Il cuore rappresenta il motore del nostro corpo ed è indispensabile per la circolazione del sangue. Organo necessario per convogliare l’ossigeno preso dai polmoni alle cellule, agli organi e ai tessuti del corpo umano per alimentarli, si occupa dello scambio di anidrite carbonica, che rappresenta lo scarto del ciclo metabolico.
Che cos’è il cuore?
È un organo muscolare suddiviso in due cavità, destra e sinistra, avente entrambe un atrio e un ventricolo; questi sono disposti verticalmente e sono isolati tra di loro da pareti di nome setti. In un uomo adulto il peso del cuore arriva fino a 250-300 g, mentre nei neonati pesa indicativamente 20-21 g.
Com’è composto il cuore?
È situato nel centro del torace leggermente spostato verso sinistra; protetto dallo sterno, si appoggia sul diaframma. Ricorda una forma conica ed è l’insieme dalla sovrapposizione di tessuti quali:
- la sacca del pericardio, nel quale è avvolto;
- l’epicardio;
- il muscolo cardiaco, ovvero il miocardio;
- l’endocardio, che rappresenta il rivestimento interno del cuore.
Il suo tessuto muscolare costituito da muscoli volontari – differentemente dagli altri muscoli del corpo umano – genera autonomamente lo stimolo nervoso che ne garantisce il battito.
Più nel dettaglio il miocardio è formato da cellule cardiache e fibre muscolari di nome miocardiociti. Esse assicurano che giunga l’impulso nervoso, indispensabile per il battito cardiaco, permettendo in tal modo la circolazione sanguina.
L’impulso che genera il movimento di contrazione del cuore, a mezzo delle fibre muscolari, parte dal nodo senoatriale, che è disposto tra la vena cava superiore e l’atrio destro. Il nervo vago unitamente alle fibre simpatiche, assicurano il funzionamento coordinato del cuore con gli stimoli cerebrali, collegando l’organo con il sistema sensitivo, simpatico e parasimpatico; altre fibre autonome costituiscono il plesso cardiaco.
Il cuore è formato da quattro valvole: quella tricuspide e quella mitrale costituiscono la valvola atrioventricolare, che è necessaria per controllare e regolare il flusso sanguino tra atri e ventricoli. Altre due valvole – quella polmonare e quella aortica (chiamate insieme valvole semilunari) – mettono in comunicazione il cuore e i vasi sanguini.
Il cuore è in diretta comunicazione con i vasi sanguini al fine di poter ottenere – dai tessuti e dagli organi – ossigeno e restituire anidride carbonica. I conduttori di sangue carico di anidride carbonica sono due vene: quella cava inferiore e quella cava superiore, che collegano i tessuti al cuore. Il sangue necessario per il flusso tra cuore e polmoni, è gestito dall’arteria polmonare e dalla vena polmonare. A distribuire il sangue carico di ossigeno per tutto l’organismo è l’aorta, che è la principale arteria del nostro corpo.
Composizione del cuore:
- Atrio destro
- Atrio sinistro
- Ventricolo destro
- Ventricolo sinistro
- Valvola aortica
- Valvola mitrale
- Valvola polmonare
- Valvola tricuspide
Cosa garantisce il cuore?
La funzione primaria del cuore è quella di far circolare il sangue in tutto il nostro organismo; dagli organi alle cellule e i tessuti, sopperendo alla loro richiesta di ossigeno. Nel contempo ha il compito di prendere e ricondurre ai polmoni l’anidrite carbonica da espellere.
Tramite l’aorta, il sangue viaggia per tutto il corpo unitamente all’ossigeno; questo è definito sangue arterioso. Esso nutre il corpo, arrivando in ogni tessuto e dividendosi in capillari di dimensione sempre minore. Il sangue ricco di anidride carbonica – frutto del lavoro cellulare – fa invece il suo ritorno al cuore tramite le vene cave. Nel quotidiano svolgimento della vita ordinaria, il cuore rifornisce al corpo 5 litri di sangue al minuto; in piena attività fisica, si parla anche di 20 o 30 litri di sangue carico di ossigeno al minuto. Il giusto rapporto di pressione su cui attestarsi è compreso tra i valori 130 sistolica (alta) e 80 diastolica (bassa) mmHg.
Il ciclo cardiaco è il lavoro che compie il cuore: è il susseguirsi di due movimenti ripetuti, sistole e diastole, che si ripetono – a riposo – per circa 70/80 volte al minuto. La sistole è la fase di contrazione, mentre la diastole quella di rilassamento. Il loro continuo lavoro consente di mantenere la pressione sanguina nelle zone cardiache, provvedendo alla loro chiusura al fine di evitare il flusso retrogrado.
Nella fase di diastole le valvole si aprono, la muscolatura si distende così da far defluire il sangue nelle camere tra atri e ventricoli. Nel medesimo momento le valvole semilunari restano chiuse, in modo tale che il sangue non possa circolare nei letti vascolari.
Nella fase di sistole, succede invece il contrario: in un movimento tra loro coordinato, gli atri e i ventricoli si contraggono. La pressione che si viene a creare spinge il sangue verso le valvole atrio-ventricolari facendo in modo che si chiudano. A questo punto il sangue, non potendo tornare negli atri, viene spinto all’interno delle vene entrando pertanto in circolo.
Le arterie coronarie hanno il compito di mantenere il cuore attivo, spingendo al suo interno – nel muscolo cardiaco – del sangue carico di ossigeno. Qualora il miocardio non ricevesse sangue a sufficienza sangue per determinati fattori (ad esempio per il restringimento delle coronarie o per altre asperità), il cuore e tutto il suo apparato ne risentirebbero per mancanza di ossigenazione.
Quando si parla di cardiopatia ischemica o ischemia miocardica, ci si riferisce alla sindrome coronarica acuta o più semplicemente di infarto del miocardio. Patologie e altre problematiche legate al muscolo del cuore possono inoltre essere: lesioni alle valvole, infiammazioni o problemi correlati alle conduzioni nervose che conduce all’aritmia.