Che cos’è il diabete?
Il diabete mellito è una malattia cronica associata a iperglicemia, ossia una concentrazione eccessivamente alta di glucosio (zuccheri) nel circolo sanguigno. L’iperglicemia può essere causata da una ridotta produzione dell’ormone che equilibra le concentrazioni di glucosio (insulina) o da un’azione inefficace dell’insulina stessa.
Esistono due tipologie di diabete: di tipo 1 e di tipo 2. Il diabete di tipo 1 comporta l’assenza totale di secrezione dell’insulina. Il diabete di tipo 2, invece, è provocato da una sensibilità dell’organismo all’insulina inferiore alla norma e/o da una produzione ridotta di insulina da parte delle cellule del pancreas. Questo tipo di diabete si sviluppa a partire da una condizione di insulino-resistenza già presente e può diventare più severo con il passare degli anni.
Ci sono anche altre forme di diabete provocate da alterazioni genetiche, da patologie pancreatiche o da farmaci (per esempio terapia steroidea) e il diabete gestazionale, legato al periodo di gravidanza.
Quali sono le cause del diabete?
Il diabete può essere causato dalla reciproca influenza di fattori genetici (come la familiarità) e fattori ambientali (tra cui risultano particolarmente rilevanti un’alimentazione poco equilibrata e scarsa attività fisica).
Quali sono i sintomi del diabete?
Il diabete può svilupparsi in maniera asintomatica e le prime manifestazioni possono insorgere solo a distanza di anni, quando la patologia si è aggravata. Nei casi acuti, i sintomi caratteristici comprendono:
- aumento dell’appetito
- confusione mentale
- dolore all’addome
- perdita di conoscenza
- perdita di peso
- poliuria (aumento della diuresi)
- polidipsia (aumento della sete)
- stanchezza
Quali sono le principali conseguenze del diabete?
Il diabete, se non trattato, può portare complicanze come:
- Nefropatia: danni a glomeruli e tubuli renali, le strutture dei reni con funzione filtrante (possono comportare il ricorso a dialisi);
- Neuropatia: alterazioni a livello funzionale e anatomico del sistema nervoso centrale, periferico e volontario, con disturbi alla vista, all’udito, al tatto e del movimento;
- Retinopatia: disturbo della retina che può portare alla cecità. Può essere provocato da un’alterazione dei vasi sanguigni causati da iperglicemia cronica e ipertensione;
- Disturbi cardio-cerebrovascolari, come ictus cerebrale, cardiopatia ischemica, infarto del miocardio.
Diabete: come si esegue la diagnosi?
Il diabete si diagnostica attraverso gli esami del sangue.
In particolare, si valuta la sua presenza di 2 valori di glicemia a digiuno (FPG) (eccedenti i 126 mg/dl) in 2 giornate differenti, oppure la presenza di emoglobina glicata (a >6.5%) comprovata da un altro prelievo a distanza di 3 mesi o più.
Un altro modo per diagnosticare il diabete è la rilevazione del valore casuale >200 mg/dl in associazione a sintomi tipici del diabete (come alterazioni visive, stato confusionale, poliuria, polidipsia o altro).
Come curare il diabete?
Per il diabete di tipo 1 è prevista una terapia a base di insulina, assunta tramite iniezioni sottocutanee, e associata a una correzione dello stile di vita.
Per il diabete di tipo 2 , invece, sono previste varie terapie, valutate dall’endocrinologo in relazione al quadro clinico del paziente.
Secondo le linee guida delle società diabetologiche internazionali, sono consigliati una serie di obiettivi terapeutici per controllare i sintomi, prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita, come:
- glicemia a digiuno e pre-prandiale compresa tra 90 e 130 mg/dl
- glicemia post-prandiale (2 ore circa dopo il pasto) minore di 180 mg/dl
- emoglobina glicata inferiore al 7%
- pressione minima a <80 mmHg e pressione massima a <130 mmHg
- colesterolo LDL a <100 mg/dl
- colesterolo HDL a >40 mg/dl nell’uomo e >50 mg/dl nella donna
In Humanitas Mater Domini il team di specialisti è in grado di identificare per il singolo caso una terapia personalizzata, ovvero la terapia più adatta al paziente in base alle sue caratteristiche e alle patologie associate. Questo grazie anche all’uso di farmaci ipoglicemizzanti all’avanguardia.
Importante, ai fini del trattamento del diabete, anche la collaborazione del paziente nella pratica di regolare attività fisica e nell’impostazione di una dieta equilibrata.
Come prevenire il diabete?
La prevenzione del diabete ha inizio da uno stile di vita sano, cioè un’abituale attività aerobica a bassa intensità (per circa 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana) e un’alimentazione bilanciata che con l’aiuto di una specialista sostituisca i grassi saturi, quelli insaturi, gli omega 3 e gli omega 6.
Quali sono i fattori di rischio del diabete?
Il rischio di sviluppare il diabete è presente soprattutto nel caso di:
- valori di glicemia a digiuno compresi tra 100 e 126 mg/dl;
- rapporto tra peso in chili e altezza in m2 (Body Mass Index) >25 kg/m2, dunque una condizione di sovrappeso;
- familiarità di primo grado per il diabete di tipo 2.
In generale, è consigliato anche tenere sotto controllo i valori della glicemia eseguendo con regolarità gli esami del sangue. In questo modo la patologia può essere individuata anche se non si presentano sintomi.