Cos’è la protesi endoscopica?
La protesi endoscopica è un dispositivo utilizzato per il trattamento delle stenosi (ovvero i restringimenti patologici) del tubo digerente. È un dispositivo in nitinol (lega di nichel e titanio) che consente una buona adattabilità alle varie stenosi, ripristinando la pervietà del lume e consentendo nuovamente il transito del contenuto intestinale.
A cosa serve e come si svolge l’intervento endoscopico della protesi?
La protesi endoscopica serve a ripristinare la pervietà del tubo digerente in caso di patologie, benigne o maligne, che comportano il restringimento (o stenosi) del lume. Le protesi possono essere posizionate in esofago, duodeno e colon sia temporaneamente (alcuni tipi di dispositivi sono infatti progettati per essere facilmente rimossi) che definitivamente (a scopo palliativo).
Trovano indicazione al posizionamento di una protesi:
- i tumori di esofago e duodeno;
- i tumori del colon sia a scopo palliativo che nella cosiddetta “bridge to surgery” (ovvero consentire ad un paziente occluso di essere ristabilizzato per quel che concerne i parametri vitali in modo da poter affrontare un intervento programmato e non in urgenza);
- trattamento di stenosi da caustici (solitamente a carico dell’esofago);
- compressione ab-extrinseco del tubo digerente da parte di masse che interessano organi vicini;
- fistole o deiscenze chirurgiche.