Il pavimento pelvico è un’area muscolare situata tra la vagina, il perineo e l’ano, che riveste molte funzioni importanti, soprattutto per la salute femminile.
Sono molteplici i fattori che possono provocare una perdita di resistenza e tonicità delle fasce muscolari del pavimento pelvico, causando fastidiosi sintomi, come dolore, infezioni vaginali e urinarie ricorrenti, incontinenza e prolassi.
L’allenamento del pavimento pelvico, se praticato con costanza, ha numerosi benefici per la salute e la qualità della vita della donna.
Ne parliamo con Nicole Moroni, Ostetrica di Humanitas Mater Domini.
Che cos’è il pavimento pelvico
I fasci muscolari e i legamenti che compongono il pavimento pelvico avvolgono la zona inferiore della cavità addominale e contengono gli organi pelvici, cioè l’utero, l’uretra, la vescica, la vagina e il retto.
i disturbi legati al pavimento pelvico possono essere i seguenti:
- dolore pelvico cronico;
- vestibulite e vulvodinia;
- infezioni vaginale ricorrenti;
- cistiti ricorrenti;
- incontinenza urinaria;
- difficoltà a trattenere le feci;
- espulsione di gas intestinale;
- dolore all’atto sessuale;
- prolasso di utero, vescica o retto.
Perché allenare il pavimento pelvico?
L’allenamento del pavimento pelvico è importante a scopo preventivo, cioè prima che insorgano disturbi specifici.
In particolare, durante la gravidanza per prevenire disturbi come l’incontinenza urinaria e diminuire il rischio di lacerazioni al parto, e nel post partum per riprendere la tonicità muscolare.
Non solo dopo la gravidanza: l’allenamento del pavimento pelvico è utile anche in età fertile, a prescindere dal desiderio di gravidanza, perché favorisce una buona contrazione orgasmica, aumenta il piacere durante i rapporti sessuali e la sua salute è alla base per sconfiggere infezioni vaginali ricorrenti e cistiti.
Infine, anche durante la menopausa è più frequente avere problematiche associate alla diminuzione dell’elasticità dei tessuti pelvici: incontinenza urinaria e prolassi possono essere, in questa fase, dei rischi concreti. Praticare con regolarità l’allenamento del pavimento pelvico contribuisce a contrastare la fisiologica atrofia dell’area e a mantenere i muscoli più tonici.
Come allenare il pavimento pelvico?
La disfunzione del pavimento pelvico è una patologia che richiede la collaborazione di un team multidisciplinare per valutare la necessità di eventuali trattamenti non invasivi, come la rieducazione perineale e verificare quando sia necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
La rieducazione perineale comprende una serie di tecniche riabilitative per aumentare la tonicità e l’elasticità del pavimento pelvico, che diminuiscono il rischio di insorgenza di patologie del perineo e contengono la possibilità di insorgenza di disfunzioni agli organi dell’area. Si tratta di esercizi mirati che, una volta spiegati dal personale specialistico, possono essere ripetuti in autonomia al proprio domicilio.
Abitualmente, le sedute di riabilitazione del pavimento pelvico durano dai 30 ai 45 minuti e comprendono la valutazione della resistenza dei muscoli pelvici e, in seguito, l’esecuzione di una serie di esercizi specifici. Con tecniche come l’elettrostimolazione , il biofeedback e la chinesiterapia, la paziente imparerà a eseguire esercizi di contrazione e rilassamento per mettere in moto tutti i muscoli interessati. È importante anche imparare le corrette tecniche di respirazione.
Per chi, invece, dovesse presentare difficoltà nel contrarre i muscoli del perineo o, per contro, avere dolore pelvico cronico, può essere valutata la tens antalgica cioè una ginnastica passiva e indolore.
Per ultimo ma non meno importante il trattamento come la radiofrequenza quadripolare vaginale che determina un aumento della produzione cellulare di acido ialuronico consentendo di rinnovare la mucosa vaginale stessa e migliorando la secchezza e i disturbi a lei connessi (cistiti, infezioni, dolori ai rapporti).