{"id":34169,"date":"2024-06-11T10:51:07","date_gmt":"2024-06-11T10:51:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.materdomini.it\/?post_type=visit&p=34169"},"modified":"2024-06-11T10:51:23","modified_gmt":"2024-06-11T10:51:23","slug":"tempo-di-tromboplastina-parziale-2","status":"publish","type":"visit","link":"https:\/\/www.materdomini.it\/visite-ed-esami\/tempo-di-tromboplastina-parziale-2\/","title":{"rendered":"Tempo di tromboplastina parziale"},"content":{"rendered":"\n

Che cos\u2019\u00e8 l\u2019esame del tempo di tromboplastina parziale e perch\u00e9 si esegue?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n

Il tempo di tromboplastina parziale <\/strong>(PTT<\/strong>) o tempo di tromboplastina parziale attivato<\/strong> (aPTT<\/strong>) \u00e8 un esame utile per valutare la capacit\u00e0 del paziente di sviluppare adeguatamente coaguli di sangue<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019esame valuta la funzionalit\u00e0 e la quantit\u00e0 dei fattori della coagulazione, proteine del sangue che vengono attivate al momento del sanguinamento per formare un coagulo, ossia una \u201crete\u201d che protegge e sigilla la ferita per interrompere la perdita di sangue e favorire il processo di guarigione. <\/p>\n\n\n\n

Affinch\u00e9 il coagulo sia formato correttamente, le componenti del processo emostatico devono funzionare opportunamente ed essere presenti in concentrazioni adeguate. Se ci\u00f2 non dovesse accadere il coagulo potrebbe non essere stabile e, quindi, la conseguenza sarebbe la continuazione del sanguinamento.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019esame \u00e8 prescritto per valutare disordini emorragici o episodi trombotici <\/strong>(nella maggior parte dei casi in associazione al PT), in presenza di aborti spontanei ripetuti, in fase diagnosi di Sindrome da Anticorpi Anti-fosfolipidi, per monitorare una terapia anticoagulante con eparina standard <\/strong>o prima di procedure invasive e interventi chirurgici<\/strong>. Il test pu\u00f2 anche essere utile per analizzare i fattori di coagulazione che partecipano al processo di emostasi<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Il risultato del PTT del paziente viene comparato con l\u2019intervallo di riferimento: quando il PTT rilevato \u00e8 pi\u00f9 lungo di quello di riferimento si definisce \u201callungato\u201d.<\/p>\n\n\n\n

<\/p>\n\n\n\n

Cosa significa il risultato dell\u2019esame?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n

Se il PTT risulta allungato la coagulazione richiede un tempo superiore alla norma.<\/p>\n\n\n\n

Questo risultato si associa a patologie del fegato<\/strong>, carenza di vitamina K<\/strong>, alcune tipologie di leucemia<\/strong>, presenza di inibitori specifici<\/strong> (per esempio l\u2019eparina), malattia di von Willebrand<\/strong>, malattia di Christmas<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Tra i fattori che possono alterare i risultati dell\u2019esame si annoverano:<\/p>\n\n\n\n