{"id":27539,"date":"2022-10-14T09:00:00","date_gmt":"2022-10-14T09:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=27539"},"modified":"2022-12-23T10:07:39","modified_gmt":"2022-12-23T10:07:39","slug":"emicrania-come-riconoscerla-e-curarla","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/emicrania-come-riconoscerla-e-curarla\/","title":{"rendered":"Emicrania: come riconoscerla e curarla"},"content":{"rendered":"\n
Come comprendere le cause dell’emicrania? Per capire quale sia il percorso di cura pi\u00f9 corretto \u00e8 necessaria una visita neurologica<\/a><\/strong> durante la quale lo specialista raccoglie le informazioni sulle caratteristiche del disturbo, ad esempio il tipo di dolore, la frequenza del mal di testa, il ritmo sonno-veglia, lo stile di vita, eventuali altre malattie, ecc. Successivamente, lo specialista esegue un esame neurologico<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Possono essere necessari anche alcuni esami di approfondimento<\/strong>:<\/p>\n\n\n\n Esistono 3 livelli di trattamento:<\/p>\n\n\n\n Il primo consiglio \u00e8 di monitorare l\u2019andamento dell\u2019emicrania attraverso un diario, <\/strong>nel quale registrare l\u2019occorrenza<\/strong> e le caratteristiche<\/strong> degli episodi di cefalea in un mese<\/strong>. Questo strumento \u00e8 utile anche per lo specialista che, sulla base della numerosit\u00e0 e delle caratteristiche degli attacchi, pu\u00f2 definire un corretto trattamento e percorso di cura<\/strong>. <\/strong><\/p>\n\n\n\n \u201cSe l\u2019emicrania interessa le donne, potrebbe essere legata alla vita ormonale<\/strong>: in questi casi, si pu\u00f2 richiedere la collaborazione con il ginecologo. La prima manifestazione, infatti, avviene spesso in occasione del menarca<\/strong> e, successivamente, pu\u00f2 sopraggiungere in un momento specifico del ciclo<\/strong> oppure in gravidanza<\/strong>. La patologia pu\u00f2 attenuarsi significativamente dopo la menopausa. L\u2019emicrania oppure la cefalea, se frequente e cronica, pu\u00f2 peggiorare anche il tono dell\u2019umore<\/strong> e creare stati<\/strong> d\u2019ansia<\/strong>. In tutti questi casi pu\u00f2 essere utile la collaborazione con uno psicologo e pu\u00f2 essere necessario l\u2019uso di una terapia farmacologica specifica che aiuti a risolvere questo circolo vizioso\u201d, conclude il professore Maurizio Versino<\/a><\/strong>, neurologo di Humanitas Mater Domini.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":27540,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"newscats":[],"newstags":[],"class_list":["post-27539","news","type-news","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\nEmicrania: quali sono i trattamenti?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Soffro di emicrania, come devo comportarmi?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n