da cibo contaminato. Nello specifico:<\/p>\n Questo tipo di infezioni possono avere alla loro base dei patogeni molto diversi fra loro: virus, batteri o parassiti<\/strong>.<\/p>\n Ad oggi, risulta che siano stati descritte pi\u00f9 di 250 diverse infezioni<\/strong> provocate proprio da alimenti contaminati. In molti casi si tratta di microbi presenti in animali apparentemente sani (di solito all\u2019interno del loro intestino) allevati a scopo alimentare. Le carni<\/strong> (incluse quelle avicole) possono essere contaminate nel corso del processo di macellazione attraverso il contatto con piccole quantit\u00e0 di materiale intestinale. Frutta e verdura fresche<\/strong> possono invece essere contaminate dal lavaggio o dall’irrigazione con acqua contaminata da residui di escrementi umani o animali. Altri esempi sono la salmonella<\/strong> (che pu\u00f2 infettare le ovaie della gallina contaminando le uova<\/strong> ancor prima che si formi il guscio) e quello dei frutti di mare<\/strong> (che possono accumulare dei batteri naturalmente presenti nell’acqua marina o riversati al suo interno tramite gli scarichi delle attivit\u00e0 umane).<\/p>\n Il trattamento delle infezioni da cibo contaminato<\/strong> dipende dalla natura del patogeno che le ha determinate. Nella maggior parte dei casi la prima buona regola da seguire \u00e8 garantirsi un\u2019idratazione adeguata<\/strong>; in tal modo si far\u00e0 fronte sia alla disidratazione che alla perdita di elettroliti, sintomi tipicamente associati alle infezioni da cibo contaminato.<\/p>\n Al fine di garantirsi un\u2019adeguata idratazione \u00e8 indispensabile bere molta acqua<\/strong>; nel caso in cui tra i sintomi sia incluso il vomito<\/strong> \u00e8 opportuno sorseggiarne solo piccole quantit\u00e0. I disturbi gastrointestinali, inoltre, rendono spesso difficile l\u2019alimentazione. Per questo motivo, dopo un\u2019infezione da cibo contaminato, \u00e8 necessario riprendere a mangiare in modo graduale, scegliendo dei cibi facili da digerire come banane, pane, riso, patate, cereali e carne magra.<\/p>\n Sono, invece, da evitare i cibi grassi e quelli ricchi di zuccheri, i latticini<\/strong> e tutti quei prodotti che contengono caffeina oltre agli alcolici. Per quanto riguarda i farmaci, negli adulti alcuni principi attivi possono essere utili al fine di combattere un\u2019eventuale diarrea<\/strong> (ad esempio la loperamide), ma sono controindicati qualora vi sia del sangue nelle feci.<\/p>\n Non bisogna altres\u00ec dimenticare che, nel caso in cui l\u2019infezione sia causata da parassiti o da batteri<\/strong>, i medicinali da banco potrebbero addirittura prolungare il disturbo. Il ricorso alla somministrazione di antibiotici \u00e8 invece variabile e talvolta controverso. Alcune ricerche suggeriscono che l\u2019eritromicina potrebbe essere opportuna in caso di infezioni da Campylobacter<\/strong>, mentre in caso di salmonellosi il ricorso a questi medicinali \u00e8 sconsigliato<\/strong>, a meno di et\u00e0 inferiore ai 3 mesi, sintomi extraintestinali o in presenza di malattie cronico-degenerative. \u00c8, invece, proprio a base di antibiotici (in genere gentamicina<\/a><\/strong> e ampicillina<\/strong><\/a>) il trattamento di elezione in caso di infezione da Listeria<\/strong>. In caso di sintomi e complicazioni pericolose per la salute pu\u00f2 essere indicato il ricovero in ospedale.<\/p>\n Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere, \u00e8 consigliabile rivolgersi al proprio curante o recarsi al Pronto Soccorso.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":0,"parent":0,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"Example":[284],"class_list":["post-17923","enciclopedia","type-enciclopedia","status-publish","hentry","enciclopedia_category-infezioni"],"yoast_head":"\nQuali sono i sintomi e le malattie associate?<\/h2>\n
\n
Che cos’\u00e8 l’infezione da cibo contaminato?<\/h2>\n
Quali sono le cure e i trattamenti?<\/h2>\n
Importante<\/h2>\n