Al risveglio, il mal di testa (cefalea) è molto comune per le persone che soffrono di insonnia. Questa, infatti, può causare la cefalea che non aiuta un sonno ristoratore. Ma perché ci si sveglia con il mal di testa? Il dottor Vincenzo Tullo, neurologo di Humanitas Mater Domini, spiega 10 motivi che potrebbero scatenare il disturbo.
- Cefalea a grappolo e ipnica: nel primo caso i dolori sono molto intensi, unilaterali, della durata di 15-180 minuti e si presentano spesso (non esclusivamente) durante la notte nella fase REM, interrompendo il sonno anche per qualche ora. La cefalea ipnica, invece, è tipica dell’anziano e si manifesta esclusivamente durante il sonno con un dolore di solito moderato che può durare fino a 4 ore dopo il risveglio
- Emicrania: si può verificare dalle 4 e alle 9 del mattino. La sensazione al risveglio è di non aver dormito a sufficienza. Può durare da 4 a 72 ore e il dolore, di forte intensità, è molto spesso pulsante e si accompagna a nausea, vomito, fonofobia e fotofobia. È una forma di cefalea primaria invalidante che in Italia colpisce circa il 12% della popolazione, in prevalenza donne (rapporto di 3 su 1).
- Apnee ostruttive del sonno: comportano un’interruzione della respirazione notturna di almeno 10 secondi. Spesso accompagnate al russamento, possono provocare fino 400 microrisvegli per notte. 6 persone su 10 russano e 4 su 100 soffrono di apnee notturne
- Insonnia: dormire poco può provocare, spesso, una cefalea di tipo tensivo oltre a stanchezza, irritabilità, sonnolenza diurna, disturbi di concentrazione e di memoria
- Disturbi del ritmo circadiano (alternanza delle fasi di veglia e sonno rispetto al mondo esterno): accade a chi lavora per turni oppure dopo un lungo viaggio (jet-lag)
- Sindrome delle “gambe senza riposo”: si tratta di un’irrequietezza delle gambe che tende a peggiorare di sera o notte a causa della riduzione eccessiva dei livelli di dopamina: chi ne soffre trae sollievo solo con il movimento delle gambe. Questo si associa di frequente a cefalea e insonnia.
- Bruxismo: digrignare o serrare i denti durante il sonno è spesso la causa di cefalee muscolo-tensive e sonno non ristoratore
- Stili di vita: occorre non eccedere nel consumo di alcol prima di andare a letto, limitare le attività fisiche impegnative, evitare il consumo costante di carne a cena poiché la tirosina contenuta nell’alimento può agire da stimolante. Piuttosto, sostituirla con pasta e riso che sono ricchi di serotonina, una sostanza che induce il sonno
- Posture errate, come quella a pancia in giù o prona: durante il sonno possono provocare un’alterazione della qualità del sonno e cefalee (soprattutto muscolo-tensive) al risveglio
- Dormire più del solito: al buon sonno piace la regolarità. Dormire più a lungo nel weekend o non andare a dormire a orari regolari come può accadere in vacanza, aumenta il rischio di mal di testa al mattino soprattutto dell’emicrania.
Informazioni utili
Per maggiori informazioni è possibile consultare l’attività dell’Ambulatorio Neurologia: Cefalee di Humanitas Mater Domini.