La prostatite è un’infiammazione che coinvolge il primo tratto di uretra che attraversa la prostata, la ghiandola che ha la funzione di produrre e immagazzinare una sostanza che, mescolandosi con lo sperma, origina il liquido seminale.
Può colpire indistintamente ogni uomo sessualmente attivo, specialmente di età inferiore ai 50 anni, provocando difficoltà a urinare con sensazione di bruciore e di fastidio.
Solitamente, la prostatite non è connessa a neoplasie oppure a ingrossamenti anomali della ghiandola prostatica, ma può comunque essere una condizione cronica e recidivante nel tempo.
Quali sono i sintomi e le cause della prostatite?
La prostatite si differenzia in base ai sintomi e alle cause che la provocano. In particolare, questa infiammazione può dipendere da molteplici elementi e spesso è difficile fare una diagnosi immediata.
Le cause più comuni sono di origine batterica e spesso concomitanti con altri disturbi, come possibili disordini intestinali, problemi di tipo urologico e cattive abitudini sessuali.
A seconda del fattore scatenante, l’infiammazione può distinguersi in:
- prostatite acuta batterica (di tipo I). Compare rapidamente e in modo improvviso, a causa di batteri solitamente coinvolti nelle più comuni infezioni urinarie, sessuali o intestinali. Altre cause potrebbero essere traumi perineali, ostruzioni del collo vescicale, epididimiti e fimosi
- prostatite cronica batterica (di tipo II). Si manifesta in modo graduale ed è causata dalla presenza di batteri che tendono a proliferare localmente a livello della prostata. Rispetto alla precedente, l’entità è minore, ma la durata è decisamente più lunga (circa 3 mesi)
- prostatite cronica di origine non-batterica (di tipo III). Si manisfesta gradualmente, ma tende a persistere nel tempo e non è legata alla presenza di batteri. Questa condizione è chiamata anche sindrome dolorosa pelvica cronica e si divide in prostatite di tipo IIIA, (la natura è infiammatoria) e prostatite di tipo IIIB se il problema dipende da malfunzionamenti legati al sistema immunitario, stress, attività intensiva, ecc.
A prescindere dal tipo di infezione diagnosticata, i sintomi più diffusi sono febbre, disuria, bruciore, dolore pelvico, eiaculazione precoce, impotenza, brividi, urgenza minzionale e, talvolta, impotenza e infertilità.
La prostatite asintomatica (di tipo IV), invece, non presenta sintomi immediatamente rilevabili dal paziente e per diagnosticare il problema può essere necessaria un’analisi dello sperma.
Come si cura?
Nel caso di prostatite batterica, è possibile intervenire somministrando farmaci anti-infiammatori, consigliare al paziente di bere molta acqua e curare il tipo di alimentazione. Anche i bagni caldi possono aiutare a smorzare l’infezione, così come un aumento nella frequenza di eiaculazione, utile per agevolare il drenaggio e rilassare i muscoli.
Per i casi di prostatite acuta o cronica, la cura prevede l’assunzione di medicinali antibiotici e sulfamidici, oltre a integratori mirati.
L’importanza della prevenzione
Per prevenire l’insorgere della patologia, il consiglio è praticare un’attività sessuale sana e regolare, evitando qualsiasi tipo di esercizio che potrebbe comportare traumi a livello perineale.
E’ utile bere molti liquidi durante il giorno e seguire una dieta equilibrata, povera di sale, di grassi ed eseguire una visita urologica.