{"id":29271,"date":"2023-01-27T10:09:34","date_gmt":"2023-01-27T10:09:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=29271"},"modified":"2023-02-06T15:29:42","modified_gmt":"2023-02-06T15:29:42","slug":"emicrania-e-alimentazione-quale-correlazione","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/emicrania-e-alimentazione-quale-correlazione\/","title":{"rendered":"Emicrania e alimentazione: quale correlazione?"},"content":{"rendered":"\n
\u201cL\u2019emicrania<\/a> \u00e8 un tipo particolare di mal di testa. Tra le sue caratteristiche vi \u00e8 l\u2019intensit\u00e0, che \u00e8 tale da interferire o da impedire lo svolgimento delle normali attivit\u00e0 quotidiane, se non assumendo un anti-dolorifico. Fortunatamente, sebbene si tratti di un dolore inabilitante<\/strong> con la tendenza a ripresentarsi,<\/strong> la frequenza spontaneamente bassa degli episodi, la pronta risposta alla terapia sintomatica, la disponibilit\u00e0 di farmaci di prevenzione per gli attacchi, spesso rendono gestibile l\u2019impatto dell\u2019emicrania sulla vita delle persone che ne soffrono\u201d, spiega professor Maurizio Versino<\/a><\/strong>, neurologo <\/a>di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.\u00a0<\/p>\n\n\n\n La prevenzione degli attacchi non necessariamente si basa sull\u2019uso di<\/strong> farmaci<\/strong>. Un aiuto arriva anche dall\u2019adozione di stili di vita corretti<\/strong>, che \u00e8 sempre importante seguire a prescindere dall\u2019emicrania. Innanzitutto, \u00e8 importante una corretta alimentazione. Spesso, la carenza di alcuni elementi, come il ferro <\/a><\/strong>e la vitamina D, <\/a><\/strong>possono essere la causa di crisi di cefalea e devono quindi essere compensati. Da non trascurare l\u2019introduzione nella dieta di altri come il magnesio<\/a><\/strong>, che aiuta a contrastare l\u2019emicrania.<\/p>\n\n\n\n Un tema da non sottovalutare, inoltre, sono le intolleranze <\/strong>e le allergie alimentari<\/strong> che possono includere tra i loro sintomi anche la cefalea<\/strong><\/a>. Ci sono, inoltre, alcuni cibi che possono scatenare l\u2019attacco di emicrania. L\u2019alcool<\/strong>, il cioccolato<\/strong>, i formaggi stagionati<\/strong>, <\/strong>l\u2019aspartame <\/strong>(ad esempio nei dolcificanti), la caffeina (in dosi eccessive, mentre le basse dosi possono aiutare a risolvere l\u2019attacco), la frutta secca<\/strong>, il glutammato di sodio<\/strong> (ad esempio nei dadi da brodo, nella carne in scatola, nei salumi), i nitriti <\/strong>\/ nitrati <\/strong>(ad esempio nella verdura a foglia verde ma anche come conservanti di alimenti quali i salumi), ne sono un esempio. <\/p>\n\n\n\n Non da ultimo, occorre ricordare che l\u2019irregolarit\u00e0 di assunzione del cibo<\/strong> con un digiuno relativamente prolungato pu\u00f2 innescare un attacco cos\u00ec come il sovrappeso costituisce un ulteriore elemento che rende pi\u00f9 probabile l\u2019insorgenza degli episodi di emicrania. Ecco perch\u00e9 \u00e8 importante anche la consulenza del nutrizionista <\/a><\/strong>che pu\u00f2 aiutare il neurologo ed i pazienti che soffrono di cefalea ad impostare delle abitudini alimentari che rendano pi\u00f9 facile la gestione dell\u2019emicrania.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":29272,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"newscats":[],"newstags":[],"class_list":["post-29271","news","type-news","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\n
\u201cSono necessarie per\u00f2 due precisazioni. In generale, ognuno imparer\u00e0 se e quali sono i cibi che possono scatenare i suoi attacchi di emicrania. Per quanto riguarda la nausea <\/strong><\/a>ed il vomito che costituiscono una delle caratteristiche dell\u2019attacco di emicrania, a volte sono presenti indipendentemente dalla recente assunzione di cibo. Il cibo, infatti, di per s\u00e8 non \u00e8 causa della nausea (che \u00e8 dovuta all\u2019emicrania), ma alcuni dei cibi ingeriti, indipendentemente dalla quantit\u00e0, potrebbero essere un fattore di innesco<\/strong>\u201d, precisa il professore.<\/p>\n\n\n\n