{"id":30164,"date":"2023-03-07T11:43:59","date_gmt":"2023-03-07T11:43:59","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=30164"},"modified":"2023-11-29T10:33:55","modified_gmt":"2023-11-29T10:33:55","slug":"emicrania-lidentikit-dellattacco-emicranico","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/emicrania-lidentikit-dellattacco-emicranico\/","title":{"rendered":"Emicrania: l’identikit dell’attacco emicranico"},"content":{"rendered":"\n
L’emicrania \u00e8 una patologia abbastanza diffusa, si presenta con un dolore molto acuto, pu\u00f2 avere episodi e durata variabili<\/strong> e spesso alcuni sintomi ne precedono la comparsa. Come si presenta l\u2019attacco? <\/p>\n\n\n\n L’attacco di emicrania si presenta principalmente con la cefalea, ovvero il dolore che interessa la testa, ma pu\u00f2 essere preceduta anche da differenti fasi. Pu\u00f2 capitare, infatti, che i primi sintomi compaiano diverse ore prima, specialmente quando si avverte una generale sensazione di stanchezza<\/strong>, uno stato depressivo<\/strong>, sbalzi di umore<\/strong>, sonnolenza<\/strong> e una predilezione per gli alimenti dolci<\/strong>. Il dolore che si avverte aumenta in maniera graduale: dalle tipiche pulsazioni, si arriva a intensit\u00e0 pi\u00f9 acute. La durata dell’attacco pu\u00f2 durare dalle 4 alle 72 ore<\/strong> e normalmente si presenta nella zona della tempia e dell’occhio, per poi diffondersi anche in altre aree. <\/p>\n\n\n\n Questo disturbo, in alcuni casi, interessa anche la regione della nuca<\/strong> o della cervicale<\/strong> e per questo motivo, molto spesso, si arriva ad interpretare erroneamente il dolore, attribuendone la causa ai dolori cervicali che, in realt\u00e0, non hanno alcuna relazione con gli attacchi emicranici. <\/p>\n\n\n\n Il dolore alla testa \u00e8 molto spesso accompagnato da sensazioni di nausea<\/strong> <\/a>e, pi\u00f9 raramente, da episodi di vomito<\/strong>. Pu\u00f2 capitare, inoltre, di essere maggiormente suscettibili alle luci,<\/strong> ai suoni<\/strong> e agli odori,<\/strong> tanto che il soggetto interessato tende a prediligere ambienti bui e privi di rumori. <\/p>\n\n\n\n In alcune persone, la cefalea \u00e8 anticipata dall’aura<\/strong>, ovvero da disturbi a livello motorio, sensoriale, neurologico<\/strong> e pu\u00f2 avere una durata che varia dai 5 ai 60 minuti.<\/strong><\/p>\n\n\n\n \u201cGran parte di questi sintomi sono reversibili e transitori, specialmente nei casi in cui si percepisce una distorsione delle luci e una parziale scomparsa del campo visivo. Pi\u00f9 rari sono i casi in cui si registrano sensazioni di intorpidimento nella zona del viso o in alcune arti del corpo, con conseguenti difficolt\u00e0 a pronunciare le parole\u201d- spiega il professor Maurizio Versino<\/strong>,<\/a> neurologo di Humanitas Mater Domini e del Centro Medico Humanitas Medical Care di Varese<\/a>, che prosegue -\u201cGeneralmente, il mal di testa \u00e8 seguito da uno stato di malessere generale e pu\u00f2 durare anche due giorni.<\/strong> In questo arco di tempo si possono alternare fasi di insofferenza e indebolimento, con ripetuti sbalzi di umore\u201d.\u00a0<\/p>\n\n\n\n Studi scientifici hanno fatto luce su quelli che sono le principali cause<\/strong> degli attacchi emicranici. Primi fra tutti gli sbalzi ormonali<\/strong>, seguiti poi da fattori climatici e ambientali<\/strong>, da un’alimentazione esigua e da stati di forte stress emotivo o fisico. <\/strong>Anche la spossatezza<\/a><\/strong>, i disturbi del sonno<\/strong> e, pi\u00f9 generalmente, degli episodi che hanno alterato la normale routine quotidiana possono incidere sull’emicrania.<\/p>\n\n\n\n \u201cTrattandosi, dunque, di una patologia molto seria e complicata, necessita di un’attenta valutazione di uno specialista per una corretta diagnosi. Solo cos\u00ec si potr\u00e0 seguire una terapia mirata<\/strong> e personalizzata<\/strong>. La tempestivit\u00e0<\/strong>, dunque, \u00e8 un fattore fondamentale per evitare di arrivare a una situazione cronica che potrebbe portare ad abusare dei farmaci per alleviare il dolore nella sua fase pi\u00f9 acuta. Il consiglio, dunque, \u00e8 affidarsi principalmente<\/strong> al proprio medico curante<\/strong> che potr\u00e0 esaminare attentamente ogni caso specifico e valutare se sia necessario un approfondimento e, eventualmente, di indirizzare il paziente presso dei centri specializzati\u201d, conclude lo specialista.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":30165,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"newscats":[],"newstags":[],"class_list":["post-30164","news","type-news","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\nL’identikit dell’attacco emicranico<\/h2>\n\n\n\n
Quali sono i sintomi pi\u00f9 comuni dell’emicrania?<\/h2>\n\n\n\n
Quali sono i fattori che scatenano l’emicrania?<\/h2>\n\n\n\n