{"id":32978,"date":"2024-03-14T16:35:42","date_gmt":"2024-03-14T16:35:42","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=news&p=32978"},"modified":"2024-05-21T13:54:18","modified_gmt":"2024-05-21T13:54:18","slug":"vertigini-tra-le-cause-la-vertigine-parossistica-posizionale-benigna","status":"publish","type":"news","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/news\/vertigini-tra-le-cause-la-vertigine-parossistica-posizionale-benigna\/","title":{"rendered":"Vertigini: tra le cause, la vertigine parossistica posizionale benigna"},"content":{"rendered":"\n
Vertigini<\/strong>: un\u2019alterata percezione della posizione e del movimento del nostro corpo rispetto allo spazio (vertigine interna) o viceversa (vertigine esterna). Spesso la sensazione \u00e8 quella di una rotazione, ma pu\u00f2 anche essere quella di inclinazione, di instabilit\u00e0. A seconda della causa, la durata pu\u00f2 variare da secondi a giorni e l\u2019episodio pu\u00f2 essere unico ed isolato o ricorrente. Spesso comportano conseguenze importanti sulla qualit\u00e0 della vita di chi ne soffre.<\/p>\n\n\n\n Esistono diverse forme di vertigine: la vertigine parossistica posizionale benigna<\/strong> (quella pi\u00f9 frequente), l\u2019emicrania vestibolare<\/strong>, la neurite vestibolare, la malattia di M\u00e9ni\u00e8re, le vertigini vascolari da ischemia cerebrali e le vertigini da altra causa neurologica (infiammatoria, tumorale, malformativa). Talvolta, e non raramente, hanno una causa o una componente psicogena. In alcuni casi non si riesce ad identificare una causa apparente.<\/p>\n\n\n\n Ne parliamo con il prof. Maurizio Versino<\/a><\/strong>, neurologo di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.<\/p>\n\n\n\n La vertigine parossistica posizionale benigna <\/strong> (canalolitiasi) \u00e8 la principale causa di vertigini.<\/p>\n\n\n\n La parte pi\u00f9 interna dell\u2019orecchio contiene delle strutture tra di loro comunicanti, complessivamente denominate labirinto<\/strong>, destinate a rilevare le accelerazioni lineari<\/strong> (spostamenti avanti e indietro, in alto e in basso, verso destra e sinistra) ed angolari <\/strong>(le rotazioni) del capo. Le prime sono rilevate dai recettori contenuti nell\u2019utricolo e nel sacculo, mentre le seconde dai canali semicircolari. I recettori di utricolo e sacculo, ma non quelli dei canali semicircolari, inglobano dei cristalli di carbonato di calcio chiamati otoliti<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Gli otoliti possono \u201cstaccarsi\u201d dalla sostanza gelatinosa che li ingloba e accidentalmente entrare all\u2019interno di un canale semicircolare alterandone la funzionalit\u00e0<\/strong>. Ad esempio pu\u00f2 accadere che quando il soggetto compie un movimento di rotazione del capo<\/strong> (tipicamente mettersi o alzarsi dal letto, guardare in alto e all’indietro, girare nel letto), per il movimento all\u2019interno dei canali semicircolari degli otoliti, la sensazione di rotazione viene trasmessa anche quando questa nella realt\u00e0 \u00e8 terminata<\/strong>, alcuni esempi: sono sdraiato a letto e fermo, ma il canale semicircolare (posteriore) invia dei segnali al cervello come se stessi facendo delle capriole all\u2019indietro, oppure mi sono girato nel letto e sono fermo ma il canale semicircolare (laterale) invia dei segnali come se fossi stato montato su un gira-arrosto.<\/p>\n\n\n\n Si possono identificare 2 meccanismi necessari all\u2019innesco della VPPB. Il primo \u00e8 il distacco degli otoliti <\/strong>dalla membrana gelatinosa nella quale sono conglobati e la causa \u00e8 pi\u00f9 spesso sconosciuta (idiopatica), ma le vertigini successive ad un trauma cranico sono quasi sempre delle VPPB. Il secondo \u00e8 l\u2019entrata degli otoliti nel canale semicircolare<\/strong> e, quindi, si tratta di un fattore casuale.\u00a0<\/p>\n\n\n\n Il sintomo caratteristico della VPPB \u00e8 una vertigine rotatoria intensa,<\/strong> di breve durata (circa 1 minuto), scatenata dai cambiamenti di posizione della testa. La direzione (vedi quanto abbiamo scritto sopra) e la rapidit\u00e0 del movimento sono determinanti nello scatenare la vertigine. Gli otoliti entrati nel canale semicircolare possono casualmente uscirne o essere riassorbiti, ma fintanto che permarranno nel canale semicircolare, i cambiamenti di posizione nella direzione efficace potranno indurre la vertigine. Pertanto la vertigine parossistica si presenta normalmente come un \u201cgrappolo<\/strong>\u201d di brevi episodi di vertigine, e la durata totale di questo grappolo potr\u00e0 variare da pochi giorni a diverse settimane. Le manovre liberatorie (vedi dopo) riducono questa durata.