Che cos’è l’ecografia delle parti molli?
L’esame è una metodica diagnostica non invasiva che consente lo studio dei tessuti molli, quali sottocute e cute di tutti i distretti corporei. È possibile, inoltre, attivare la funzione eco-color-doppler per valutare l’eventuale vascolarizzazione delle lesioni individuate.
Per eseguire l’ecografia delle parti molli il paziente deve liberare dai vestiti la regione oggetto di studio.
A cosa serve l’ecografia?
L’ecografia delle parti molli viene eseguita per lo studio dei linfonodi benigni (di tipo reattivo-infiammatorio) e neoplastici (es. metastasi, linfomi, ecc.) inguinali, ascellari e del collo.
Altre indicazioni classiche sono lo studio di lesioni nodulari come le alterazioni infiammatorie, i lipomi e le cisti.
L’ecografia delle parti molli viene, infine, utilizzata per l’identificazione e stadiazione di ernie inguinali, ombelicali, addominali, scrotali.
Informazioni Utili
Prestazioni S.S.N.: l’assenza dell’impegnativa preclude l’esecuzione della prestazione. Si ricorda che il medico di medicina generale è tenuto a scrivere sull’impegnativa: nome, cognome ed età dell’assistito, codice fiscale, prestazione richiesta, quesito diagnostico, indicazione di eventuali esenzioni e livello d’urgenza.
Prestazioni PRIVATE: non è obbligatorio essere in possesso della prescrizione medica di uno specialista, ma è comunque consigliabile.
Il giorno dell’esame il paziente deve ricordarsi di portare con sè: precedenti esami, anche se eseguiti in altra sede, lettere di dimissione dopo ricoveri e farmaci assunti abitualmente.
Durata dell’esame: 15 minuti
Norme di preparazione
Non è prevista alcuna norma di preparazione
Domande Frequenti (F.A.Q.)
Per eseguire l’ecografia delle parti molli devo effettuare una preparazione?
No, non è richiesta alcuna preparazione.
Devo portare la documentazione precedente?
Quando si deve effettuare un esame è sempre importante portare con sè la documentazione precedente. Nello specifico, è ad esempio importante per l’ecografista poter visionare la visita del chirurgo nel caso dello studio di ernie (inguinali, addominali, ecc.) oppure, altro esempio, dell’oncologo nella stadiazione delle metastasi.