Praticare abitualmente esercizio fisico, sempre tenendo in considerazione età e le proprie condizioni cliniche, è di grande importanza per stare in salute. L’attività fisica, inoltre, è considerata una parte fondamentale della gestione di patologie importanti come l’artrite infiammatoria, l’artrite reumatoide e la spondiloartrite assiale. Tuttavia, i pazienti con queste patologie hanno spesso paura di intraprendere l’esercizio fisico e, di conseguenza, conducono una vita perlopiù inattiva.
Quali sono i dubbi più comuni? Si tratta di verità o false credenze? Ne parliamo con il dottor Patricio Spallarossa, fisioterapista di Humanitas Mater Domini e di Humanitas Medical Care Arese.
Artrite: l’attività fisica può peggiorare il dolore?
Una prima preoccupazione riguarda la correlazione tra movimento e aumento del dolore. In realtà, praticare attività fisica non aumenta il dolore, anzi, aiuta a ridurlo. La sedentarietà, infatti, oltre a peggiorare i sintomi, si associa anche all’insorgenza di patologie come quelle cardiache e polmonari, al diabete e all’obesità, che inevitabilmente possono portare a una riduzione delle capacità di movimento.
Il fisioterapista, inserito all’interno di una equipe multidisciplinare in cui è inserito il medico Fisiatra, a seguito della Visita fisiatrica e della prescrizione riabilitativa personalizzata, prende in carico il paziente, valutandone le caratteristiche motorie e funzionali, individua gli esercizi più idonei e guida il paziente fin dall’inizio per riprendere l’attività fisica in modo sicuro e graduale, stabilendo obiettivi specifici.
Articolazioni: il sollevamento pesi è sicuro?
L’esercizio, anche quello ad alta intensità e il sollevamento pesi, è considerato sicuro anche per le persone con artrite o artrosi.
Il dolore che si può avvertire durante l’esercizio potrebbe inizialmente indicare l’adattamento del corpo alla nuova attività e, qualora dovesse persistere, è tendenzialmente segno che l’attività scelta è troppo impegnativa per la propria performance attuale. È importante, quindi, adeguare l’attività fisica alle proprie capacità.
L’attività fisica può causare stanchezza?
Le persone con uno stile di vita particolarmente sedentario, che iniziano a intraprendere una qualsiasi attività fisica, potrebbero avvertire un maggiore affaticamento iniziale, soprattutto nei primi periodi. È una sensazione normale che dipende dal fatto che il corpo non è abituato all’esercizio.
Con il passare del tempo e con il proseguire dell’allenamento fisico con costanza, però, l’attività aiuterà a migliorare la propria forza, resistenza e forma fisica, con un beneficio per il tono dell’umore e una diminuzione anche dell’affaticamento legato alle patologie (artrite e artrosi).
Artrite e artrosi: lo sport può aumentare i sintomi?
Può accadere che, in particolari condizioni, l’esercizio fisico possa aumentare i sintomi, tra cui indolenzimento alle articolazioni, gonfiore e sensazione di calore al tatto. Questa infiammazione, come abbiamo detto, si correla di solito a un’attività fisica inadatta (troppo intensa o troppo impegnativa). In questo caso è importante permettere al corpo di riprendersi modificando gli esercizi, adattandone per esempio la quantità o la velocità di esecuzione degli stessi, senza però interromperli del tutto.
In caso di riacutizzazione dei sintomi, è importante confrontarsi con il fisioterapista per capire quali sono gli esercizi più adatti e il modo più sicuro per eseguirli, evitando anche il rischio di esporsi a ulteriori infortuni.