Humanitas Mater Domini è sempre più attento alla salute femminile. A confermarlo è il riconoscimento ottenuto ieri – giovedì 30 novembre- da Fondazione Onda durante la cerimonia svoltasi a Roma, presso il Ministero della Salute. Durante l’evento, infatti, sono stati assegnati i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
Rispetto al biennio precedente, Humanitas Mater Domini si è distinta ottenendo un bollino in più, arrivando a due su un massimo di tre. «Candidarci ogni due anni a questo Bando stimola la nostra riflessione sulla medicina di genere e ci spinge ad alzare ancor di più gli standard dei servizi dedicati alle donne. L’attenzione alla salute femminile, infatti, è da sempre parte integrante del nostro ospedale– afferma la dott.ssa Simona Sancini, Direttrice Sanitaria di Humanitas Mater Domini. Un esempio di valore, infatti, è la nostra Breast Unit, un team di specialisti composto da senologi, oncologi, medici radiologi, radioterapisti, chirurghi plastici, anatomo-patologi, che, con il supporto anche del ginecologo, del genetista, dello psicologo e del fisioterapista, in modo multidisciplinare, studia il singolo caso clinico e definisce il percorso terapeutico più adeguato”. Ad affiancarsi al servizio, anche percorsi dedicati: dal counselling psicologico, coordinato dalla psicologa dell’ospedale, per garantire alle donne che stanno affrontando il tumore al seno e ai loro familiari supporto e confronto durante tutte le fasi del percorso, dalla diagnosi al follow-up, fino alla presenza costante di Volontari che, grazie anche alla collaborazione con Associazioni del terzo settore, donano parrucche personalizzate alle pazienti che ne necessitano e lo desiderano.
Tra i progetti attivati in Humanitas Mater Domini, anche l’adozione di un percorso di accesso al pronto soccorso riservato alle donne vittime di violenza, gestito da un’équipe dedicata e debitamente formata.
Non solo medicina e servizi di prevenzione, diagnosi e cura, ma anche attenzione al concetto di “quote rosa” nell’organizzazione ospedaliera. Nell’ospedale di Castellanza, infatti, sono molte le donne impegnate quotidianamente nel rendere possibili i percorsi di cura dei pazienti: oltre che nei servizi assistenziali, tante sono le colleghe che rappresentano l’anima di aree operative come direzione, amministrazione, comunicazione, ufficio relazioni con il pubblico».
Le modalità di valutazione
Rispetto al biennio precedente gli ospedali italiani premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.