Il glaucoma è una patologia del nervo ottico che comporta una sensibile riduzione del campo visivo. La perdita di fibre nervose, infatti, determina un’escavazione della papilla ottica (la parte intraoculare del nervo ottico), che può alterare il corretto funzionamento dell’occhio e la relativa percezione delle immagini.
Si tratta di una malattia che, se non individuata tempestivamente, con regolari controlli oculistici e curata adeguatamente, può danneggiare in modo permanente l’occhio fino alla perdita della vista. Fortunatamente, grazie all’avanzamento degli studi in medicina e alle nuove tecnologie, questa patologia può essere individuata e trattata in modo efficace contenendone la progressione.
I sintomi del glaucoma
Il glaucoma è considerato una malattia molto insidiosa in quanto i suoi sintomi possono manifestarsi quando la compromissione del nervo ottico è in uno stadio già avanzato. Il progredire della malattia comporta evidenti difficoltà nelle varie direzioni del campo visivo, specificamente difficoltà a vedere lateralmente, in basso o in alto.
Il paziente spesso ignora i sintomi della malattia dal momento che la visione centrale è l’ultima ad essere compromessa per via del danneggiamento del nervo ottico, consentendo, fino a quel momento, di svolgere una vita pressoché normale. Non è raro, infatti, che si riesca a mantenere un’acuità visiva anche di dieci decimi, pur avendo già in atto la malattia.
I sintomi più gravi del glaucoma sono dolore e arrossamento dell’occhio, diminuzione della vista, fino a disturbi cronici di nausea, vomito e cefalea.
Fattori di rischio e diversi tipi di glaucoma
Le cause che concorrono all’insorgenza del glaucoma sono molteplici, includendo anche fattori di ereditarietà genetica. Gli studi condotti sull’argomento evidenziano che l’aumento della pressione oculare rappresenta uno dei principali fattori di rischio della malattia, spesso associata ad una fascia di età compresa tra i 45 e gli 80 anni.
Alcuni fattori di rischio sono da ricondursi alla presenza di altre patologie già in atto come il diabete, ischemie, traumi, spessore ridotto della cornea, miopia e altre patologie oculari che comportano anche una riduzione dell’irrorazione di sangue del nervo ottico.
In base all’origine, è possibile individuare vari tipi di glaucoma:
- Primario e secondario
- Congenito
- A pressione intraoculare normale
- Neovascolare
- Giovanile
Cure e trattamenti per il glaucoma
Se legato ad un aumento della pressione oculare, come nella maggior parte dei casi, il glaucoma va curato con colliri specifici che svolgono una funzione ipotensiva. Tali trattamenti, se seguiti in modo costante e scrupoloso, possono portare ad un significativo contenimento della malattia. Qualora il glaucoma si manifesti in modo grave, invece, è opportuno ricorrere ad interventi chirurgici o para chirurgici con laser che agiscono a livello più profondo sulle parti già danneggiate. Le tecniche più avanzate includono l’impianto di mini-shunt, ovvero valvole della dimensione di micron e protesi drenanti.
Individuare il glaucoma è fondamentale per evitare compromissioni importanti del proprio stile di vita quotidiano. Per questo motivo è opportuno che i soggetti nelle fasce di età più a rischio si sottopongano periodicamente a visite specialistiche e non circoscritte unicamente a misurare l’acuità visiva.
Al di là dei casi di ereditarietà, di patologie pregresse e di invecchiamento, la miglior prevenzione del glaucoma è seguire il più possibile uno stile di vita sano includendo una corretta attività fisica, un’alimentazione equilibrata ed evitando il fumo.