Il dottor Fabio Zerbinati è il nuovo responsabile dell’Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Mater Domini. Cambio al vertice dell’Unità Operativa, ma si rinnova con lui e la sua équipe il costante impegno nell’innovazione.
Quali sono le attese e i progetti futuri?
“Sicuramente mantenere costante l’alto livello di professionalità e di servizio già presente, che ha permesso di diventare in questi anni un punto di riferimento, non solo a livello territoriale. Passi aventi sono stati fatti nel percorso di cura del paziente, nell’adottare tecniche sempre più mininvasive, sino alla più recente chirurgia robotica”, afferma il dottor Zerbinati.
Focus sulle novità
Protesi d’anca con accesso anteriore
E’ consolidata, ma sempre all’avanguardia (adottata solo in pochi centri in Regione Lombardia), la tecnica mini invasiva con approccio anteriore all’anca, attraverso l’uso di protesi dedicate al risparmio dell’osso. In questo modo si elimina il rischio di lussazione (complicanza più temibile), e viene preservata la muscolatura glutea al fine di preservare la stabilità dell’articolazione, superando così il rischio di zoppia (irregolarità nell’andatura). L’obiettivo rimane il benessere del paziente: garantire un rapido recupero e la riduzione di complicanze.
“Una novità. Si chiama Fast track ed è il percorso mirato ad un celere e ottimale recupero che stiamo organizzando in Humanitas Mater Domini, rivolto a coloro che si sottopongo a protesi di anca e ginocchio. Grazie alla collaborazione tra équipe mediche, fisioterapisti e personale infermieristico, il paziente viene seguito in tutto il suo percorso di cura, che inizia prima dell’intervento e continua fino alla dimissione”, anticipa il dottor Zerbinati.
Tale percorso prevede una riabilitazione intensiva, una dimissione celere ed un recupero con minor rischio di complicanze.
Chirurgia Robotica per la protesi di ginocchio
Primo sistema installato in provincia di Varese e Milano, Robot Navio permette al chirurgo ortopedico di impiantare protesi di ginocchio totali e monocompartimentali, con estrema accuratezza e precisione. Negli ultimi 6 mesi, sono stati eseguiti oltre 60 interventi di chirurgia robotica.
“La tecnica di impianto di protesi di ginocchio robot-assistita permette precisione e risultati prevedibili. I dati anatomici di stabilità e di movimento del singolo ginocchio, infatti, vengono recepiti ed elaborati dal software mentre il robot guida nei tagli ossei e nel posizionamento delle componenti protesiche. Questo elimina i rischi di mal posizionamento, dolori ed usura della protesi. La valutazione di ogni singolo ginocchio in statica, in movimento e la valutazione precisa del tensionamento dei legamenti, inoltre, permettono in ambito chirurgico una riproduzione precisa ed un impianto dedicato ad ogni paziente”, spiega lo specialista.
Riabilitazione: con Hunova, è personalizzata e prevede il rischio di caduta
Un’altra novità. L’innovazione non si ferma solo all’intervento chirurgico, ma interessa l’intero percorso di cura del paziente che si sottopone all’intervento di protesi di ginocchio. In Humanitas Mater Domini, infatti, è arrivato Hunova, il robot che accompagna il paziente nella fase riabilitativa, ossia post-intervento
Il nuovo robot affianca gli specialisti nella riabilitazione di pazienti, definendo un percorso riabilitativo personalizzato, permettendo allo specialista di monitorare il paziente, identificando i miglioramenti raggiunti e definendo le aree deficitarie che hanno bisogno di ulteriore o differente approccio.
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