Chi ne soffre solitamente tende a mascherare il disturbo e non ne parla né in famiglia né con il proprio specialista. Parliamo di disfunzione erettile. L’uomo tende a chiudersi in sé stesso o a crearsi delle giustificazioni che possano essere un’alternativa alla visita medica. Si perde così tempo prezioso per arrivare alla soluzione del problema, con conseguenze fisiche, psicologiche e comportamentali tali da alterare anche pesantemente la qualità di vita non solo personale ma anche della coppia, della famiglia, sino a toccare l’efficienza lavorativa.
“In realtà, la disfunzione erettile può essere sintomo derivante da patologie nascoste, scorretto stile di vita e da un possibile malfunzionamento cardiovascolare. È importante ricordare come solo uno specialista possa approfondire gli aspetti clinici del deficit, indicando se le cause siano di natura fisica, psicologica o la combinazione di entrambe”, spiega il dottor Gianluigi Taverna, responsabile di Urologia di Humanitas Mater Domini e urologo nei centri medici Humanitas Medical Care.
Disfunzione erettile: approfondiamone le cause
Nel corso di un rapporto sessuale, la disfunzione erettile è l’incapacità persistente o ricorrente di ottenere e/o mantenere l’erezione. Si può manifestare saltuariamente oppure frequentemente, creando per l’uomo un circolo vizioso che genera spesso ansia da prestazione. Questa sensazione di disagio potrebbe addirittura contribuire ad aggravare progressivamente la disfunzione creando ulteriore frustrazione, anche nella vita di coppia.
Le cause possono essere diverse, sia fisiche che psicologiche, spesso anche una combinazione di entrambe.
Ansia da prestazione, mancata intesa con il partner, stanchezza, forte stress nella vita quotidiana, ma la disfunzione erettile condivide anche molti fattori di rischio con le malattie cardiovascolari (fumo, ipercolesterolemia, obesità, scarsa attività fisica), il diabete ed altre malattie metaboliche oppure può essere secondaria a trattamenti farmacologici e chirurgici per altre malattie, soprattutto su organi pelvici, quali la prostata.
“Da questo, si comprende l’importanza di sensibilizzare l’attenzione degli uomini, solitamente più restii delle donne ad affrontare patologie legate alla sfera sessuale, sulla necessità di una corretta conoscenza di questa problematica. Gli uomini che soffrono di questo disturbo tendono a nascondersi o a considerarlo come di sola origine psicologica. Ma non è sempre così”, conclude lo specialista.