In Humanitas Mater Domini è arrivato NAVIO, il robot per la protesi al ginocchio, primo sistema installato in provincia di Varese e Milano, secondo in Lombardia, che potenzia la precisione del chirurgo ortopedico nell’impianto di protesi di ginocchio totali e monocompartimentali. «Grazie al nuovo sistema robotico– spiega il dottor Fabio Zerbinati, specialista ortopedico di Humanitas Mater Domini – siamo in grado di ricostruire tridimensionalmente l’anatomia dell’articolazione e analizzare con maggior scientificità l’ampiezza dei movimenti del ginocchio in tempo reale. Questo ci permette di eseguire interventi sempre più personalizzati sulle singole esigenze del paziente. Ad oggi, nel nostro Istituto abbiamo effettuato oltre 60 interventi di protesi con il robot Navio».
Camminare senza dolore? Con il robot si torna a fare sport in sicurezza
Al contrario di quanto si pensi, l’artrosi di ginocchio non colpisce solo gli anziani. Traumi giovanili ai menischi o ai legamenti, malattie infiammatorie o reumatiche, ginocchia “storte” in varismo o valgismo (a X o “del fantino”), aumentano il rischio di degenerazione della cartilagine articolare che porta all’artrosi precoce.
«Quando la degenerazione della cartilagine colpisce solo un compartimento dell’articolazione del ginocchio, l’intervento può richiedere una piccola protesi chiamata monocompartimentale, che sostituisce solo la parte di ginocchio “usurata” – continuano gli esperti –. Nell’artrosi avanzata, invece, è necessario sostituire tutta l’articolazione con la protesi totale. Oggigiorno, complice anche l’aspettativa di vita più lunga e, in generale, più attiva, i pazienti non chiedono solo di camminare senza dolore, ma vogliono tornare anche a fare sport, recuperare il naturale movimento del ginocchio e la qualità di vita che avevano prima dell’artrosi. Con il robot Navio, lo specialista può studiare e testare le componenti protesiche, prima dell’intervento, sul modello virtuale 3D del ginocchio del paziente, assecondando il normale movimento del ginocchio e le giuste tensioni legamentose. Questo permette al chirurgo di prevedere prima dell’impianto della protesi i risultati della sostituzione protesica in statica e dinamica».
I vantaggi per il paziente:
- Massima accuratezza nella posizione dell’impianto sia statico che dinamico
- Minor dolore e assunzione di farmaci antidolorifici dopo l’intervento
- Ridotti tempi di degenza
- Massimo recupero possibile del movimento naturale del ginocchio
- Migliore propriocettività, che si traduce in maggiore confidenza con l’articolazione protesizzata.
- Più rapido ritorno alla vita quotidiana e allo sport
Chirurgia robotica: ecco come funziona Navio?
Il nuovo sistema robotico non si sostituisce al chirurgo, anzi, potenzia la precisione dello specialista nella pianificazione dell’intervento e, in sala operatoria, lo assiste nel rimuovere solo la porzione ossea usurata, permettendo di effettuare interventi di protesi estremamente precisi e personalizzati. «Prima dell’intervento – continuano i chirurghi ortopedici esperti di chirurgia robotica-, gli speciali sensori del robot posizionati sulla gamba e coscia del paziente, ci permettono di rilevare e studiare l’anatomia ed il movimento del ginocchio (impossibile con Rx e TC), valutando eventuali lassità o deviazioni dell’arto. Grazie al robot, quindi, viene costruito un modello 3D perfettamente identico al ginocchio del paziente, su cui pianificare le varie fasi dell’intervento, stabilendo, con precisione millimetrica, il punto di inserimento delle componenti tibiale e femorale della protesi scelta. In sala operatoria, poi, il “braccio robotico” dotato di una fresa computer-assistita ad alta velocità potenzia la precisione del chirurgo nell’esecuzione dei tagli ossei femorali e tibiali, asportando l’osso solo dove prestabilito e necessario».
Quali sono i risultati dell’intervento?
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Protesi di ginocchio: dalla valutazione funzionale all’intervento fino alla riabilitazione. Ora il percorso è completamente robotizzato
In Humanitas Mater Domini, per chi necessita dell’impianto di protesi di ginocchio totale o monocompartimentale, è disponibile un percorso di cura completamente robotizzato: dalla valutazione funzionale alla pianificazione preoperatoria fino alla palestra di fisioterapia, due robot assistono gli specialisti in tutte le fasi. L’innovativo percorso, unico in Lombardia, studiato per rispondere in modo sempre più personalizzato alle esigenze del singolo paziente e garantire un recupero più rapido ed efficiente, è frutto del lavoro sinergico tra medici, Robotica e Intelligenza Artificiale.