Che cos’è Infezione da ossiuri?
Conosciuta anche col nome di ossiuriasi o enterobiasi, è un’infestazione intestinale determinata dall’Enterobius vermicularis. É diffusa in particolar modo tra i bambini, soprattutto quelli che frequentano abitualmente delle comunità infantili: la sua incidenza nella popolazione infantile è pari generale al 20% (ovvero 1 bambino su 5), mentre nel caso di bambini che frequentano delle comunità infantili può raggiungere il 100%. Gli ossiuri raggiungono la loro maturità in un arco temporale che va dalle due alle sei settimane: la femmina migra nella regione perianale, dove depone le uova tra le pliche muco-cutanee. In questa stessa area, quindi, la femmina morde la mucosa al fine di avanzare, dando vita al prurito e al successivo grattamento (che spesso porta alla reinfestazione per trasporto delle uova con le mani alla bocca).
Come si contrae l’infezione da ossiuri?
L’infezione si contrae per contatto oro-fecale: ciò può accadere in modo diretto se, ad esempio, mediante le dita, le uova del parassita vengono trasferite dalla regione anale a quella orale, oppure indiretto se le uova passano da mani non contaminate a cuscini, mobili, coperte e giocattoli da cui vengono trasferite ad un nuovo ospite, raggiungono la bocca e vengono ingoiate. Le uova del parassita possono anche essere inalate e ingerite. A temperatura ambiente le uova possono sopravvivere su vestiario, mobili, giocattoli ed altri materiali per tre settimane.
Sintomi e malattie associate
La maggior parte dei soggetti non manifesta alcun sintomo. Qualora invece questi siano presenti, i più frequenti sono:
- prurito anale e perianale
- escoriazioni perianali, imputabili al continuo grattamento
Possono presentarsi anche:
- dolori a livello addominale
Tra le malattie che possono essere associate all’infezione da ossiuri ci sono:
- vaginite (soprattutto nelle ragazze giovani)
- appendicite (ma la correlazione è ancora da dimostrare)
Cure e trattamenti dell’infezione da ossiuri
Poiché questo tipo di infestazione è abbastanza frequente (così come sono frequenti le reinfestazioni in uno stesso soggetto) e molto di rado risulta essere dannoso, di solito non viene indicato alcun tipo di trattamento.
Importante
Le informazioni qui riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere, è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al Pronto Soccorso.