{"id":26158,"date":"2022-03-31T12:57:46","date_gmt":"2022-03-31T12:57:46","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=26158"},"modified":"2022-03-31T12:57:47","modified_gmt":"2022-03-31T12:57:47","slug":"colesterolo-alto-e-uova-sfatiamo-un-falso-mito","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/colesterolo-alto-e-uova-sfatiamo-un-falso-mito\/","title":{"rendered":"Colesterolo alto e uova: sfatiamo un falso mito"},"content":{"rendered":"\n
\u201cHo il colesterolo alto, non posso mangiare le uova<\/em>\u201d. Per molti anni abbiamo sentito ripetere questa frase che oggi possiamo affermare essere un falso mito<\/strong>. Abbandoniamo quindi i pregiudizi: le uova non solo non contribuiscono all\u2019aumento dei livelli di colesterolo nel sangue<\/strong>, ma contengono molti nutrienti importanti per la nostra salute.<\/p>\n\n\n\n Facciamo chiarezza sul tema con la dottoressa Marzia Sucameli<\/a><\/strong>, specialista in Alimentazione e Nutrizione Umana di Humanitas Mater Domini.<\/p>\n\n\n\n Il colesterolo <\/a>\u00e8 un lipide (grasso) appartenente alla della classe degli\u00a0steroidi (ovvero che presentano una struttura chimica caratteristica con cinque anelli). E\u2019 molto importante per l\u2019organismo perch\u00e9 svolge diverse funzioni. Innanzitutto \u00e8 un componente fondamentale delle\u00a0membrane cellulari ed \u00e8 parte integrante di ogni tessuto corporeo, rientra nella composizione della\u00a0guaina mielinica (importante per la trasmissione nervosa) ed \u00e8 utilizzato dal nostro organismo per la sintesi della\u00a0vitamina D, degli ormoni sessuali maschili, femminili e degli ormoni corticosurrenali (secreti dalla corteccia surrenale). Il colesterolo \u00e8 anche un componente della\u00a0bile. Contrariamente a quanto spesso si pensa, soltanto il 10-20% del colesterolo<\/strong> presente nel nostro sangue\u00a0proviene dall’alimentazione<\/strong>, perch\u00e9 la maggior parte \u00e8\u00a0prodotta dal nostro organismo, soprattutto nel\u00a0fegato, ma anche nell\u2019intestino, nei surreni e nella pelle.<\/p>\n\n\n\n \u201cIl colesterolo, dunque, \u00e8 un nostro amico, \u00e8 fondamentale per la salute e, solo quando supera certi livelli, pu\u00f2 essere dannoso. Esiste il colesterolo HDL<\/a>\u00a0(colesterolo buono) e\u00a0LDL\u00a0<\/a>(colesterolo cattivo). Il colesterolo buono svolge un\u2019importante funzione protettiva<\/strong> per l\u2019organismo perch\u00e9 rimuove il colesterolo dai tessuti e quindi anche dalle arterie, riportandolo al fegato dove sar\u00e0 distrutto. \u00a0Maggiori sono i valori di colesterolo HDL circolanti, dunque, minore sar\u00e0 il colesterolo cattivo presente. Pi\u00f9 che ai livelli di colesterolo totale e LDL, occorre prestare attenzione al colesterolo LDL ossidato, ovvero quella parte di colesterolo cattivo che viene ossidato (tramite un processo chimico) e che si accumula nelle arterie, con conseguente formazione della placca aterosclerotica, da cui possono avere origine i trombi. Quindi, solo quando il colesterolo LDL ossidato \u00e8 alto, bisogna prendere provvedimenti dietetici<\/strong> per ridurre i valori\u201d,<\/em> spiega la specialista.<\/p>\n\n\n\n Ogni prodotto di origine animale contiene colesterolo<\/strong>. Il tuorlo delle uova (rosso) ne ha pi\u00f9 di 300 mg per 100 gr. e anche se ricco di grassi saturi non \u00e8 responsabile del suo aumento. L\u2019albume, per contro, \u00e8 privo di colesterolo ed \u00e8 ricco in proteine nobili e altamente digeribili<\/p>\n\n\n\n L\u2019uovo, inoltre, contiene una buona percentuale di\u00a0lecitine, nemiche del colesterolo, che aiutano a ridurne l\u2019assorbimento e a mantenerlo basso.<\/p>\n\n\n\n \u201cEsiste un meccanismo a feeddback negativo che porta l\u2019organismo a non accumulare il colesterolo in eccesso e ad autoregolarsi quando in un determinato giorno si assume pi\u00f9 colesterolo del necessario. Per questo, se si \u00e8 sani, pi\u00f9 colesterolo si introduce con la dieta, meno l\u2019organismo ne produce endogenamente (dall\u2019interno). Pi\u00f9 che ai grassi introdotti con la dieta, inoltre, occorre fare attenzione all\u2019eccesso di carboidrati <\/strong>sotto forma di zuccheri<\/strong>, accompagnato dalla scarsa assunzione ai pasti di acidi grassi essenziali<\/strong> come ad esempio gli omega 3<\/strong> (frutta secca, pesci grassi, ecc.) e di fibra sia solubile che insolubile (cereali integrali, verdure, legumi, frutta). Sono questi i fattori principali responsabili dell\u2019aumento del colesterolo e non tanto le demonizzate uova o formaggi\u201d<\/em>, conclude la dottoressa.<\/p>\n\n\n\n \u201cUna persona ‘sana’ pu\u00f2 assumere fino a quattro, cinque uova alla settimana. Solo nel caso in cui sia geneticamente predisposta ad avere il colesterolo alto (ipercolesterolemia familiare congenita), si consiglia di non superare la dose di due uova a settimana. Ottimale \u00e8 cucinarle lasciando il bianco cotto e il rosso un po\u2019 crudo, come le uova alla coque o all\u2019occhio di bue. Questa cottura favorisce l\u2019assorbimento della vitamina K,<\/a> che \u00e8 fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e per mantenere in salute le nostre ossa. Tale sostanza per\u00f2, perde la sua efficacia se sia il tuorlo che l\u2019albume vengono cotti\u201d<\/em>, conclude la dottoressa.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":26159,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"newscats":[],"newstags":[],"class_list":["post-26158","news","type-news","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\n