In occasione della campagna “Apri gli occhi contro il Coronavirus” lanciata dalla Società Oftalmologica Italiana, Humanitas Mater Domini sensibilizza sull’importanza di eseguire visite oculistiche ed interventi chirurgici per la salute della vista
Si attesta al 50% la riduzione delle visite oculistiche e degli interventi chirurgici salva vista causa della situazione di emergenza. Con questa premessa la Società Italiana di Oftalmologia ha lanciato, per venerdì 26 marzo, una campagna per superare le criticità che hanno penalizzato l’assistenza oftalmologica, patrocinata dalla Cabina di Regia Benessere Italia.
Indipendentemente dalla condizione di isolamento a cui il periodo di emergenza ci sottopone alcuni problemi oculistici richiedono un pronto intervento. Recarsi dallo specialista, infatti, consente di diagnosticare la presenza di patologie invalidanti, come la cataratta o il glaucoma, e di assistere i bambini nel percorso di correzione dei maggiori difetti visivi come quello dell’occhio pigro. Per questo, dal periodo pandemico sino ad oggi, Humanitas Mater Domini ha garantito continuità di cura e assistenza sul territorio di Varese, eseguendo visite calmierate ed interventi chirurgici di cataratta, in tutta sicurezza.
All’interno dell’ospedale continuano ad essere attive anche una serie di indicazioni di per l’accesso e la permanenza in struttura. All’ingresso del Centro Oculistico, inoltre, sono presenti:
- una postazione di check point per gli opportuni controlli (misurazione temperatura corporea, igiene delle mani e questionario anamnestico)
- una tensostruttura climatizzata dedicata all’attesa, evitando così gli assembramenti nei corridori degli spazi ambulatoriali
- le aree di attesa e gli ambienti sono vestiti di apposita segnaletica per garantire un adeguato distanziamento, con sedute contrassegnate
Per evitare assembramenti, l’accesso all’Istituto è consentito ai soli pazienti e non prima di 15 minuti dall’orario della prenotazione.
Intervento chirurgico per la cataratta: la cura continua, in tutta sicurezza
Oltre alle indicazioni di sicurezza per l’accesso e la permanenza in ospedale, prima di eseguire l’intervento chirurgico (entro 72 ore precedenti), è richiesto di:
- eseguire il tampone molecolare rinofaringeo presso la struttura
- controfirmare un patto terapeutico Covid, per l’assunzione di responsabilità a rispettare l’isolamento fiduciario precauzionale fino al giorno del ricovero
L’intervento chirurgico è eseguito solo in caso di esito negativo del tampone rinofaringeo.
Per maggiori informazioni visita anche:
Intervento per la cataratta: con l’innovativo Laser a Femtosecondi maggior precisione e sicurezza
*Fonte: Società Italiana di Oftalmologia – Marco Piovella, La salute degli occhi non può aspettare, Corriere della sera, 18 marzo 2021