“Accoglienza e Umanizzazione” delle cure: questa la mission del Pronto Soccorso dell’Istituto, un obiettivo al quale collabora quotidianamente e con costanza tutto il personale, dal medico all’infermiere, dall’OSS al volontario.
Ma cosa si intende per umanizzazione? E per paziente al centro? Significa costruire un percorso di salute per la persona e i suoi familiari, un Pronto Soccorso tecnicamente efficace, organizzato, ma accogliente.
Varcando la soglia del Pronto Soccorso, si entra e ci si immerge in una realtà caratterizzata da emergenze, casi urgenti, ansia e tensione. I minuti sembrano interminabili e, spesso, le ore incomprensibili. Sensazioni che pervadono non solo il paziente, ma anche il familiare o la persona cara che lo accompagna
Accanto al sempre più elevato numero di persone che si rivolgono al Pronto Soccorso, infatti, si deve considerare anche l’aumento del tempo dedicato alla cura di ciascun paziente, dovuto sia alla complessità dei soggetti spesso anziani e con multi patologie che al grado di accuratezza degli approfondimenti diagnostici. Il tutto, spesso a discapito del rapporto umano. In questi momenti, invece, un gesto di attenzione, una parola o la vicinanza di una persona possono fare molto.
“Da questa consapevolezza prende vita il Progetto di Umanizzazione e Cura in Pronto Soccorso. Come? Con la presenza di volontari, un team di persone qualificate che, attraverso corsi di formazione e di specializzazione, acquisiscono doti di ascolto, di accompagnamento all’intervento, anche nelle situazioni difficili. Supportano il paziente e il suo familiare facendo da tramite tra assistito, personale e parenti, sostenendo la persona quando è sola e non autonoma, fornendo indicazioni di carattere non sanitario o sui processi tipici dell’area emergenza/urgenza (Triage, Visita, eventuale Ricovero)”, spiega Giada Mereghetti, Responsabile Area Outpatient e Pronto Soccorso.
Insieme al personale sanitario del Pronto Soccorso, i volontari contribuiranno a realizzare un ambiente il più accogliente possibile dove il paziente si senta accudito e seguito anche nei momenti in cui non è sottoposto a trattamento sanitario e dove il familiare o la persona che lo accompagna possa ricevere informazioni sul congiunto.
Volontari in Pronto Soccorso: quale supporto?
- Accogliere i codici non urgenti
- Fornire indicazioni ed informazioni ai pazienti e agli accompagnatori sul Triage, sui tempi di attesa previsti, sulle principali attività del servizio di Emergenza/Urgenza, su eventuali percorsi verso altri servizi
- Stare accanto alla persona per alleviare situazioni di ansia e collaborare con il personale di Triage
- Svolgere attività di customer satisfaction attraverso l’ascolto
- Contribuire ad assicurare la riservatezza e la dignità della persona in un momento di particolare fragilità