Importante per ottenere informazioni sullo stato di salute del futuro bambino, la diagnosi prenatale non invasiva include esami di screening e test diagnostici.
I test neoBona Advanced e Genome Wilde sono i più recenti e innovativi esami di diagnosi prenatale non invasiva eseguiti in Humanitas Mater Domini a partire dall’11° settimana di gestazione.
Abbiamo approfondito l’argomento con la dottoressa Rossella Lauletta, ginecologa di Humanitas Mater Domini.
Test neoBona Advanced e Genome Wilde: a cosa servono?
“I test neoBona Advanced e neoBona Genome Wilde sono definiti NIPT – Non Invasive Prenatal Test, cioè esami di screening prenatale non invasivi e si eseguono attraverso un prelievo di sangue materno. Valutano le probabilità che il feto sia portatore di determinate anomalie cromosomiche: T21 (Sindrome di Down), T13 (Sindrome di Patau), T18 (Sindrome di Edwards), anomalie legate ai cromosomi sessuali (Sindrome di Turner e Klinefelter). Il neoBona Genome Wilde, inoltre, consente di identificare le duplicazioni o le mutazioni dei cromosomi. Entrambi i test permettono di conoscere il sesso del bambino”, spiega la dottoressa Lauletta.
Informazioni utili
In Humanitas Mater Domini la visita ginecologica è eseguita in regime privato.
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