{"id":31697,"date":"2023-06-21T13:18:39","date_gmt":"2023-06-21T13:18:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=31697"},"modified":"2023-06-21T13:18:41","modified_gmt":"2023-06-21T13:18:41","slug":"vitamina-d-a-cosa-serve-e-perche-fa-bene-alle-ossa","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/vitamina-d-a-cosa-serve-e-perche-fa-bene-alle-ossa\/","title":{"rendered":"Vitamina D: a cosa serve e perch\u00e9 fa bene alle ossa?"},"content":{"rendered":"\n
La vitamina D <\/strong>\u00e8 una sostanza di fondamentale importanza per la salute del metabolismo osseo<\/strong> e per mantenere un buon tono della muscolatura<\/strong>. La vitamina D, infatti, \u00e8 deputata all\u2019assorbimento del calcio e del fosforo<\/strong> nell\u2019intestino. <\/p>\n\n\n\n Chi presenta una carenza di vitamina D <\/strong>pu\u00f2 sviluppare, a lungo termine, problemi alle ossa, a causa di una diminuzione della densit\u00e0 ossea <\/strong>che comporta un aumento della fragilit\u00e0<\/strong> e del rischio di frattura.<\/p>\n\n\n\n Ne parliamo con il dottor Leopoldo Giani<\/a><\/strong>, reumatologo<\/a> di Humanitas Mater Domini.<\/p>\n\n\n\n Le cellule delle ossa<\/strong>, ossia gli osteociti, gli osteoblasti e gli osteoclasti, come tutte le cellule del nostro organismo si rigenerano in continuazione. In questo processo, che si definisce rimodellamento osseo<\/strong> e che \u00e8 alla base della riparazione delle fratture, il tessuto vecchio dell\u2019osso viene continuamente sostituito da un tessuto nuovo.<\/p>\n\n\n\n Grazie all\u2019apporto di vitamina D, le ossa possono mantenere i livelli di calcio e di fosforo adeguati per conservare la propria densit\u00e0 e prevenire cos\u00ec l\u2019insorgenza dell\u2019osteoporosi<\/a><\/strong>. Tuttavia, per via del fisiologico invecchiamento dell\u2019organismo o a causa appunto di una carenza di vitamina D, si pu\u00f2 assistere a una diminuzione delle cellule giovani che aumenta la fragilit\u00e0 delle ossa.<\/p>\n\n\n\n La carenza di vitamina D si diagnostica con un esame del sangue<\/strong>. A essere analizzati sono i valori della sua forma metabolizzata, la 25-idrossivitamina D. I valori desiderabili di 25(OH)D sono compresi tra 20 e 40 ng\/mL. <\/strong>I valori superiori ai 20 ng\/ml sono efficaci per quanto attiene alla salute dell\u2019osso, mentre per valori inferiori ai 40 ng\/mL \u00e8 garantita la sicurezza per quanto riguarda eventuali effetti tossici (fonte AIFA).<\/p>\n\n\n\n La vitamina D viene prodotta naturalmente tramite l\u2019esposizione della pelle al sole<\/strong>, ma in molte condizioni questo meccanismo fisiologico \u00e8 insufficiente (et\u00e0 avanzata, presenza di patologie che rallentano l\u2019assorbimento, diete prive di latte e derivati, ricche di calcio) \u00e8 opportuno far ricorso ad una integrazione che garantisca i livelli ottimali di vitamina D. L\u2019esposizione al sole, infatti, in questi casi, non assicura una sufficiente produzione di questa vitamina. <\/p>\n\n\n\nVitamina D: a cosa serve?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Carenza di vitamina D, cosa fare<\/strong><\/h2>\n\n\n\n