Molte persone lo definiscono un “semplice” vizio, altre uno strumento attraverso il quale allentare la tensione. Studi, invece, confermano che il fumo è una vera e propria dipendenza, fisica e psicologica, pari a quella provocata da eroina, cocaina e altri oppiacei.
Quali sono i consigli per coloro che vogliono superare la dipendenza psicologica dal fumo? Ne parliamo con la dottoressa Paola Parisi, psicologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese.
Fumo: i consigli per combattere la dipendenza psicologica
Evitare di offrire e regalare sigarette
“Riuscire a quantificare il numero di sigarette fumate nell’arco della giornata è essenziale per poter identificare il grado di dipendenza sul quale lavorare. Per questo motivo, consiglio ai miei pazienti di non offrire ed accettare sigarette da altri fumatori”, spiega la specialista.
Prefissarsi una data
Scegliere una data precisa per smettere ed iniziare a farlo, senza ripensamenti e compromessi.
Fare ordine
Eliminare tutti gli oggetti legati al fumo: pacchetti di sigarette, accendini, posacenere. Lavare i vestiti e l’auto, in previsione della data scelta per smettere di fumare.
Comunicare la propria decisione
Informare familiari, amici e colleghi della propria decisione, così da agevolare i propri sforzi.
Distrarsi
L’urgenza di accendere una sigaretta, solitamente, dura qualche minuto: resistere e non fumare. Per distrarsi dall’esigenza, può essere d’aiuto bere un bicchiere d’acqua, mangiare una caramella o chew-gum, fare una telefonata, ascoltare la musica, ma anche fare una passeggiata o guardare un film.
‘Non riesco a smettere di fumare’: l’aiuto dello psicologo
Smettere di fumare può essere un percorso difficile da affrontare. Quando si hanno difficoltà nell’intraprenderlo ed a portarlo a termine, un aiuto e sostegno lo offre lo psicologo che, attraverso un programma personalizzato, supporta i pazienti ad affrontare la dipendenza psicologica.