<\/p>\n\n\n\n La diagnosi richiede l\u2019esecuzione da parte del medico delle manovre diagnostiche di posizionamento rapido<\/strong>. La manovra consiste nella mobilizzazione rapida del paziente secondo uno schema preciso e diverso per i canali posteriore e laterale. Il medico dovr\u00e0 osservare se la manovra, oltre alla vertigine, induce nel paziente la comparsa di un movimento involontario degli occhi, chiamato nistagmo parossistico.<\/strong> Nel caso in cui le caratteristiche del nistagmo siano quelle tipiche, la diagnosi \u00e8 fatta e non richiede ulteriori accertamenti.\u00a0<\/p>\n\n\n\n Il trattamento della vertigine parossistica posizionale benigna<\/strong> prevede l\u2019esecuzione di manovre di mobilizzazione del paziente finalizzate a far uscire gli otoliti dai canali semicircolari. Si tratta di manovre molto simili a quelle diagnostiche, ma etichettate come liberatorie <\/strong>in ragione della loro finalit\u00e0. Spesso una sola manovra \u00e8 sufficiente per risolvere il problema, anche se \u00e8 possibile che persista per alcuni giorni una lieve sensazione di instabilit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Un medico esperto in disturbi vertiginosi e dell\u2019equilibrio, il neuro-otologo o l\u2019oto-neurologo, che pu\u00f2 essere un neurologo od un otorinolaringoiatra. E\u2019 importante che la diagnosi sia fatta o confermata da questa tipologia di medico perch\u00e9 nel caso in cui la manovra sia positiva, la diagnosi \u00e8 certa, possono essere eseguite le manovre liberatorie e non si incorre nell\u2019errore di attribuire il disturbo vertiginoso ad un problema di artrosi cervicale<\/strong> per la sua relazione con i cambiamenti di posizione della testa. <\/p>\n\n\n\n Nel caso in cui le manovre diagnostiche siano negative, o le caratteristiche del nistagmo non siano quelle tipiche o non si abbia una risposta alle manovre liberatorie \u00e8 necessario valutare altre ipotesi, completare l\u2019esame clinico<\/strong> e considerare la possibilit\u00e0 di eseguire delle prove strumentali.<\/p>\n\n\n\n La VPPB \u00e8 una vertigine molto frequente, intensa, rotatoria, di breve durata e scatenata dai cambiamenti rapidi di posizione della testa. Si tratta di una vertigine benigna perch\u00e9 si risolve anche spontaneamente<\/strong>, ma magari nell\u2019arco di alcune settimane, e non lascia disturbi residui. <\/p>\n\n\n\n La diagnosi si basa sull\u2019esecuzione di manovre specifiche<\/strong>. Il trattamento, per velocizzare il recupero, si basa sull\u2019esecuzione di manovre, simili a quelle diagnostiche, che possono essere eseguite nella stessa visita ambulatoriale<\/a><\/strong> in cui \u00e8 stata fatta la diagnosi. I farmaci non servono. Il medico di riferimento deve essere esperto in vertigini, e pu\u00f2 essere un neurologo <\/strong>o un otorinolaringoiatra<\/a><\/strong>.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":32979,"template":"","meta":{"ngg_post_thumbnail":0},"newscats":[],"newstags":[],"class_list":["post-32978","news","type-news","status-publish","has-post-thumbnail","hentry"],"yoast_head":"\nChe cos\u2019\u00e8 la vertigine parossistica posizionale benigna?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Quali sono le cause della vertigine parossistica posizionale benigna?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Quali sono i sintomi?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
\u00c8 importante sottolineare che \u00e8 l\u2019atto di cambiare posizione e non il mantenimento di quella posizione che scatena la vertigine; in altri termini se si mantiene la posizione raggiunta, la vertigine si risolver\u00e0 in breve tempo<\/strong> (come abbiamo detto, circa 1 min). Per fare un esempio, nel caso della VPPB del canale posteriore: il soggetto si sdraia a letto e scatena la vertigine; rimane a letto e non ha pi\u00f9 la vertigine; si rialza dal letto e ricompare la vertigine; rimane in piedi e cammina e non avverte pi\u00f9 la vertigine, ma potrebbe essere un po\u2019 instabile.<\/p>\n\n\n\nQual \u00e8 la sua evoluzione?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Vertigine parossistica posizionale benigna: come si fa la diagnosi<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Come trattare la vertigine parossistica posizionale benigna?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Chi diagnostica e tratta la vertigine parossistica posizionale benigna?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
La vertigine parossistica posizionale benigna in sintesi.<\/strong><\/h2>\n\n\n\n