{"id":15938,"date":"2020-02-27T09:19:03","date_gmt":"2020-02-27T09:19:03","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=15938"},"modified":"2022-12-22T14:45:51","modified_gmt":"2022-12-22T14:45:51","slug":"intestino-irritabile-e-mente-qual-e-il-legame","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/intestino-irritabile-e-mente-qual-e-il-legame\/","title":{"rendered":"Intestino irritabile e mente: quale il legame?"},"content":{"rendered":"

Ne soffre all’incirca il 15% della popolazione<\/strong>, in prevalenza nella fascia di et\u00e0 tra i 20 e 50 anni, soprattutto le donne: \u00e8 la sindrome dell\u2019intestino irritabile, definito anche \u201ccolon irritabile\u201d o \u201ccolite spastica\u201d. Solitamente, si prova dolore addominale, <\/strong>spesso anche localizzato a livello del fianco destro, accompagnato da una variazione della consistenza delle feci, gonfiore<\/strong> e borborigmi<\/strong>, ossia rumori prodotti dall’attivit\u00e0 gastrica ed intestinale.\u00a0 Pu\u00f2 essere correlato sia ad un intestino diarroico che ad uno stitico o pi\u00f9 frequentemente pu\u00f2 presentare un\u2019alternanza di stipsi e diarrea. Meno comuni sono, invece, i casi in cui l\u2019evacuazione \u00e8 regolare.<\/p>\n

\u201c\u00c8 fondamentale sottolineare come, nonostante si tratti di una patologia funzionale<\/strong> e benigna<\/strong>, circa la met\u00e0 delle persone pu\u00f2 presentare una riduzione della qualit\u00e0<\/strong> di vita, talvolta anche associata a debolezza<\/strong> o facile faticabilit\u00e0<\/strong>. I dolori, inoltre, sono molto comuni nelle persone che svolgono un lavoro sedentario<\/strong><\/em>\u201d, spiega il dottor Benedetto Mangiavillano<\/strong> responsabile Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva<\/a> di Humanitas Mater Domini<\/a> e gastroenterologo di Humanitas Medical Care Arese<\/a> e Varese<\/a>.<\/p>\n

Intestino irritabile e mente: qual \u00e8 il legame?<\/h3>\n

Attualmente, non \u00e8 stata documentata un\u2019unica causa che possa dare origine al colon irritabile. Esistono, per\u00f2, delle correlazioni sia con fattori psico-sociali<\/strong> (stress) che biologici<\/strong> (predisposizione individuale, alterazioni della motilit\u00e0 del tratto digestivo, flora batterica ed infezioni intestinali), eventuali intolleranze<\/strong> ed allergie<\/strong> alimentari oppure l’uso ripetuto di specifici<\/strong> farmaci <\/strong>(es. anti-infiammatori, antibiotici). La sindrome, pu\u00f2 anche presentarsi in associazione con altri disordini motori del tratto digestivo, come la dispepsia funzionale <\/strong>(vasto quadro di sintomi gastrointestinali) e la malattia da reflusso gastroesofageo<\/strong>.<\/p>\n

\u201cGli eventi stressanti<\/strong> possono incidere nel determinare e prolungare la presenza dei sintomi e delle fasi acute. Il nostro intestino, infatti, \u00e8 definito \u00abil secondo cervello\u00bb, ed \u00e8 in continua comunicazione con il primo. Esiste, infatti, un vero e proprio \u00abasse neuro-intestinale\u00bb che giustifica il fatto che molti degli eventi stressanti a livello psichico<\/strong> si riflettono sull’intestino e viceversa. Chi soffre del problema, infatti, pu\u00f2 spesso presentare emicrania<\/strong>, fibromialgia<\/strong>, sindrome ansiosa<\/strong>, episodi di depressione<\/strong>\u00a0 e, meno frequentemente, sono stati anche riscontrati problemi a livello sessuale<\/em>\u201d, spiega il dottore.<\/p>\n

La sindrome ha un andamento cronico con delle riacutizzazioni, in genere coincidenti con eventi stressanti<\/strong>, sia di tipo fisico<\/strong> (interventi chirurgici) che di tipo psichico<\/strong> (stress lavorativi, separazioni, cambio di citt\u00e0, lutti).<\/p>\n

Come affrontare il problema?<\/h3>\n

La visita gastroenterologica<\/a> \u00e8 fondamentale durante la diagnosi: quest\u2019ultima si basa sulla classificazione dei sintomi ed \u00e8 detta di “esclusione”, poich\u00e9 i campanelli d\u2019allarme presenti potrebbero essere associati anche ad altre patologie dell\u2019apparato digerente.<\/p>\n

Dopo una corretta anamnesi, il gastroenterologo potrebbe richiedere alcuni approfondimenti:<\/p>\n