Tra i 5 sensi, l’udito è quello responsabile della captazione dei suoni che arrivano al corpo umano dall’ambiente esterno, e alla loro trasmissione alla corteccia temporale. La corteccia temporale è l’area del cervello deputata alla ricezione e alla decodifica del suoni, che le giungono mediante un complesso meccanismo che ha origine nel padiglione auricolare.
Che cos’è l’udito?
L’apparato uditivo è formato da una sezione periferica e da una centrale. L’apparato uditivo periferico, a sua volta, è formato da orecchio esterno, orecchio e orecchio interno.
Il padiglione e il condotto uditivo esterno sono le parti dell’orecchio esterno, responsabili sia a captare le onde sonore, che a convogliarle verso il timpano.
L’orecchio medio ha il compito di captare le vibrazioni trasmesse dal timpano e di trasmetterle all’orecchio interno mediante il funzionamento di tre ossicini (martello, incudine e staffa).
L’orecchio interno ha il compito di amplificare i segnali uditivi e di tradurli in messaggio nervoso. É caratterizzato da una forma complessa, pertanto anche chiamato labirinto. L’orecchio interno è formato nella sua parte anteriore dalla chiocciola (o coclea), e nella sua parte posteriore dal vestibolo, e da due dotti semicircolari. Il vestibolo e i dotti sono coinvolti nel senso dell’equilibrio, mentre la coclea contribuisce al senso dell’udito.
L’apparato uditivo centrale è formato dal nervo acustico (o vestibolo cocleare od ottavo nervo cranico) e dalla corteccia temporale, l’area cerebrale deputata alla percezione del suono. Il compito del nervo acustico è quello di trasmettere al cervello il suono sotto forma di impulso nervoso e di farlo arrivare alla corteccia temporale, che decodifica l’impulso nervoso affinché venga percepito dal soggetto come suono.
A cosa serve l’udito?
Tra i cinque sensi, l’udito è il senso che consente di captare i suoni che giungono al corpo umano dall’ambiente esterno, e a trasmetterli alla corteccia temporale. Qui, grazie anche ad un complesso meccanismo che inizia nel padiglione auricolare, i segnali sonori sono ricevuti e decodificati.